Arduino – lezione 09: uso di LED RGB

Mi viene continuamente richiesto da molti lettori di questo blog di inserire le lezioni che svolgo a scuola con i miei studenti quindi dopo questa tirata d’orecchie che mi viene fatta 🙂 spessissimo riprendo questa attività.

Per dare ordine al percorso di apprendimento, riprendo i contenuti sviluppati nelle mie slide di dominio pubblico e quanto già scritto in una mia precedente attività pratica svolta con gli studenti: Arduino: effetti luminosi per rendere attraente la lezione

Agendo in questo modo i miei colleghi, che desiderano implementare una didattica in cui viene utilizzo Arduino, si troveranno una sequenza ordinata di lezioni dove gli argomenti e gli esercizi sono scelti per sviluppare ed approfondire aspetti particolari della programmazione, quindi perdonate le ripetizioni (fisime da Prof. bacchettone), ma l’ordine è fondamentale  se si desidera spiegare e quindi faccio ordine 🙂

Parliamo dei LED RGB, uno dei componenti che suscita negli studenti sempre molto interesse, soprattutto perché si presta a molteplici attività creative i LED RGB.

Quanto scritto è ripreso dalle mie slide che sono di dominio pubblico a queste aggiungerò ulteriori esercizi.

I led RGB sono led capaci di produrre 3 differenti lunghezze d’onda:

  • Rosso (R, red)
  • Verde (G, green)
  • Blu (B, blue)

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Posseggono 4 terminali e si possono presentare in due tipi di configurazione:

  • 1 anodo e 3 catodi (RGB ad anodo comune)
  • 3 anodi e 1 catodo (RGB a catodo comune)

La mescolanza dei tre colori dà luogo ad una luce di un determinato colore che dipende dall’intensità di ciascuno dei tre colori originari (si veda la composizione RGB) Continua a leggere

Corsi Arduino: in programma secondo corso presso FabLab di Biella

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In programma il mio corso:

Arduino: impariamo l’uso della scheda che ha rivoluzionato il mondo
corso introduttivo alla tecnologia Arduino

Rivolto a tutti quelli che non hanno mai usato un’Arduino e vogliono essere guidati a fare il primo passo.
La finalità del corso è permetterti di gestire e progettare in autonomia le tue idee sfruttando a pieno la piattaforma Arduino. Il corso è basato sui componenti dell’Arduino Starter kit.

REQUISITI
Essere curiosi ed appassionati delle nuove tecnologie elettroniche.

TECNOLOGIA
Arduino Starter kit.

PROGRAMMA
il programma si sviluppa su 6 moduli suddivisi in tre incontri:
lunedì 20 ottobre – 27 ottobre – 3 novembre
ORARIO: Dalle 18:30 alle 21:30
Corso a pagamento (indispensabile prenotazione)

Modulo 1.
Cosa è Arduino – L’IDE di programmazione – Installiamo Arduino – Conosciamo la scheda – Principi di elettrotecnica – Principi di elettronica – Strumenti di misura – Uso della breadboard.

Modulo 2.
Il vostro primo circuito – Far lampeggiare un LED – Usare un potenziometro – Usare LED RGB – Comandare più LED

Modulo 3.
Usare i pulsanti – Fotoresistenze – Utilizzo dei sensori di temperatura, gas, flessione, pressione e accelerometro.

Modulo 4.
Usare buzzer ed altoparlanti – Uso dei display – Controllare un motore CC – Servomotori.

Modulo 5.
Usare i relè – Shift registrer – Uso degli shield più comuni

Modulo 6.
Realizza la tua idea

I moduli svolti potrebbero subire variazioni in funzione delle esigenze degli utenti.

Importante: venite con il vostro portatile

Per iscrizioni seguire il link

Programmare Arduino con ArduBlock

Mi è giunta ieri un’ulteriore richiesta da un collega di un istituto professionale che mi chiede un’ulteriore soluzione a quanto già segnalato nelle settimane passate su sistemi grafici per programmare Arduino, per dirla in altro modo, sistemi che ricordano l’ambiente di sviluppo “Scrach” in modo da rendere più semplice l’insegnamento della programmazione su Arduino operando con semplici Drag&Drop per manipolare le istruzioni di programmazione.
ArduBlock è un’alternativa interessante e sicuramente un valido strumento per chi si sta affacciando al physical computing, io lo considero un “facilitatore” per quanti si affacciano per la prima volta alla programmazione di questo dispositivo.

