La micro matita

Sono passati più di venti anni di insegnamento e la fantasia degli studenti non finisce mai di stupirmi. Una delle doti che alcuni allievi posseggono è la capacità di ridurre le dimensioni degli oggetti di uso comune a scuola, sembra quasi un superpotere da supereroe. Se pensavate che la miniaturizzazione era caratteristica dell’elettronica probabilmente non conoscete la matita più piccola di un circuito integrato che ho visto usare ieri mattina da uno studente:

Ho visto cose che voi umani…

In questo anno scolastico:

  • righelli realizzati con la carta dello studente: io studio;
  • penne costituite dal solo refill per occupare meno spazio;
  • penne costituite da due refill opposti uno nero ed uno rosso uniti da nastro adesivo;
  • penne costituite da un solo refill su cui è stato inserito un diodo led rosso per identificare che la “micropenna” contiene inchiostro rosso;
  • copertine di libri rivestite con giornali sportivi;
  • scatole di sigarette per contenere puntine, temperamatite, fermacarta;
  • scatole di sigarette per contenere componenti elettronici;
  • scatole di sigarette per contenere carte da gioco che io mi ostino a ritirare;
  • monetina da 1 centesimo da utilizzare per disegnare componeti elettronici circolari (condensatori elettrolitici, transistor, ecc…);
  • 1 solo quaderno ad analli (non speso) che viene utilizzato per tutte le materie con la funzione anche di cartellina.

🙂

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