Nuovo ed interessante corso su Oilproject. Vi riporto di seguito la mail che mi è stata inviata:
Se ad Archimede serviva un punto d’appoggio per sollevare il mondo, a Temporelli basta fare un salto al supermercato per spiegare i segreti dell’elettrodinamica e… far scoccare la scintilla!
Come costruire a casa una lampadina? Cosa succede durante un cortocircuito? Cosa fa funzionare un asciugacapelli? A queste e molte altre domande risponde Massimo Temporelli – fisico e storico della tecnologia – nel nuovo corso online “Esperimenti di Elettrodinamica” disponibile gratuitamente su Oilproject, la più grande piattaforma italiana di apprendimento online.
Passo dopo passo, attraverso video, testi ed esercizi alla portata di tutti, alla scoperta del misterioso mondo delle correnti elettriche e di come realizzare semplici esperienze con materiali reperibili in casa.
Non servono chissà che laboratori e tecnologie per capire come funziona il mondo. Su Oilproject la Fisica è fai da te. Basta un po’ di curiosità, un tavolo, qualche oggetto reperibile facilmente, e un browser per collegarsi a Internet.
Permaduino è un progetto estremamente interessante in quanto vi consente, in modo semplice, passare dal vostro personalissimo progetto Arduino, realizzato ad esempio con una basetta sperimentale come una breadboard, ad un dispositivo permanente.
Sulla scheda avete tutto il necessario dagli alloggiamenti per le batterie, regolatore di tensione, una gran quantità di fori dove poter saldare i componenti elettronici. La scheda è basata su un microcontrollore Atmega328P.
Queste le caratteristiche tecniche (dal sito di riferimento):
Powered from 2xAAA Batteries.
5V Boost regulator up to 180mA.
Permanent breadboard with 25 Columns.
GND and VCC lines along the board.
Based on the Atmega328P.
Designed to fit inside 8mm video tape cases.
Programmable via FTDI, AVR-ISP and an Arduino.
Mounting holes (not shown on the images)
I creatori del prototipo stanno cercando fondi per poter sviluppare la scheda, se volete contribuire o avere ulteriori informazioni tecniche potete seguire il link.
Nei prossimi giorni incomincerò le lezioni di programmazione in C sia in 4′ che in 5′ elettronici. Come ambiente di sviluppo userò quest’anno Geany, un’IDE che considero estremamente interessante in ambito didattico, con esso è possibile programmare in C, Java, PHP, HTML, Python, Perl, Pascal e molti altri linguaggi.
Questo breve post sarà di supporto alla prima lezione serve per ricordare ai miei studenti come si compila un programma C scritto con Geany.
Alcuni utenti mi hanno chiesto via mail delucidazioni in merito alla basetta sperimentale di cui ho fatto riferimento nella Lezione 07. Per rispondere a tutti inserisco una serie di immagini che chiariscono come ho realizzato lo strumento.
Tutto è nato dall’esigenza di avere qualcosa che mi consentisse agevolmente di trasportare circuiti da casa a scuola e viceversa, portando con me l’indispensabile per svolgere la lezione. Come sempre amo ricavare i miei dispositivi riutilizzando il più possibile materiali che non uso più o materiali destinati ad altri scopi… insomma un modo divertente per tenere in allenamento il proprio spirito da maker 🙂
Premessa.
La mia osservazione sull’uso delle tecnologie da parte dei bambini in fase prescolare o scuola elementare è limitata ai miei figli e ai loro amici, e ai figli dei miei amici che frequentano altre scuole elementari in Torino, quindi le mie critiche sono rivolte ad un piccolo campione di allievi e non sono da estendere a tutta la scuola italiana, quindi spero di non offendere nessun collega.
Fatta la premessa, questa l’osservazione.
Gli allievi che hanno avuto la fortuna di trovare insegnanti preparati nell’uso delle tecnologie, raramente vengono addestrati all’uso consapevole del computer e della rete e nulla viene detto dell’uso consapevole “dell’elettronica di consumo” che non è solo computer, ma qualsiasi elettrodomestico (Wii, PSP, ecc…), inoltre nulla viene detto sulla sicurezza elettrica.
Inoltre il linguaggio tecnico se è generalmente corretto per quanto riguarda l’uso della rete, non lo è per i dispositivi elettronici: led, resistore, transistor, circuito integrato, antenna, ecc… sono termini praticamente sconosciuti.
Probabilmente ai più questo discorso potrebbe sebrare poco sensato (ed un po’ di parte) e prematuro in bambini di 6/10 anni, invece io credo sia utilissimo per comprendere come gli oggetti di uso comune funzionano.
Esplorare quella “scatola”, sia essa computer o Nintendo DS ad esempio, consente di addestrare il bambino alla scoperta e alla curiosità del proprio mondo, ma soprattutto insegna a porsi delle domande.
Non credo che si debba essere degli esperti, l’insegnante non dovrebbe esattamente far capire il funzionamento del dispositivo elettronico, ma spiegare al bambino che in quella “scatola”, esistono degli oggetti che uniti insieme consentono una serie di operazioni.
Far capire ad un alunno come funziona un forno a microonde permette di evitare che il bambino introduca un uovo con guscio all’interno del forno.
Ho verificato che il gioco del piccolo Maker affascina sempre.
Insegnare ad utilizzare un multimetro digitale ad una bambina di 9 anni non è una cosa impossibile, ho verificato con mia figlia, ormai riesce autonomamente a misurare la differenza di potenziale ai capi delle batterie ricaricabili che utilizza generalmente per i suoi giochi.
Il libri da colorare sono strumenti di uso normale per i bambini, rilassano e sono utilissimi per l’apprendimento e possono essere di supporto per insegnare a diventare dei piccoli Makers.