Corso di elettrotecnica ed elettronica: proprietà elettriche della materia – Lezione 8

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Conoscere la struttura atomica della materia è fondamentale per comprendere tutti i fenomeni che riguardano l’elettrotecnica e l’elettronica.

Tutta la materia, sia essa allo stato solido, liquido o gassoso, è costituita da unità elementari chiamati atomi che possiamo considerare come mattoni che costituiscono tutto ciò che ci circonda.

Per atomo possiamo considerare la più piccola parte della materia che non può essere suddivisa mediante procedimenti chimici, mentre può subire trasformazione fisica come disintegrazione, trasformazione in altri atomi.

Gli atomi non sono tutti uguali in natura, ma ciascuno di essi rappresenta un ben specifico elemento chimico. Attualmente si conoscono poco più di un centinaio di elementi chimici e quindi esistono altrettanti tipi di atomi. L’elenco di tutti gli elementi chimici conosciuti è elencato nella tavola periodica degli elementi.

Lo sviluppo della fisica moderna, ha portato alla scoperta che l’atomo non è indivisibile, ma costituito da altre particelle più piccole, delle quali le più importanti sono: protoni, neutroni ed elettroni.

L’atomo è costituito da un nucleo composto da protoni che possiedono una carica positiva e da neutroni che non hanno carica e da particelle dette elettroni, carichi negativamente, che ruotano su orbite intorno al nucleo secondo orbite circolari o ellittiche. Il numero di protoni presenti nel nucleo di un atomo (e quindi anche il numero di elettroni) viene detto numero atomico, indicato con il simbolo Z.

Possiamo approssimare la struttura dell’atomo a quella di un minuscolo sistema solare.

atomo

Gli elettroni ruotano a velocità elevatissima intorno al nucleo descrivendo orbite che variano continuamente il loro piano di rotazione e su orbite diverse in base alla quantità di energia che essi posseggono. Questo vorticoso moto crea una sorta di strati di nubi elettroniche concentriche e lo strato più esterno determina la dimensione esterna dell’atomo.

La carica elettrica di un singolo elettrone o un singolo protone corrispondono alla più piccola carica elettrica presente in natura, quindi tutte le cariche elettriche misurabili in natura sono multiple di questa unità di carica elementare.

Un atomo normale ha un numero uguale di elettroni e protoni e la carica positiva e negativa si annullano a vicenda, si dice che l’atomo è elettricamente neutro.

Gli elettroni delle orbite interne vengono detti elettroni legati perché non possono essere facilmente portati fuori dalle orbite, mentre gli elettroni delle orbite esterne vengono detti elettroni liberi, perché possono essere spinti fuori dalle orbite in quanto più lontano dal nucleo.
Ciascuno di questi strati, contraddistinto da una lettera dell’alfabeto, può contenere un ben preciso numero di elettroni, nella tabella che segue viene mostrata la corrispondenza tra strati e numero massimo di elettroni che possono essere contenuti:

tabella

La maggior parte dei fenomeni fisici e chimici interessa lo strato più esterno al nucleo.

Nella figura che segue è rappresentato il modello dell’atomo di rame costituito da 29 elettroni che gravitano in differenti orbite attorno al nucleo.

rame

Secondo la tabella data, nel primo strato K abbiamo 2 elettroni, nel secondo strato L abbiamo 8 elettroni, nel terzo strato M ne abbiamo 18 e nel quarto che potrebbe contenere al massimo 32 elettroni ne è presente solamente 1. L’elettrone isolato, che si trova nell’ultimo strato viene detto elettrone di conduzione perché può liberarsi più facilmente dalle forze che lo tengono legato all’atomo. L’elettrone dell’ultimo strato può spostarsi nell’orbita di un altro atomo partecipando alla conduzione delle cariche.

Nella figura che segue è rappresentato il modello dell’atomo del silicio costituito da 14 elettroni che gravitano in differenti orbite attorno al nucleo.

silicio

Per dare un’ordine di grandezza dell’atomo si pensi che il suo diametro è di circa di 10^-10 m (un decimiliardesimo di metro). Per rendersi conto delle dimensioni dell’atomo si pensi che se si riuscisse ad ingrandire il nucleo di un atomo di 1 mm, che è circa la dimensione della testa di un fiammifero, si avrebbe che gli elettroni ruotano su orbite aventi un diametro di 100 m, simile alle dimensioni di un campo di calcio! Da cui se ne deduce che le dimensioni del nucleo è centomila volte più piccolo di quello dell’atomo, detto in altro modo gran parte dell’atomo è costituito da spazio vuoto!

Si precisa che la descrizione data dell’atomo è semplificata, ma risulta comunque utile per comprendere i fenomeni elettrici che descrivono il funzionamento di apparati elettronici.

Ioni

E’ possibile per atomo perdere o guadagnare un elettrone e ciò cambia l’equilibrio.
Se perde un elettrone vuol dire che l’atomo sarà più positivo che negativo, un atomo carico positivamente si chiama ione positivo.
Se l’atomo invece guadagna un elettrone vorrà dire che è più negativo che positivo, in questo caso l’atomo viene detto ione negativo.

ione

Il passaggio di un atomo allo stato di ione è il fenomeno della ionizzazione, che è all’origine di tutte le correnti elettriche.

