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Hackerare il proprio impianto di condizionamento

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Qualche giorno fa ho ricevuto una segnalazione sulla mia pagina Facebook da Mattia Rossi un caro amico ed ex compagno di studi che sta sviluppando un progetto personale sul controllo remoto dell’impianto di condizionamento utilizzando OpenHub.
Ho trovato l’articolo estremamente interessante e mi ha dato alcuni suggerimenti su alcuni argomenti di demotica che dovrò realizzare nel prossimo anno scolastico. Vi invito quindi alla lettura del suo tutorial da cui certamente potrete trarre spunti interessanti.
Il primo passo realizzato è il Reverse Engineering dei comandi inviati via IR con i telecomandi, in modo da poterli controllare con con apposita elettronica, credo nel breve saranno pubblicati ulteriori sperimentazioni.

L’articolo: Toshiba Air Conditioner IR signal Reverse Engineering

Un caro saluto e sincero grazie a Mattia.
Attendiamo i prossimi tutorial.

Costruirsi un portatile con Raspberry Pi

Continuano le risposte agli studenti dell’IIS Cassata Gattaponi di Gubbio, questa volta domande in merito alla realizzazione di un portatile Raspberry Pi.

Scherzando con un caro amico qualche tempo fa, ho definito questo mio periodo lavorativo minimalista, dal punto di vista tecnologico, sembra quasi che stia attraversando un periodo di Zen hi tech 😃 ma perché dico ciò?
Nella mia borsa ormai trovano posto una Raspberry Pi 3, qualche scheda micro SD e quando necessita un Atrix lapdock che mi consente di rendere il mio Raspberry un portatile, portatile che utilizzo per tutte le mie attività didattiche, anche per programmare su Arduino.

Avere un portatile Raspberry ritengo possa essere comodo, alcune volte non si ha a disposizione a scuola di monitor HDMI o degli opportuni convertitori video HDMI – VGA o più semplicemente si desidera avere un computer da costi contenutissimi ed autonomia molto elevata (superiore alle 6 ore se si usa un Raspberry Pi 2).

Atrix lapdock è un terminale senza alcuna intelligenza a bordo, non è un portatile, ma semplicemente un monitor ed una tastiera che qualche tempo fa veniva venduta da Motorola per connettere il suo cellulare MOTOROLA ATRIX 4G e poter visualizzare in grande quanto visualizzato sullo smartphone.

Ormai Atrix lapdock è uscito fuori produzione da tempo, ma su eBay e su altri siti di commercio elettronico è possibile ancora acquistarlo, io ho speso circa 50 Euro, risulta comunque sempre difficile trovarlo a un buon prezzo perché è un prodotto di nicchia ed ormai dismesso, ma armandosi di pazienza e facendo un po’ di ricerche su web credo possiate trovarlo.

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E’ opportuno munirsi di un adattatore per la presa elettrica o se si desidera è possibile modificare la presa con presa tripolare Italiana:

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Con questo breve tutorial voglio mostrare come con meno di 100 € ho realizzato un dispositivo multifunzionale e relativamente potente che vi permetterà di assolvere a gran parte delle attività didattiche.

Non avrete necessità di effettuare nessun tipo di modifica elettronica, quindi nessuna saldatura.

Caratteristiche tecniche

  • Connessione di alimentazione
  • Monitor 1366×768 11.5″
  • Tastiera. Sono disponibili tastiere versione UK QWERTY – fate attenzione prima di acquistare. Io ho acquistato una versione con tastiera mista Israeliana e UK QWERTY
  • Touchpad
  • 2 porte USB standardHDMI video + audio + speakers
  • Pacco batterie
  • Alimentatore esterno per ricarica batterie e alimentazione Lapdock

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Risorse per fare coding a scuola: Google Computer Science Education

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Google ha appena lanciato un nuovo sito dedicato al mondo scuola: Google Computer Science Education una collezione di risorse e applicativi gratuiti per ogni livello di scuola che a mio avviso dovrebbe essere presa in seria considerazione da tutti i colleghi che intendono realizzare percorsi di coding con i propri allievi.

All’interno troverete programmi di apprendimento e tool noti come: Blockly, Blockly Games, Coder e Pencil Code e proprio su quest’ultimo vi consiglio di consultare le risorse e il manuale che oltre ad essere un libro è uno splendido corso di coding, quindi se necessitate di un percorso didattico già pronto per voi e i vostri allievi Pencil Code può essere una buona soluzione.

