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EduRobot UNO – Come costruire il vostro primo Arduino Robot – Lezione 1

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La maniera migliore per applicare quanto si è appreso con Arduino è quella di realizzare un robot, in quanto in esso sono racchiuse moltissime delle funzionalità di cui avrete necessità per i vostri progetti futuri.
Se siete utenti esperti nell’uso di Arduino potrete ritrovare in questo breve corso iniziale concetti già conosciuti, ma per mia scelta desidero affrontare ogni passo in modo graduale, anche a costo di ripetere argomenti già conosciuti, in questo modo si avrà modo di perfezionare il proprio apprendimento e rivedere concetti di base anche da altri punti di vista.
Quindi i prerequisiti necessari sono quelli che avete ottenuto leggendo le mie prime quattro lezioni delle mie slide pubbliche oppure aver eseguito le lezioni su questo sito.

Questa lezione ha una durata di circa 4/5 ore in aula per utenti che hanno una conoscenza di base e quindi è da intendersi di primo livello nell’uso di Arduino e vuole essere un percorso alternativo per apprendere in maniera più coinvolgente (almeno spero) l’uso di Arduino, ponendo le basi per un percorso di robotica con Arduino di livelli via via crescenti.

All’interno di questa lezione troverete link a istruzioni e spiegazioni in modo che questa lezione possa essere un’ulteriore punto di accesso al mondo Arduino.

Faremo un piccolo passo in dietro ripetendo alcuni concetti di base e poi un balzo in avanti per imparare nuovi argomenti utilizzando le competenze ottenute nelle lezioni che avete fino a questo punto studiato, tutto in maniera graduale senza dare nulla per scontato.

Come sempre la mia speranza è che questa lezione possa essere utilizzata come approccio iniziale all’insegnamento dell’informatica e dell’elettronica.

Per rendere più agevole lo sviluppo dei propri progetti, ho realizzato una struttura in compensato su cui sono fissate: scheda Arduino UNO R3 e Breadboard. Una piccola stazione di lavoro, facilmente trasportabile, che si trasforma poi successivamente in un piccolo robot, il kit sviluppato ha il nome di EduRobot UNO, ad esso ho associato un’area sul mio sito, www.maffucci.it/edurobot ed un sito di riferimento che rimanda per ora alla medesima pagina: www.edurobot.cc, su cui inserirò i sorgenti grafici per realizzare la struttura, ma anche i primi sketch di programmazione con esercizi. L’idea quindi è quella di andare oltre e costruire una didattica della robotica con Arduino.

Il nome scelto non è casuale: EduRobot UNO

  • EduRobot perché il desiderio e che sia utilizzato per imparare;
  • UNO perché è il primo della famiglia, ad esso si sta aggiungendo il fratello maggiore EduRobot DUE costituito da una struttura più elaborata che consentirà di realizzare progetti più complessi, ma che potrà utilizzare fin da subito elementi già usati per la versione UNO.

Tutte le strutture robotiche che sto progettando sono pensate per non fare uso di collanti e quindi adatte per essere usate anche con giovani studenti, tutto compensato tagliato a laser, viti e bulloni, nulla di più, se poi desiderate, potrete voi apportare le migliorie  direttamente su quanto da me proposto.

E quindi non posso che augurarvi: buona sperimentazione! 🙂

Descritto l’idea di progetto partiamo con la classica lista dei componenti usati.

Se avete già acquistato un Arduino Starter Kit a questo dovrete aggiungere un paio di servomotori a rotazione continua (360°) ed un sensore ad ultrasuoni, ma se state seguendo uno dei miei corsi nessun problema, questi dispositivi fanno parte della dotazione che utilizzo per insegnare.

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Segnalazioni: Il Laboratorio di Gianni Mastropaolo

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Oggi vi segnalo lo splendido lavoro di ricerca didattica dell’amico Gianni Mastropaolo che recentemente ha messo on-line il suo nuovo sito in cui raccoglierà la documentazione dei suoi corsi. Ma di cosa parlerà Gianni?

Prevede di offrire un aiuto graduale per imparare a programmare un computer, per poi passare a realizzare piccole applicazioni di logica programmata facendo uso di un linguaggio di programmazione facile da apprendere come Scratch per poi passare ad una sua versione modificata, “S4A”, per consentire l’uso della scheda “Arduino uno” utilizzata per interfacciare dati in ingresso ed in uscita tramite l’uso di componenti elettronici.

Potete visualizzare un breve filmato delle sue attività seguendo il link.

Verranno proposte inoltre applicazioni che usano la scheda “Arduino uno” programmata nel suo ambiente di sviluppo appositamente messo a disposizione.

Quindi vi invito ad iscriversi al suo sito che potrebbe essere un ulteriore strumento di ricerca e studio per chi si avvicina per la prima volta alla programmazione o al mondo Arduino.

Note:
Gianni oltre ad essere un amico è stato insegnante di materie tecniche (impianti elettrici, elettronica…), Preside di istituo Tecnico e Liceo, ma soprattutto un “maker didattico”, quindi uno sperimentatore di nuove forme di apprendimento.

