Il Maker delle decisioni – come risolvere un dilemma

Le domande che i ragazzi fanno in ogni anno scolastico sono molto simili, soprattutto quelle che coinvolgono le loro decisioni e i loro dubbi nell’affrontare l’organizzazione del loro studio e molte sono le medesime domande che accompagnano molti adulti per tutta la vita, compreso me:

  • come sono certa/o di scegliere il percorso universitario giusto?
  • Sono confusa/o e non so come decidere quali cose sono prioritarie rispetto ad altre?
  • Caos e ansia si accumulano nella mia mente e non riesco a gestire la complessità e la mole dei lavori da compiere, come posso risolvere questo problema?
  • Come si affronta un progetto?

Sono solo alcune delle decine di domande che mi sono state poste in passato.

E’ importante quindi strutturare il caos dei nostri pensieri utilizzando dei modelli che aiutano a ridurre la complessità in modo da concentrarsi su ciò che è essenziale.

I modelli ovviamente non sono regole fisse, ma una strategia per costruire un pensiero attivo e propositivo.

Ciò che andrò a scrivere in questo ed in successivi brevi post (quando riesco) non sono altro che un estratto dei miei diari di vita scolastica quotidiana, una collezione di pensieri e strategie tratte dalle mie letture e sperimentazioni sui modi per progettare e gestire la classe, una collezione di brevi procedure e schemi di comportamento utilizzati negli anni passati.

L’idea è di riprendere i mattoncini che ho utilizzato in passato per prendere decisioni o per costruire azioni didattiche, ovviamente fatene ciò che volete, io scrivo solo per non dimenticare ed amo considerare questi pensieri come il coltellino svizzero per la mia organizzazione.

Parto con qualcosa di tipico che coinvolge le decisioni che vengono considerate importanti:

Come risolvere un dilemma

Situazione:

  • sono combattuto nel continuare ad insegnare oppure scegliere un distacco dall’insegnamento che mi porterà a gestire progetti importanti di formazione e gestione di tecnologie didattiche, cosa devo fare?
  • Non so quale percorso universitario scegliere tra medicina e professioni sanitarie entrambe mi appasionano!
  • Vorrei trasferirmi in una città di mare, ma ciò mi porterebbe ad abbandonare un luogo di lavoro sereno e non so cosa mi riserva il futuro.

L’idea molto semplice per iniziare a risolvere il dilemma è quello di utilizzare il modello ad elastico.

Le domande da porsi sono:

  • cosa mi trattiene?
  • Cosa mi attira?

Attenzione a non confondere questo modello con le valutazioni:

  • quali sono i pro?
  • Quali sono i contro?

Il modello ad elastico pone le domande in positivo e pertanto entrambe le alternative potrebbero essere interessanti e coinvolgenti, quindi è un modo sereno per gestire la scelta e ridurre l’ansia.

Fate voi il passo successivo 🙂

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I miei corsi per Tecnica della Scuola: realizzare laboratori green con il Making e il Coding – 2ed.

Proposte didattiche innovative per la sostenibilità ambientale

Da domani sarò online con la seconda edizione del corso realizzare laboratori green con il Making e il Coding che risponde alla domanda:

Come progettare e quali competenze bisogna avere per realizzare attività laboratoriali per l’educazione e la formazione alla transizione ecologica?

L’attività formativa è finalizzate alla realizzazione di attività STEAM attive ed inclusive per l’educazione alla transizione ecologica, permetterà di acquisire le competenze tecniche necessarie per il controllo dei parametri fisico/chimici mediante l’utilizzo di strumenti didattici che vengono utilizzati comunemente nella scuola in attività laboratoriali per l’apprendimento del Coding e la robotica didattica. Il corso è indirizzato a docenti di ogni ordine e grado.

Verranno mostrati esempli applicativi sperimentati utilizzabili immediatamente in classe, verranno rese disponibili tutte le risorse: programmi e schede di progetto in modo da facilitare l’azione del docente. L’attività sarà assolutamente pratica e di facile fruibilità anche per docenti di discipline non tecniche.

Presentazione del corso

Il corso intende mostrare come, attraverso un’apprendimento attivo ed inclusivo, si possono sviluppare laboratori green per la transizione ecologica, sostenibili e innovativi per la scuola primaria e secondaria al fine di riqualificare giardini e cortili scolastici trasformandoli in ambienti di esplorazione e di apprendimento delle discipline curricolari in un percorso nel quale l’esperienza stessa genera conoscenza e apprendimento.

La realizzazione di orti didattici e giardini a fini didattici prevede un controllo dei parametri fisico/chimici che può essere agevolmente svolta con strumenti didattici che vengono utilizzati comunemente in attività laboratoriali per l’apprendimento del Coding e la robotica didattica.

Schede elettroniche come BBC micro:bit, Arduino, Raspberry Pi, possono assolvere a questo compito e la loro programmazione può avvenire utilizzando i linguaggi più adatti al livello di scuola a cui appartengono gli studenti, quindi si potrà optare per un linguaggio grafico a blocchi o testuale.