Oltre ad imparare l’informatica, è anche possibile utilizzare questo portale per esplorare le opportunità di borse di studio oppure dal link: ‘Access Career Opportunities’ verificare le opportunità di lavoro offerte da Google.

Buon lavoro 🙂

Servono pomodori per la progettazione didattica?

Ecco il mio primo articolo da infortunato, bloccato letto per la rottura del tendine, situazione per certi versi interessante perché mi porta a riflettere su domande e dubbi dei tantissimi colleghi che ho incontrato sul mio cammino durante le attivit per la formazione dei neo immessi in ruolo e non solo degli scorsi mesi. Riflettevo che diversi lustri fa, quando ero un giovanissimo insegnante, nessuno mai mi parlò di tecniche di organizzazione, di modalità di comunicazione e apprendimento (dell’insegnante) per rendere più efficace il proprio lavoro.

Ma perché dico tutto ciò?
Durante uno degli ultimi incontri di formazione ho dato indicazioni su modalità di organizzazione e progettazione del proprio lavoro affermando più volte che prima di procedere in qualsiasi azione di progettazione didattica per i nostri allievi bisogna imparare ad organizzarsi, strutturare progetti ed imparare come progettare insieme ad altre persone.

Ma cosa centra lorganizzarsi con le tecnologie didattiche?

Nel mio Starter Kit del docente hi tech mostro strumenti di base che permettono proprio come imparare l’uso delle tecnologie didattiche, però l’azione dell’imparare richiede tempo e noi oltre ad essere docenti siamo mamme e papà con una nostra vita privata quindi per massimizzare la felicità di tutti, a scuola ed in famiglia è bene sfruttare il più possibile metodi e strumenti che evitanodi farci perdere tempo di lavoro.
Detta così qualcuno ora si aspetterebbe la soluzione a tutti i problemi del docente.

Non preoccupatevi non sarà così non sono così bravo, come gran parte degli esseri umani anche io ho imparato dai miei errori ed ho sperimentato tantissimo, soprattutto sul modo con cui mi relaziono ed imparo.

Ma da dove partire, come evitare distrazioni, rumore esterno che mi distoglie dalla mia azione?

Ho provato tantissimi strumenti, sono passato dalla progettazione con diagrammi di Gantt alla metodologia GTD, da qualche tempo uso la tecnica del pomodoro, tecnica che mi permette di avere intervalli di 25 minuti di concentrazione pura, azione che, se ci riflettete bene, è più o meno il tempo di attenzione pura (quando va bene) che hanno gli allievi in 1 ora di lezione frontale, almeno quella che in media ho rilevato.

Non ho inserito il metodo nel mio starter Kit, ma lo far in una prossima versione.

La tecnica del pomodoro è il modo con cui si svolge le mie attività di lavoro, a questa associo poi un’organizzazione dei progetti con metodologia GTD.

Ma cos’è la tecnica del pomodoro?

E’ un metodo molto semplice impiegato per la gestione del tempo, elaborato da Francesco Cirillo nel 1980.

Questa tecnica fa uso di un timer che scandisce intervalli di 25 minuti dedicati al lavoro, separati da brevi pause di 5 minuti.
Gli intervalli di lavoro da 25 minuti vengono chiamati pomodori.

Quindi concentrati sul lavoro senza nessuna distrazione (e-mail, messaggi WhatsApp, ecc..) con pause frequenti da 5 minuti, ciò dovrebbe aumentare lagilità mentale, riducendo la stanchezza (anche visiva).

Ovviamente i tempi indicati non sono obbligatori potrete voi stabilire la lunghezza degli intervalli, ma il mio consiglio quello di non aumentare il pomodoro, meglio se aumentate il tempo di pausa.

L’algoritmo si svolge in 5 passi, di cui 4 vengono iterati fino alla conclusione del lavoro.

Prerequisito aggiunto da me al metodo:

Definite con precisione lattività lavorativa (correggere i compiti, imparare ad usare un software ecc). Questa fase è importante perché un lavoro potrebbe essere suddiviso in sotto attività quindi identificate tutte le sottoattività, a questo punto il mio consiglio è quello di considerare ogni singola sottoattività come singolo lavoro in modo da semplificare il processo.

