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La PirateBox in classe su la Buona Scuola

L’amico Roberto Marcolin, colui che ha ispirato la mia curiosità nell’uso della PirateBox, con successiva sperimentazione in classe, mi segnala che il progetto “La PirateBox in classe”, lanciato da Andreas Formiconi, è sbarcato nel sito de La Buona Scuola, https://labuonascuola.gov.it/area/m/8980/ che vi invito a sostenere.

Su link segnalatomi da Roberto, ho localizzato su una mappa geografica dinamica la mia esperienza, ma come la mia ne potrete trovare anche altre in diverse località italiane.

So per certo che altri colleghi hanno sperimentato, o sono in procinto di sperimentare questo interessante strumento di condivisione della conoscenza e vi invito a compilare la mappa che trovate in allegato, Roberto si sta occupando di gestire il censimento di queste sperimentazioni.

Nota interessante di cui mi preme darvi comunicazione.
Venerdi’ scorso mi trovavo presso il FabLab di Copenaghen ed un associato del FabLab, in occasione di un corso per studenti (13/14 anni) stava configurando proprio una PirateBox su cui stava depositando i contenuti didattici del corso.

Condividiamo la conoscenza – costruiamo una BiblioBox

Qualche tempo fa vi avevo parlato della PirateBox un progetto interessantissimo per la condivisione di contenuti didattici in biblioteca e non solo. Da quell’articolo, grazie a quanto già realizzato dall’amico Roberto Marcolin ne ho realizzato un progetto che ho sviluppato insieme all’amico e collega Pier Giuseppe Barbonaglia che nella mia scuola si occupa della gestione della Biblioteca Scolastica.

La PirateBox è diventata la BiblioBox 🙂 ed è funzionante da qualche giorno nella mia scuola. Grande successo tra gli allievi con cui si condividono: riviste tecniche, appunti di studio e tutto ciò che può servire per la didattica e non solo, come ad esempio: musica, letteratura, tutorial informatici (programmazione e hardware) e molto altro, tutto obbligatoriamente open source, legalmente distribuibile.

Un altro modo per far nascere curiosità ed interesse da parte degli allievi.

Secondo le necessità la BiblioBox può cambiare area di azione ed essere allocata in un aula, oppure in un laboratorio o ancora, se serve in lughi diversi dalla scuola.

Questa la breve presentazione del progetto:

La BiblioBox è un dispositivo portatile per la condivisione di contenuti digitali via WiFi all’interno di una rete locale senza bisogno di connessione ad internet. La BiblioBox permette di condividere opere di pubblico dominio, ma anche contenuti distribuiti con licenze Creative Commons o altre licenze aperte, in maniera libera in diversi contesti differenti come ad esempio: biblioteca, lezioni, conferenze, manifestazioni.

Può trovare posto nella borsa del Prof. in modo che gli studenti, mediante i loro dispositivi mobili possano accedere a dispense, presentazioni e tutto ciò che serve per svolgere la lezione:

la-borsa-del-prof

Esempio di contesti applicativi:

  • conferenza in cui il relatore durante la sua esposizione invita le persone a collegarsi alla rete BiblioBox per prelevare contenuti aggiuntivi.
  • Durante una manifestazione (ad es. Salone del Libro, JobOrienta, ecc…) dove nell’area espositiva si vuole offrire alle persone la possibilità di usufruire di una rete libera dove prelevare contenuti digitali. (valorizzazione ed amplificazione del carattere innovativo tecnologico di chi espone).
  • In biblioteca per condividere: libri, riviste, contenuti multimediali non coperti da diritto d’autore, tutti esclusivamente a contenuto didattico o indirizzati all’orintamento scolastico. In questo modo si favorisce l’utilizzo di ebook.
  • Integrazioni con eventuali progetti in cui insegnare agli studenti come si producono e condividono ebook e come si condividono prodotti editoriali digitali.

Il progetto tutela la privacy degli utenti: nessun dato viene raccolto quando l’utente si connette.

Ma quali sono gli obiettivi?

  • Accesso gratuito e protetto alle risorse digitali scolastiche, tutto indirizzato al miglioramento della didattica.
  • Opportunità per creare un’emulazione tra scuole e pubblico nel reperimento e nella promozione dei contenuti digitali.
  • Mostrare che la scuola è un centro di sperimentazione ed innovazione.
  • La valorizzazione dei contenuti multimediali da parte di docenti ed allievi invita a prendere coscienza della forza e dell’importanza dei beni comuni della conoscenza.

Ma quali sono le differenze con una rete WiFi scolastica?

  • accesso libero e gratuito alle risorse didattiche
  • un sistema trasportabile in ogni luogo (fotovideo)
  • sistema completamente protetto
  • chat tra gli utenti della BoblioBox
  • molto economico

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PirateBox su Raspberry Pi e Arduino

pirateboxL’amico Roberto Marcolin mi segnala che PirateBox, di cui vi ho dato segnalazione in un mio precedente post, può funzionare anche su Raspberry Pi.

Ma le sorprese non finiscono qui! Esiste qualcuno che sta già lavorando per interfacciare PirateBox ad Arduino.

Inoltre per avere tutte le news sulla PirateBox in biblioteca seguite @23cose

Piratbox – un’idea per la condivisione di contenuti didattici in biblioteca e non solo

piratebox
Ho appena rilanciato su vocescuola.it una notizia che mi è giunta dall’amico e collega Roberto Marcolin in merito all’evento: MezzaNotte Bianca di Cinisello.

Durante l’evento di cui potete leggere su vocescuola, verrà utilizzata la Piratebox.

Ma cos’è la Piratebox:

La PirateBox è composta da un router portatile e da una chiavetta usb, crea una rete wifi locale e permette di distribuire e condividere contenuti digitali (foto, video, audio, ebook ecc) utilizzando qualsiasi dispositivo dotato di wifi (computer, tablet, smartphone, ereader). La PirateBox è un dispositivo mobile, funziona con software libero (Openwrt) ed è a basso costo: (router + chiavetta usb da 16 Gb costano meno di 50 euro). Non è collegata ad internet, consente agli utenti un accesso anonimo senza registrazione di dati, rende trasportabili i contenuti digitali: può essere usata per un banchetto all’aperto, un’iniziativa in una scuola, un’attività di formazione ecc. ecc. Diverse biblioteche francesi hanno già sperimentato la PirateBox per la diffusione di contenuti digitali distribuiti con licenze libere, ad esempio: Creative Commons, Art Libre, GPL.

Per saperne di più sulla Piratebox: https://23cose.wikispaces.com/Pirate+Box+in+biblioteca