Corsi di formazioni CTS: LIM e Apprendere Progettando e Pasticciando

corsi-cts-torinoSono ormai pi� di due anni che sono uno dei referenti provinciali del CTS di Torino (Centro nuove tecnologie e disabilit�). Il centro ha l’obiettivo di offrire consulenze e formazione alle scuole e alle famiglie in ambito tecnologico e disabilit�.

Tra le nuove iniziative del mese di marzo e aprile che mi vedranno coinvolto come relatore in attivit� di formazione, vi segnalo ultimi due corsi di cui proprio in questo momento � stata inviata segnalazione alle scuole e a cui � possibile iscriversi da subito:

Corso n. 1

CORSO DI FORMAZIONE “DIDATTICA INTEGRATA ED INCLUSIVA CON LA LIM”

Il CTS (Centro Territoriale di Supporto) Nuove Tecnologie e Disabilit� di Torino e Provincia organizza un corso di aggiornamento sulla didattica con la Lavagna Interattiva Multimediale
L�iniziativa si propone la finalit� di fornire ai docenti le competenze di base per l�utilizzo della lavagna interattiva multimediale con il gruppo classe.

Destinatari: docenti di ogni ordine e grado di Torino e Provincia.

Formatore: prof. Gian Marco Malagoli.

Metodologia: il corso si svolger� presso il laboratorio d�informatica con la metodologia del workshop, ovvero i corsisti saranno invitati a �cimentarsi� con la lavagna interattiva e con il software specifico della lavagna utilizzata.

Contenuti: presentazione della periferica LIM, presentazione del software-autore della lavagna, utilizzo dei principali strumenti come la penna, l’evidenziatore, l’occhio di bue, lo screen capture, ecc…, multimedialit� ed interattivit� della LIM, didattica inclusiva con la LIM, registrazioni audio e video delle lezioni, videocasting su LIM, didattica integrata con la LIM, unit� didattiche animate, implementazione di questionari e verifiche su LIM, costruzione ed uso di e-book (libri digitali su LIM)

Calendario: il 13, 14, 27 e 28 marzo 2014, dalle 15 alle 18 (4 incontri da 3 ore ciascuno). Il corso si svolger� nei locali della sede �V. e L. Arduino� dell�ITSSE �C. Levi�, in via Figlie dei Militari 25.

Le iscrizioni dovranno essere effettuate entro il giorno 5 marzo 2014 online al seguente link.

Corso 2

CORSO DI FORMAZIONE APPRENDERE, PROGETTANDO E PASTICCIANDO (APP)

Il CTS (Centro Territoriale di Supporto) Nuove Tecnologie e Disabilit� di Torino e Provincia organizza un corso di aggiornamento sul come le tecnologie possano essere funzionali ai processi di apprendimento e allo sviluppo della personalit� di ogni bambino, soprattutto nell�et� compresa tra i 3 e i 5 anni.

Destinatari: docenti DELLE SCUOLE DELL�INFANZIA di Torino e Provincia

Formatore:DOTT.SA ELISA PASSERINI

Contenuti, metodologie: Primo incontro: 13 marzo 2014 dalle ore 15 alle ore 18.

  • Approfondimento e considerazioni sulle caratteristiche dei Nativi Digitali. Come la continua esposizione alle nuove tecnologie (televisione, computer, smartphone, tablet�) sta influenzando le modalit� di apprendimento nei bambini?
  • Inserimento della Lavagna Interattiva e dei tablet nella Scuola d�Infanzia, metodologie e utilizzo degli strumenti con il grande e piccolo gruppo.
  • Quali indicatori e caratteristiche considerare nella scelta di una APP per la progettazione didattica.
  • Presentazione del progetto didattico �Apprendere Progettando e Pasticciando con My Little Cook� (Il progetto ha avuto la supervisione dell�Universit� Cattolica di Milano) attraverso i due filoni didattico educativi dell�utilizzo delle tecnologie multimediali (Apprendere Progettando) e dell�educazione alimentare (Apprendere Pasticciando).

Secondo incontro:14 marzo 2014 dalle ore 15 alle ore 18.

  • Come presentare ai bambini lo strumento LIM e le sue regole in modo divertente ed efficace.
  • Proposta di alcune �Activities� della LIM per costruire giochi interattivi coi bambini come il memory, il vortex, il cubo magico �
  • Progettazione di alcune attivit� ludico-didattiche in relazione ai campi di esperienza integrati tra loro, come rinforzo ad una App e ad un Libro Interattivo.

Calendario: il 13 e 14 marzo dalle 15 alle 18.

Il corso si svolger� all�ITSSE �C. Levi � V. e L. Arduino�, in via Figlie dei Militari, 25.

Le iscrizioni dovranno essere effettuate, entro il giorno 5 marzo 2014, online al seguente link.

Corso di elettrotecnica ed elettronica: richiami di Matematica – regola del triangolo – Lezione 7

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Mi capita sovente, soprattutto con gli studenti del primo anno delle superiori di rilevare la difficoltà di ricavare la formula inversa da una data costituita da tre termini.

