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Tutorial: 123d circuits – realizziamo un circuito con Arduino

La realizzazione di un circuito con 123d circuits che fa uso di Arduino segue lo stesso procedimento di quello descritto nel tutorial precedente, con una sola differenza:

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scegliete come tipologia di circuito:

Arduino + breadboard circuit including simulation

0202bassegnate un nome al vostro progetto, in questo caso realizzo un semplicissimo semaforo, il nome dato è: “Arduino – Semaforo”, un classico esercizio che faccio realizzare quando incomincio il corso su Arduino:

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un click su “Create New!” per partire con il progetto. Ciò che sarà presente sul banco di lavoro virtuale sarà una scheda Arduino UNO R3 ed una breadboard:

04un click sulla scheda Arduino ed in basso alla finestra compariranno due sezione, il primo si riferisce al nome da assegnare alla scheda, ed il secondo è un pulsante che consente di aprire l’editor per scrivere il codice:

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come potete constatare verrà proposto il codice classico del Blink, sketch di default già precaricato in tutti gli Arduino appena acquistati.

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Corso di programmazione con scratch al FabLab di Torino

scretch-arduino

Non ho avuto modo di dirlo su queste pagine, ma è da qualche mese che faccio parte del FabLab di Torino, il mio contributo alle attività non è stato elevato, ho partecipato come relatore insieme a Davide Gomba ad un corso avanzato  sulla programmazione su Arduino indirizzato ad un pubblico esperto, però mi riprometto di organizzare workshop di elettronica ed altro nel prossimo futuro.

Per me il FabLab è un’ottima palestra di formazione ma soprattutto è il luogo che mi offre stimoli per pensare e progettare azioni didattiche alternative e per certi aspetti innovativi.

Come già dissi in un mio precedente post forse bisognerebbe che noi docenti insegnassimo un po’ di più ad essere “makers”:

…Educare alla sperimentazione costruendosi gli oggetti necessari per la comprensione e l’esplorazione del mondo che ci circonda è, almeno per me, una delle azioni formative in assoluto più divertenti e cerco in ogni momento di trasmettere lo spirito “makers” ai miei figli e ai miei studenti…

E’ strano, ma se siete insegnanti di discipline tecniche e avrete modo di visitare il FabLab di Torino, probabilmente troverete un ambiente simile ad un laboratorio tecnico di una scuola superiore, ma il valore aggiunto che se ne trova è un luogo in cui si respira “un’aria costruttiva” troverete persone, dalle competenze più disparate, che sperimentano cercando soluzioni a problemi tecnici concreti da impiegare molto spesso nel mondo del lavoro.
Farà sorridere, ma almeno per me fare una chiaccherata con amici al FabLab è molto spesso un momento di apprendimento.

E bello poi ritrovare al FabLab colleghi con cui hai lavorato negli anni passati e tra questi Gianni Mastropaolo, una  Riferimento di professionalità didattica mio e per molti colleghi. Gianni più di ogni altro, prima da insegnante e poi da preside ha cercato sempre di diffondere la pratica della “didattica del fare” nella scuola.

Prima delle vacanze estive Gianni mi aveva annunciato che avrebbe incominciato a fare corsi al FabLab di Torino e così è stato! Infatti a partire dal 22 ottobre prossimo e presumibilmente per i successivi tre martedì (da definire, ne darò conferma in un prossimo post) dalle 18 alle 21 terrà un  workshop per imparare a programmare (da zero) e per fare funzionare Arduino senza conoscere linguaggi di programmazione complessi.

Il workshop si avvale dell’organizzazione messa a disposizione da FabLab di Torino con lo scopo di fare conoscere ai docenti altri servizi orientati all’uso avanzato di Arduino, stampanti 3D, tagli laser in un contesto di co-working.

Vi allego il link al video: con Scretch si impara a programmare messo a disposizione da Gianni.

…. ed è il caso di dire: “partecipate numerosi” 🙂

Per ulteriori informazioni seguite le news su questo sito e sul sito del FabLab di Torino.