Passi da eseguire:

  1. Inizia l’attività.
  2. Impostate il timer a 25 minuti, in questo intervallo evitate il più possibile distrazioni. Se sopraggiunge una distrazione annotatela su un foglio e tornate subito a lavoro.
  3. Alla fine dei 25 minuti fermatevi prendetevi 5 minuti di pausa, non fate l’errore: “mi prendo altri 10 minuti per terminare questa fase fermatevi”.
  4. Dopo 4 pomodori (4 intervalli da 25 minuti) prendetevi una pausa più lunga, decidete voi, io in genere mi fermo per 15 min, il mio consiglio non superare i 30 min di pausa.
  5. Tornate al punto due azzerate il contatore dei pomodori, che ritorna ad 1 e procedete nuovamente.

Quindi un processo iterativo che terminaovviamente con la conclusione del lavoro.

On-line trovate numerosissimi software sia per computer desktop che per dispositivi mobili che vi consentono di utilizzare questa tecnica e vi aiutano a “scandire i pomodori. se volete saperne di pi consultate il sito ufficiale della tecnica del pomodoro.

Buon lavoro a tutti.

Raspberry Pi: come modificare il motore di ricerca di Epiphany da DuckDuckGo a Google

Poiché ad uno studente bisognerebbe sempre dare una risposta dedicherò alcuni post per rispondere a quesiti di carattere tecnico, sull’uso di Arduino e di Raspberry Pi a cui non ho potuto dare esito durante l’evento che si è svolto all’IIS Cassata Gattaponi di Gubbio: C’era una volta un pezzo di legno.

Durante la lezione abbiamo visto come effettuare una prima configurazione del Raspberry Pi 3 e come utilizzarlo insieme ad Arduino per programmare DotBot. L’intera presentazione è stata effettuata utilizzando un Raspberry Pi 3 collegato ad un proiettore su cui ho mostrato slide ed esempi e modalità di installazione e configurazione di sistema.
Durante l’uso a lezione alcuni hanno notato che effettuavo ricerche su internet usando Google direttamente inserendo le query di ricerca all’interno del campo dedicato all’inserimento dell’URL, funzionalità che non è di default abilitata quando usate Epiphany (browser web che viene installato con Raspbian) che reindirizza invece su DuckDuckGo.

L’obiettivo che si vuole raggiungere è quello indicato nelle due immagini che seguono:

search-engine-raspberry-pi-01

search-engine-raspberry-pi-02

Vediamo come effettuare la modifica del motore di ricerca.

Prima di procedere è essenziale modificare il file: org.gnome.epiphany.gschema.xml utilizzando un qualsiasi editor di testo, io preferisco usare a terminale nano:

sudo nano /usr/share/glib-2.0/schemas/org.gnome.epiphany.gschema.xml

search-engine-raspberry-pi-03

All’interno del file XML aperto individuate la parte di codice:


        'https://duckduckgo.com/?q=%s&t=raspberrypi'
        URL Search
        Search string for keywords entered in the URL bar.

Dovrete sostituire la linea:

'https://duckduckgo.com/?q=%s&t=raspberrypi'

con l’URL che fa riferimento a Google:

'https://www.google.it/search?q=%s'

search-engine-raspberry-pi-04

ovviamente se desiderate potrete impostare qualsiasi motore di ricerca diverso da Google, dovrete ovviamente trovare la giusta URL e stringa di query.

Nella sezione che segue io ho preferito rendere commento la linea di codice originale per mantenere lo storico delle modifiche effettuate, il tutto diventerà:



     'https://www.google.it/search?q=%s'
     URL Search
    Search string for keywords entered in the URL bar.

E’ importante che voi inseriate correttamente l’URL con la parte finale “/search?q=%s” che serve appunto per effettuare la ricerca del testo inserito, se non inserite questa ultima parte verrete semplicemente reindirizzati sulla home page di Google.

Dovrete ora eseguire tre passi per concludere tutta la fase di configurazione, a terminale digitate:

sudo apt-get install libglib2.0-bin

e successivamente:

sudo glib-compile-schemas /usr/share/glib-2.0/schemas

Riavviate Epiphany.

Buona sperimentazione a tutti 😃