La regola del triangolo è un metodo pratico per ricavare la formula inversa da una formula matematica formata da tre termini. A titolo di esempio proviamo ad usare questa regola per trovare la resistenza elettrica R dalla nota legge di Ohm (che vedremo più avanti):

[pmath size=16]V = R*I[/pmath]

dove V rappresenta la tensione elettrica espressa in Volt ed I la corrente elettrica espressa in Ampere.

Da questa si ricava la formula inversa:

[pmath size=16]R=V/I[/pmath]

ma anche:

[pmath size=16]I=V/R[/pmath]

Per ricavare le formule inverse usando il metodo del triangolo si parte dalla formula:

[pmath size=16]V = R*I[/pmath]

Si pone al vertice il termine di sinistra, nel nostro caso [pmath size=12]V[/pmath] e al di sotto della linea di separazione i termini che sono moltiplicati tra loro, nel nostro caso [pmath size=12]R*I[/pmath], il disegno del triangolo risulta il seguente:

triangolo

dove la linea orizzontale indica la linea di frazione.

Per ricavare la grandezza incognita, ad esempio la [pmath size=16]R[/pmath] è sufficiente coprirla con il dito e leggere ciò che è rimasto scoperto, cioè:

[pmath size=16]V/I[/pmath]

vi

Nel caso in cui l’incognita fosse la I allora si avrebbe:

[pmath size=16]I=V/R[/pmath]

 vr

 

Allo stesso modo nel caso in cui fosse da ricavare la [pmath size=16]V[/pmath] è sufficiente coprirla nel triangolo:

[pmath size=16]R*I[/pmath]

ri

Vedremo più avanti come utilizzare questa semplicissima regoletta con altre grandezze.

Il futuro è impressionante

tango

In questi giorni Google ha annunciato il Tango Project. Si tratta di un telefono cellulare in grado di creare mappe 3D di qualunque cosa. L’obiettivo � quello di creare dispositivi in grado di avere una percezione dello spazio 3D simile a quello che ha un essere umano.

Il team di lavoro di Google raccoglie l’esperienza, in robotica e computer vision, di importanti universit� e aziende che abbracciano nove paesi in tutto il mondo.

Dal punto di vista hardware il cellulare � un telefono con un display da 5 pollici contenente hardware e software appositamente progettati per monitorare il movimento in tempo reale del dispositivo e costruire in tal modo una mappa completa 3D dell’ambiente che il dispositivo sta osservando, ci� � realizzato mediante sensori che sono in grado di fare un quarto di milione di misurazioni 3D ogni secondo!

Nel video allegato potete vederne il funzionamento e se desiderate maggiori dettagli tecnici vi rimando al sito di riferimento.

Corso di elettrotecnica ed elettronica: richiami di Matematica – funzioni e diagrammi cartesiani – Lezione 6

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Si definisce funzione una relazione tra una variabile dipendente y e una variabile indipendente x.

Ad esempio è una funzione la relazione:

[pmath size=16]y = 3x – 2[/pmath]

ad ogni valore che si attribuisce alla variabile x ne corrisponde una della variabile y.
Le funzioni possono essere rappresentate graficamente sul piano cartesiano costituito da due assi orientati (cioè hanno una freccia che ne indica il verso), perpendicolari tra loro (cioè formano un angolo di 90°). I due assi vengono chiamati x (asse delle ascisse) e y (asse delle ordinate); il punto in cui si incontrano i due assi si chiama origine degli assi.

A ogni coppia di numeri (x, y) corrisponde un punto del piano cartesiano e, viceversa, a ogni punto del piano corrisponde una coppia di numeri detti ascissa e ordinata del punto; i due numeri sono le coordinate del punto.

Per esempio:

coordinata

Per rappresentare i punti sul piano è indispensabile stabilire una unità di misura.

Genericamente chiamiamo u l’unità di misura ad essa potrebbe corrispondere 1 quadretto del vostro quaderno o 1 cm, o qualsiasi altra misura, l’importante e fissarla in modo che si possano poi rappresentare i punti sul piano.

Proviamo ora a tracciare il grafico che rappresenta la funzione: y=3x-2 e per far questo è necessario trovare una serie di punti che, uniti tra loro, forniscono la linea cercata.

Scegliamo dei valori arbitrari per la x e calcoliamo i corrispondenti valori di y:

[pmath size=16]per x = 0 si ha: y = 3*0-2 = -2[/pmath]

[pmath size=16]per x = 1 si ha: y = 3*1-2 = 1[/pmath]

[pmath size=16]per x = 2 si ha: y = 3*2 -2 = 4[/pmath]

Questi valori si possono riassumere in una tabella del tipo:

tabella

Si ottengono così i punti

punti

Questi punti possono essere rappresentati sul piano cartesiano dopo aver stabilito l’unità di misura u:

grafico

Il grafico ottenuto è una retta.

Questa breve introduzione è sufficiente per poter affrontare tra qualche lezione la legge di Ohm e la risoluzione di reti elettriche resistevi.