Tutorial video AppInventor 2

Le possibilità di apprendimento on-line dell’informatica sono tantissime e mi offrono idee didattiche nuove che possono essere attuate immediatamente (a costo zero e con poca fatica).
Dire ad uno studente: “ti insegno a programmare” può essere poco “appetibile” dal suo punto di vista, ma dire allo stesso allievo: “ti insegno a realizzare un programma che utilizzerai sul tuo cellulare” sortisce grande interesse e voglia di fare.
Qualche tempo fa avevo fatto una breve introduzione ad alcuni allievi sull’uso di AppInventor, ma nelle mie conversazioni e scambio di idee con la sorella e collega 🙂 insegnante, sono venuto a conoscenza di questo interessante canale YouTube: TutorialMaster in cui potete trovare ad oggi 15 video lezioni su AppInventor 2, tutto in italiano. Bene! A questo punto come copito per le prossime vacanze pasquali: imparare ad usare AppInventor 2 seguendo il corso di TutorialMaster, gli approfondimenti a scuola.
Complimenti a chi sta realizzando il corso.

appinventor2

Compilare ed eseguire online programmi nel linguaggio di programmazione preferito

Ho sempre pensato che le migliori conversazioni, che danno sfogo a creatività a nuove idee, avvengono durante un pranzo e questo è successo oggi con mia sorella anche lei insegnante. Uno scambio di idee e risorse web da adottare con gli allievi.
Vi segnalo una risorsa che ritengo utilissima a livello didattico: compileonline.com un sito che offre la possibilità di compilare ed eseguire programmi online nel vostro linguaggio di programmazione preferito. E’ ovvio che non potrà sostituire un IDE di programmazione specializzato, ma se dovete far didattica, far fare esercizi, ho dovete mostrare durante una lezione il funzionamento di un programma su un computer su cui non è installato un ambiente di sviluppo ecco che può venirvi in aiuto compileonline.com
La semplicità di utilizzo è tale da non necessitare neanche un tutorial. Potete inserire degli argomenti da command line, un campo da utilizzare per lo standard input e tutto il necessario per svolgere in qualsiasi momento, in qualsiasi laboratorio con connessione internet lezioni di programmazione.
La lista dei linguaggi è notevole di seguito una schermata della home page, questi alcuni che ho provato prima di scrivere questo post: C, C++, Pascal, Python, PHP, Java, Lula. Ma avete anche la possibilità di operare con tecnologie web, tra quelle proposte ho provato: HTML, TypeScript, jQueryMobile.

Veramente un sito utilissimo.
Grazie sorellina 🙂

compileonline

esempio

Robotica per i più piccoli

Come probabilmente avrete notato mi occupo da un po’ di tempo di informatica indirizzata ai bambini della scuola elementare e i ragazzi della scuola media e nel breve realizzerò una lezione per insegnati su questi temi.

Ho la fortuna di aver trovato nel mio cammino un gruppo di maestre molto motivate che stanno sperimentando sistemi alternativi di insegnamento dell’informatica utilizzando anche le proposte didattiche che negli scorsi mesi ho suggerito sul mio sito e che sto sperimentando con mia figlia che frequenta la 5′ elementare.

Tra i suggerimenti, da adottare con i più piccoli vi segnalo un sistema già noto e che ho sperimentato negli scorsi anni, il Bee Bot una piccola ape robot in grado di essere comandato dal bambino mediante una serie di pulsanti. Le istruzioni vengono impartite mediante le frecce direzioni poste sul dorso della piccola ape.

bee-bot-01

Ho usato il piccolo robottino per lungo tempo con la figlia più piccola e posso confermare che è ottimo, sia per migliorare le competenze logiche matematiche, ma anche per migliorare l’orientamento spaziale e anche nello studio della geometria elementare.

Devo dirvi che sto cercando da un po’ di tempo, di realizzare un sistema analogo a bassissimo costo con qualche funzionalità in più, ovviamente per ora i prototipi sono realizzati con Arduino e forse nel breve incomincerò a proporre una versione beta ad un gruppo di maestre, vedremo…

data

Per chi però non dispone dell’oggetto fisico propongo l’utilizzo di un software gratuito per iPad e iPhone che permette di svolgere in virtuale le medesime operazioni.

bee-bot-sw

Con il programma Bee Bot bisogna far seguire un percorso all’ape dirigendola nella posizione in cui è presente un fiore. La programmazione iniziale avviene anche in questo caso mediante le frecce direzione, una volta inserite la sequenza di istruzioni il programma viene eseguito mediante il pulsante “Go”.