Tutorial: 123d circuits

Come preannunciato nel precedente post, ritengo 123d circuits sia un’utile strumento didattico, pertanto offrirò questa competenza in più ai miei allievi di 3′, 4′ e 5′ operatori elettrici/elettronici attraverso un paio di lezioni che farò subito in questa settimana.

Passo 1: create un account su 123d circuits

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una volta registrati sarete reindirizzati sulla vostra pagina privata da cui potrete avere accesso a tutte le funzionalità.

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da questa pagina potrete:

  • realizzare un nuovo circuito
  • aggiungere nuovi componenti
  • importare da un progetto Eagle

Passo 2: create il vostro circuito su breadboard

Fate click sul pulsante “New circuit” che trovate nel menù a destra

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  • assegnate un nome al vostro circuito
  • selezionate: Breadboard circuit including simulation
  • fate click su: Create New!

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Nel mio caso ho dato il nome LED.

Passo 3: disposizione componenti

Utilizzando gli strumenti del menù a destra, disponete i componenti sulla breadboard. Un click sul componente desiderato e poi trascinate fin sulla breadboard, il collegamento al foro della basetta avviene quando uno dei reofori assume la forma di un quadratino.

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Se vi posizionate su un qualsiasi punto della breadboard, noterete in corrispondenza della punta della freccia del mouse,a la comparsa di un quadrato rosso, che identifica il punto di connessione scelto ed in verde tutti i fori in serie collegati:

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L’inserimento di una connessione con un filo avviene facendo click su un foro e trascinando sul foro di arrivo, come dettagliato nell’immagine allegata:

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Passo 4: inseriamo nome e valori componenti

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UDOO – Android, Linux e Arduino tutto in un piccolo computer

Ho appena ricevuto la segnalazione di UDOO dall’amico Andrea Graziano che ringrazio, su questa interessantissima scheda che attualmente e su Kickstarter.

Ma cos’è UDOO?

UDOO è un computer a basso costo dotato di un processore ARM i.MX6 Freescale funzionante con Android e Linux, con un Arduino DUE ARM SAM3X, tutto integrato sulla stessa scheda.
Un sistema che può essere utilizzato per la prototipazione per lo sviluppo software, facile da usare e in pochi passi, come spiegato nel filmato allegato, si potrà iniziare ad usare per creare i propri progetti.
UDOO fonde diversi mondi informatici in uno e ciò lo rende sicuramente uno strumento potentissimo per la formazione.

Arduino: una piattina IDE per semplificare il lavoro di sperimentazione

Recentemente la mia scuola ha rottamato diverse parti di computer, accumulati durante gli anni, ma prima di alienare la vetusta e rotta tecnologia abbiamo provveduto a recuperare quegli elementi che potrebbero tornare utili per realizzare alcune sperimentazioni in laboratori:

  • motorini interni dei cd-rom
  • alimentatori per computer per ricavarne alimentatori da banco
  • viti
  • cavi elettrici e jumper
  • piattine IDE
  • ventole di raffreddamento
  • scanner rotti per realizzare dei piccoli bromografi

E proprio le piattine IDE hanno risolto per me un problema organizzativo didattico importante.

In questo anno scolastico sto svolgendo due corsi su Arduino uno per la classe 4′ ed uno per la classe 5′, la disponibilità di schede Arduino non mi consente di munire ogni singolo allievo di 4′ e 5′ di una scheda.

A breve farò richiesta di acquisto di altre schede Arduino e ne costruiremo alcune, ma l’urgenza immediata è quella di far si che tutti gli allievi possano continuare le loro sperimentazioni in più giorni senza la necessità di smontare i progetti, consentendo ad altre classi di operare sulle schede.

Per ovviare momentaneamente al problema ho utilizzate le piattine IDE recuperate dai computer rottamati per realizzare collegamenti diretti sulla breadboard in modo da mappare direttamente tutti (quasi) i pin di Arduino sulla breadboard, in questo modo l’allievo opererà direttamente sui collegamenti sulla breadboard, permettendomi agevolmente di collegare e scollegare “alla bisogna” la scheda.

Tutti i collegamenti resteranno intatti e i progetti potranno continuare anche per più giorni avendo (per ora) un numero non sufficiente di schede.

Ma come realizzare questa spartana soluzione?

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