Carnevale Della Matematica n. 69

macchina di durerE’ con piacere che rilancio la chiamata che l’amica Annarita Ruberto fa per il 69° Carnevale della Matematica a cui parteciperò con una mia esperienza didattica.
Nel mio caso, come sempre, uso questo evento per mettere a fuco idee didattiche, rivedere esperienze passate, riflettere su strategie nuove e su come cambiare, è un momento di didattica “open” un momento di apprendimento collettivo dove le esperienze dei molti diventano un concentrato di sana e appassionata didattica.

La pubblicazione degli articoli sarà il 14 gennaio 2014 ed avrà per tema “Macchine matematiche antiche e moderne“, un argomento interessantissimo. Come sempre però, se l’argomento non è di vostro gradimento potrete sempre dare il vostro contributo con altri temi, purché si parli di Matematica va sempre bene! 🙂
Al carnevale possono partecipare tutti: studenti, insegnanti, appassionati di matematica.

Dal blog di Annarita


Il tema, in ogni caso, è davvero vasto e dovreste trovare facilmente qualcosa che fa al caso vostro. Potreste parlare di pantografi, parabolografi, iperbolografi, ellissografi, sistemi articolati e biellismi di vario genere in relazione ai vari tipi di trasformazioni geometriche che consentono di eseguire. E cosa dire delle coniche, considerate sia come luoghi di punti, sia come inviluppi? Su questo terreno, potreste pensare ai diversi metodi per la loro generazione (angoli in movimento, fili tesi congiungenti punti omologhi su rette corrispondenti, ecc.) in un excursus storico, ripercorrendo le orme degli antichi geometri greci.

E non dimenticate le macchine per eseguire calcoli: dall’abaco, alla pascalina e alle moderne calcolatrici. Pensate che la tavola Pitagorica, all’origine, non era una tavola di moltiplicazione, come noi oggi la consideriamo, bensì un abaco attribuito ai neopitagorici, la cui struttura suggeriva chiaramente l’idea della notazione scritta posizionale dei numeri.

L’esplorazione può continuare con i software di geometria dinamica quali:
– GeoGebra e Cabri, vere macchine matematiche virtuali;
– Maxima, software di tipo CAS (Computer Algebra System) Open Source per eseguire calcoli algebrici e simbolici;
– Scilab, pacchetto di programmi gratuiti per la computazione numerica sviluppati dallo INRIA e dallo ENPC in Francia, simile a Matlab.

Il termine per la presentazione dei prori interventi è il 12 gennaio 2014.
Per maggiori informazioni sull’evento e sulla modalità di partecipazione, vi invito a consultare Matem@ticaMente.

Piratbox – un’idea per la condivisione di contenuti didattici in biblioteca e non solo

piratebox
Ho appena rilanciato su vocescuola.it una notizia che mi è giunta dall’amico e collega Roberto Marcolin in merito all’evento: MezzaNotte Bianca di Cinisello.

Durante l’evento di cui potete leggere su vocescuola, verrà utilizzata la Piratebox.

Ma cos’è la Piratebox:

La PirateBox è composta da un router portatile e da una chiavetta usb, crea una rete wifi locale e permette di distribuire e condividere contenuti digitali (foto, video, audio, ebook ecc) utilizzando qualsiasi dispositivo dotato di wifi (computer, tablet, smartphone, ereader). La PirateBox è un dispositivo mobile, funziona con software libero (Openwrt) ed è a basso costo: (router + chiavetta usb da 16 Gb costano meno di 50 euro). Non è collegata ad internet, consente agli utenti un accesso anonimo senza registrazione di dati, rende trasportabili i contenuti digitali: può essere usata per un banchetto all’aperto, un’iniziativa in una scuola, un’attività di formazione ecc. ecc. Diverse biblioteche francesi hanno già sperimentato la PirateBox per la diffusione di contenuti digitali distribuiti con licenze libere, ad esempio: Creative Commons, Art Libre, GPL.

Per saperne di più sulla Piratebox: https://23cose.wikispaces.com/Pirate+Box+in+biblioteca

MaKey MaKey nella Robot Pet Therapy e non solo

Finalmente un po’ di tranquillità lavorativa, in queste feste natalizie incomincio a pensare ad alcune attività ludico/creative/didattiche ecc… da proporre sia ai figlie, ma anche come strumento didattico da utilizzare per aggiungere una componente sperimentale da inserire nella lezione, ma anche per implementare percorsi creativi con studenti che  hanno necessità di giungere al sapere per altre vie.

Faccio seguito ai miei precedenti due post sul MaKey MaKey:

e riapro la scatola di questa divertente scheda elettronica ed incomincio a diventar bambino anch’io… 🙂

Partiamo!

Premessa.
Questi passi sono ovviamente tratti dal tutorial ufficiale che trovate sulle pagine ufficiali a cui ho aggiunto io qualcosina.

Passo 1
Collegate il cavo USB tra MaKey MaKey e computer.

Passo 2
Appena collegate la scheda tutti i led disposti sul MaKey MaKey si illumineranno dopo di che l’unico led a rimanere acceso sarà quello power al di sotto del connettore USB. All’atto del collegamento del dispositivo il vostro computer potrebbe far aprire delle finestre popup in cui vi verrà richiesto di installare dei driver, chiudetele, con MaKey MaKey non è necessario installare nulla, questo vale per qualsiasi sistema operativo (MacOSX, Linux e Windows).


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