Da quanto segnalato sul sito di riferimento nel breve sarà disponibile anche una versione per Android.

Questo il video di presentazione:

Per maggiori informazioni vi rimando al sito di riferimento.

Geek Dschola

Dschola_GEEKL’amico e collega Dario Zucchini, dell’Associazione Dschola mi segnala l’evento indirizzato a tutte le scuole per i docenti di tutte le materie.

l’Associazione Dschola organizza 3 seminari/workshop su didattica e nuove tecnologie.

I protagonisti di Geek Dschola sono APPassionati di tecnologia e scuola che vogliono condividere saperi esperienza e curiosità con chi è interessato.

Gli argomenti, adatti a tutti gli ordini di scuole, trattano l’introduzione efficace dei tablet a scuola, la programmazione facile dei tablet e degli smartphone e l’utilizzo di schede programmabili low-cost e opensource.

  • ADOTTA UNA APP – I TABLET A SCUOLA – 14 marzo 2014
  • APPINVENTOR – 28 Marzo 2014
  • ARDUINO E RASPBERRY PI – 15 Aprile 2014

Orario: 14.30 – 17.30
Sede: ITI Majorana di Grugliasco (TO)

Si allega il volantino

Per iscrizioni seguire il link.

Per maggiori informazioni consultare il volantino.

Corso di elettrotecnica ed elettronica: legge di Coulomb – Lezione 10

banner-corso-elettrotecnica-elettronica

In questa breve lezione ho necessità di utilizzare qualche formula, nulla di complicato.

Lo stesso tipo di azioni che esistono tra particelle elementari, elettroni (con carica negativa) e protoni (con carica positiva) si ha anche tra corpi carichi, cioè tra corpi che hanno accumulato o ceduto una certa quantità di elettroni, rimanendo pertanto carichi negativamente o positivamente.

Consideriamo due corpi carichi che nel disegno sono indicati con A e B, i due oggetti sono posti ad una distanza d:

cariche01

per il solo fatto di possedere una carica elettrica essi interagiscono con una forza F, detta Forza elettrostatica, che è direttamente proporzionale al prodotto delle cariche ed inversamente proporzionale alla al quadrato della distanza tra le cariche.

Questa relazione è detta legge di Coulomb (dal nome del suo scopritore) ed è espressa dalla seguente formula:

formula01

Le grandezze fisiche presenti nella formula sono misurate nel Sistema Internazionale (S.I.) in:

  • la forza F in Newton (N)
  • le cariche [pmath size=12]Q_A[/pmath] e [pmath size=12]Q_B[/pmath] in Coulomb (C)
  • la distanza d in metri (m)

Nella formula sopra riportata potete notare la presenza della costante K detta costante di proporzionalità ed è espressa dalla seguente formula:

formula02

Il valore:

epsilon

è detta costante dielettrica ed assume valori diversi a seconda del materiale.

In altre parole possiamo riassumere la legge di Coulomb con la seguente frase: la forza F è tanto maggiore quanto più grande è la carica e tanto minore quanto più lontano sono le cariche.

cariche02

Inoltre la forza F sarà di tipo repulsivo su cariche di stesso segno e attrattivo su cariche di segno opposto.

forza-elettrostatica

La forza elettrostatica F può essere considerata una “colla” che tiene insieme o allontana le cariche, ma è anche lo strumento di cui abbiamo bisogno per creare un flusso di elettroni.

Nella formula che rappresenta la legge di Coulomb a titolo di esempio la costante k:

  • ha valore di [pmath size=12]9*10^9[/pmath] nell’aria
  • ha valore di [pmath size=12]1/9  * 10^9[/pmath] nell’acqua

Quindi a parità di condizioni (temperatura, pressione), se si passa dall’aria all’acqua la forza coulombiana diminuisce di circa 80 volte.

Il nome Coulomb viene impiegato per definire la grandezza fisica di carica elettrica ed una unità di carica elettrica viene indicata con

1 C (un Coulomb)

La carica elementare ed indivisibile è quella posseduta da un elettrone è detta “quanto di carica” e vale:

[pmath size=16]e=-1,602*10^-19 C[/pmath]

da cui si desume che per avere una carica di 1 C servono [pmath size=12]6,25*10^18[/pmath] elettroni.

Se non siete pratici con la notazione scientifica vi ricordo che il numero [pmath size=12]6,25*10^18[/pmath] corrisponde a 6.250.000.000.000.000.000 piuttosto grande non trovate?