L’obiettivo del corso è quello di fornire le competenze necessarie per realizzare in piena autonomia attività laboratoriali volte al controllo automatico dei parametri ambientali che permettono la crescita di singole piante o piccole serre anche idroponiche con un sistema di monitoraggio delle colture basati sull’IoT (Internet of Things). Verranno inoltre mostrate attività pratiche per la realizzazione di dispositivi per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico, acustico e luminoso.

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7 stampe 3d in 7 giorni – contenitore per minuterie

Un altro oggetto a corredo del nostro laboratorio.

Quante volte sarà capitato di riporre piccoli oggetti come viti e componenti elettronici all’interno dei contenitori porta minuterie e nel versarli negli appositi contenitori il tutto vi cade?
A me spessissimo 🙂

Stufo nel perdere i miei componenti e ritrovarli poi dentro qualche altro cassetto ho realizzato un piccolo contenitore a doppio uso:

  • per versare le minuterie nei cassetti
  • utilizzarlo come contenitore per stipare oggetti piccoli durante le sperimentazioni a scuola e a casa.

Un oggetto simile lo avevo trovato anni fa in un brico, ma non sono riuscito a ritrovarlo, pertanto ho deciso di realizzarne uno a cui ho aggiunto uno sportellino estraibile che potrà essere utilizzato per evitare la fuorisciuta delle minuteria durante lo spostamento.

Lo sportelino potrà anche essere riposto in un foro disposto su un lato del cassettino.

Un anello posteriore consente di appendere il cassettino su una rastrelliera porta utensili.

Mostrerò come realizzarlo durante il mio prossimo corso.

Per chi desiderasse realizzare il contenitore può prelevare i file per la stampa 3D seguendo il link.

Buon Making a tutti 🙂

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7 stampe 3d in 7 giorni – Tool Holder – concentratore di disordine

Ricevo spesso mail in cui mi si chiede informazioni in merito all’utilizzo che ne faccio delle mie stampanti 3D quali sono i progetti che realizzo e quali sono i software che prediligo, per la modellazione 3D e lo slicing.

Ho iniziato con la stampa 3D principalmente per necessità sperimentale/lavorativa. Come molti di voi sapranno, sono un insegnante di laboratorio di elettronica e sistemi elettronici e mi occupo di automazione. Uso la robotica educativa come strumento didattico soprattutto nella scuola superiore. La stampa 3D quindi mi ha permesso di prototipare rapidamente ciò che ho in mente: kit robotici, ma anche strumenti ed accessori per il laboratorio scolastico. Trovo sempre affascinante il processo che va dal disegno su carta dell’idea per poi passare alla modellazione con un software e giungere poi alla realizzazione fisica dell’oggetto con una stampante che si trova a 50 cm dalla mia postazione di lavoro.

Mi trovo molto spesso nella necessità di costruire oggetti di uso comune, per il mio lavoro per mettere ordine nel laboratorio scolastico o il mio mini FablLab casalingo o ancora accessori per la mia casa. Alcune volte la necessità nasce mentre scrivo le lezioni e mi accorgo di aver necessità di uno strumento particolare.

Pertanto aggiungo questo nuovo strumento che mi permette di mantenere ordine sulla scrivania durante un’attività pratica a scuola o a casa, un Tool holder, un porta oggetti, un evita disordine, chiamatelo come volete.

Mi trovo spesso con componenti, cavi elettrici e attrezzi sparpagliati sulla scrivania pertanto per concentrare il disordine temporaneo in un unico posto uso il mio “concentratore di disordine”, ovvio che al termine dell’attività dovrà poi essere riposto tutto nei contenitori, ma almeno questo mi permette di non perdere viti e componenti elettronici.

L’oggetto è costituito da 3 elementi, che possono anche essere utilizzati separatamente, oppure inseriti uno dentro l’altro in modo da poterli ruotare uno rispetto all’altro.

Mostrerò come realizzarlo il “concertatore di disordine” durante il mio prossimo corso.

Condivido con voi i sorgenti grafici per la stampa 3D. Come potete notare seguendo il link, trovate due versioni della parte centrale con altezza diversa, scegliete quella che risponde meglio alle vostre esigenze.

Buon Making a tutti 🙂

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7 stampe 3d in 7 giorni – Ozobot EVO kit

Come supporto del mio prossimo corso in partenza il 27.06.22 ho realizzato una serie di elementi che si incastrano come una cintura sul piccolo robot. Gli elementi sono:

  • forchetta,
  • spazzaneve,
  • pala escavatore
  • “trascina dischi” un elemento in grado di spostare i dischi impilabili da utilizzare come ostacoli all’interno degli scenari
  • un reggi penna per trasformare Evo in un robot disegnatore. Questo oggetto è formato da tre parti: la base, il supporto per il pennarello ed un pomello da utilizzare per stringere manualmente la vite che blocca il pennarello. Per assemblare questo elemento sono necessari due dadi M3 e due viti M3 da 16 mm. E’ possibile inserire pennarelli con diametro massimo di 11 mm.
  • driver per spostare dischi
  • dischi impilabili

Tutti gli elementi hanno un orientamento preciso e l’inserimento deve avvenire dal basso tutto ciò è dettagliato nelle immagini che seguono.

Per prelevare i file per la stampa 3D seguire il link.

Buon Making a tutti 🙂

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