Nickname un romanzo di Giampaolo Ranaldi

Volentieri pubblico la segnalazione che Giampaolo Ranaldi mi invia in merito al suo ultimo romanzo estremamente avvincente: Nickname, di cui potete leggere gratuitamente il primo capitolo.

Si tratta della storia di un giovane hacker che viene trovato morto su una spiaggia romana. Un Maresciallo dei Carabinieri ricostruisce la sua vita e viene fuori una vicenda in cui si intrecciano sentimenti, affetti, ma anche tecnologia, corruzione, narcotraffico e maltrattamenti alle donne.

Il libro è già in vendita a 6,99€ presso la Libreria Mondadori di Frascati (RM) e Libreria Adeia di Grottaferrata (RM)
Può essere acquistato online in versione ebook a 0,99€ o in versione cartacea a 6,99€ senza spese postali nei link presenti all’interno del primo capitolo che potete leggere cliccando sul link.

La presentazione del libro sarà venerdì 18 gennaio 2013, alle ore 17.00, nel Circolo Gramsci di Via Giuseppe Verdi, 21 Monte Porzio Catone (RM).

Arduino – lezione 07: lavorare con gruppi di valori e funzioni esterne

Questa settima lezione nasce dalla richiesta di alcuni miei studenti che hanno chiesto chiarimenti in merito all’uso degli array, della chiamata di funzioni esterne al loop e del controllo di flusso.

Per la realizzazione della lezione verrà usato un semplice circuito costituito da pulsanti, resistenze e led.

Fate attenzione che sui pulsanti non utilizzano una resistenza esterna di pull-up, perché abiliteremo la resistenza di pull-up interna di Arduino.

Nel montaggio noterete che ho impiegato un supporto costituito da due breadboard che ho costruito per rendere più agevole la realizzazione di esperienze con Arduino. Ovviamente potrete realizzare il tutto con una singola breadboard.

Lista componenti

  • Scheda Arduino (nel mio caso Arduino UNO Rev3);
  • 4 LED;
  • 4 resistenza da 220 Ohm;
  • 4 pulsanti normalmente aperti.

Schema topografico

Risultato del montaggio


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MaKey MaKey nella Robot Pet Therapy e non solo

Finalmente un po’ di tranquillità lavorativa, in queste feste natalizie incomincio a pensare ad alcune attività ludico/creative/didattiche ecc… da proporre sia ai figlie, ma anche come strumento didattico da utilizzare per aggiungere una componente sperimentale da inserire nella lezione, ma anche per implementare percorsi creativi con studenti che  hanno necessità di giungere al sapere per altre vie.

Faccio seguito ai miei precedenti due post sul MaKey MaKey:

e riapro la scatola di questa divertente scheda elettronica ed incomincio a diventar bambino anch’io… 🙂

Partiamo!

Premessa.
Questi passi sono ovviamente tratti dal tutorial ufficiale che trovate sulle pagine ufficiali a cui ho aggiunto io qualcosina.

Passo 1
Collegate il cavo USB tra MaKey MaKey e computer.

Passo 2
Appena collegate la scheda tutti i led disposti sul MaKey MaKey si illumineranno dopo di che l’unico led a rimanere acceso sarà quello power al di sotto del connettore USB. All’atto del collegamento del dispositivo il vostro computer potrebbe far aprire delle finestre popup in cui vi verrà richiesto di installare dei driver, chiudetele, con MaKey MaKey non è necessario installare nulla, questo vale per qualsiasi sistema operativo (MacOSX, Linux e Windows).


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Arduino: effetti luminosi per rendere attraente la lezione

Ormai è da tempo che svolgo i mie corsi su Arduino e gli allievi stanno diventando sempre più esigenti. Mi accorgo che andando avanti con le lezioni, gli allievi hanno l’esigenza, legittime, di realizzare esperienze di laboratorio sempre più attinenti al mondo reale che loro conoscono. Qualche anno fa era sufficiente mostrare come era semplice variare il colore di un diodo led RGB per avere interesse ed attenzione duratura, ciò mi permetteva di conseguenza di dettagliare alcuni aspetti di programmazione che se non spiegati con Arduino sarebbero risultati più difficili da comprendere, ma ora per mantenere lo stesso livello di attenzione è necessario aggiungere altri elementi di sensibilizzazione.

Maggiori pretese e quindi fin dalle prime lezioni si vuole “la sorpresa tecnologica”…

mamma mia quanto è faticoso fare l’insegnante!

Sono in quel periodo del corso in cui si accendono il led con Arduino in tutte le maniere possibili, dal blink al fade, in sequenza e in molti altri modi, ma alla lunga, mi rendo conto, la cosa può diventare un po’ “noiosetta”, vorrei evitare il più possibile l’effetto “sbadiglio” 🙂 e quindi ho pensato di modificare le prime esperienze con qualcosa di più coreografico.

Tutto nasce da alcune idee che ho sulla realizzazione di una struttura semplificata (ad incastro) per la realizzazione di un kit robotico basato su Arduino da usare a scuola e da realizzare con materiali di basso costo di facile reperibilità, sto costruendo alcuni prototipi usando il plexiglass.

E proprio mentre manipolavo il plexiglass ho avuto l’idea di utilizzare questo materiale per nuove esperienze che fanno uso di led.

Ho voluto condividere questa bozza di lezione con voi in modo che se vorrete potrete darmi suggerimenti o alternative che potranno essere in futuro sfruttate a scuola.

Tutti sapete che quando la luce passa attraverso due materiali diversi, come tra l’aria e l’acqua oppure tra l’aria e la plastica, subisce rifrazione, effetto tipico che potete notare quando ad esempio mettete una cannuccia in un bicchiere d’acqua, si nota che la cannuccia nell’acqua sembra piegata.
Sfruttiamo questo fenomeno per far cambiare direzione alla luce che attraversa uno strato di plexiglass e la variazione di percorso della luce viene realizzata incidendo (graffiando) la superficie di plastica, così facendo i raggi luminosi prodotti da diodi led che colpiscono la zona incisa si rifletteranno (cambiano direzione) provocando un effetto visivo molto bello.

Poiché siamo in periodo natalizio l’idea potrebbe essere quella di realizzare una piccola insegna su cui scrivere “Buone Feste” facendo variare il suo colore in maniera ciclica.

Scopo dell’esperienza:

reciclando materiali di uso comune reperibili a scuola, realizzare un’insegna luminosa che auguri “Buone Feste” ai visitatori della scuola.
Tempo di realizzazione 3 ore (max).

Materiali:

  • plexiglass (misure a piacere nel mio caso inferiori alla lunghezza massima di una breadboard)
  • piccolo trapano con punta per incisione
  • breadboard
  • Arduino UNO
  • 2 diodi RGB (nel mio caso ad anodo comune)
  • 4 resistenze da 82 ohm
  • 2 resistenze da 150 ohm
  • porta diodi (per evitare la saldatura diretta su millefori dei LED)
  • millefori
  • mammut (usati come supporto a scorrimento – vedi foto)
  • pezzi metallici per blocco insegna (ho usato delle punte da saldatore)

Vi state chiedendo perché ho usato i mammut e le punte da saldatore?
Perché nel magazzino della scuola ho trovato una scorta infinita e quindi mi sembrava uno spreco non usarli 🙂

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Sgridato da un allievo – sistemazione banner WebApp Arduino

Sono stato sgridato da un mio allievo 🙂

Ma Prof. è mai possibile che per trovare la sua WebApp bisogna scrollare tutta la pagina?

E come dargli torto…

Aggiunto banner in colonna destra.