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Vediamo come si installa ArduBlock

ArduBlock è multipiattaforma, quindi potrete installare senza problemi su Mac, Linux e Windows. Per poter utilizzare ArduBlock è indispensabile installare prima l’IDE standard di Arduino.

Passo 1

L’installazione non è complicata, bisogna solamente effettuare il download i un file Java memorizzando la posizione di questo file all’interno dell’IDE di Arduino.

Passo 2

Identificate la cartella in cui vengono memorizzati i vostri sketch su Arduino. Se non sapete dove è collocata questa cartella aprite dal menù “Arduino -> Preferences” dell’IDE Arduino, la posizione della cartella dei vostri sketch la trovate in “Sketchbook location”, copiate questo percorso e chiudete l’IDE di Arduino.

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ArduBlock-02

Passo 3

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Partono i miei corsi Arduino al FabLab di Biella

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I miei primi esperimenti con Arduino
Sabato 11 ottobre 2014
dalle 14:00 alle 18:00

Fablab Biella
via Corradino Sella, 10

evento gratuito con iscrizione

Prerequisito
Essere curiosi ed appassionati delle nuove tecnologie elettroniche 🙂

Presentazione delle potenzialità di Arduino attraverso una parte introduttiva legata alla teoria che caratterizza questa scheda, seguita della realizzazione di alcuni progetti che possono incuriosire sia grandi che piccini. Si faranno riferimenti pratici mediante l’utilizzo di sintetizzatori musicali, robot basati sui principi base della scheda e molto altro ancora.

E’ il primo laboratorio aperto a tutti per provare a giocare con la robotica, con la musica e la scienza, usando alcuni progetti basati su Arduino. Mettere le mani su oggetti interattivi nati per mettersi alla prova e divertirsi grazie alla scheda Arduino, provando a realizzare piccole sperimentazioni. Un modo per percepire lo spirito maker e sapere quello che vi aspetta nei corsi successivi.

Per chi vorrà potrà essere un momento in cui discutere di apprendimento, passione e didattica laboratoriale analizzando “l’oggetto Arduino” come elemento motivante per lo studente di ogni età.

Per chi si è appena avvicinato al mondo Arduino, non dimenticate! Venite con il vostro portatile, vedremo insieme le primissime sperimentazioni.

Per iscriversi seguite il link.

Vi aspetto 🙂

Corso di elettrotecnica ed elettronica: Corrente elettrica – Lezione 12

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Nella lezione precedente abbiamo utilizzato un generatore di tensione (nell’esempio una batteria di automobile), all’interno della batteria le forze elettrochimiche interne e la forza di attrazione delle cariche si bilanciano e ci sarà un accumuolo di cariche negative su un morsetto ed un ugual accumulo di cariche positive sul morsetto opposto. Se realizziamo un collegamento elettrico con un filo conduttore a cui è collegata una lampadina, permettiamo agli elettroni, attraverso il cavo elettrico, di raggiungere il polo positivo direttamente dall’esterno della batteria.

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Il flusso di corrente avviene perché all’interno del conduttore vi è la presenza di elettroni liberi. Il polo positivo della batteria esercita un’attrazione degli elettroni liberi del conduttore verso di se, mentre il polo negativo esercita una repulsione (li spinge via).

Tutto ciò consente la diffusione istantanea degli elettroni e ciò è evidenziato dall’accensione della lampadina.

Durante questo movimento accade che gli elettroni che giungono al polo positivo annullano parte delle cariche, ciò coporta una diminuzione della forza di attrazione interna Fa (si veda la lezione 11) presente all’interno del generatore. La forza elettromotrice interna del generatore sposta gli elettroni sul polo negativo.

Questo processo crea un flusso continuo di elettroni che prende il nome di corrente elettrica (simbolo I).

Come verso convenzionale della corrente si assumo essere quello diretto, all’esterno del generatore, dal polo positivo a quello negativo, opposto quindi al flusso di elettroni.

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L’unità di misura della corrente elettrica è l’Ampere, dal nome del fisico francese A.M. Ampere. La misura della corrente elettrica si effettua con uno strumento chiamato amperometro.

 

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Abbiamo precedentemente detto che la corrente elettrica è un flusso di elettroni, cioè di cariche elettriche, definiamo quindi intensità di corrente come il rapporto tra la carica Q (espressa in Coulomb) che passa in una sezione di un conduttore ed il tempo t (esperesso in secondi) impiegato dalla carica per passare.

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dove:

I: intensità di corrente (Ampere)

Q: carica elettrica (Coulomb)

t: tempo (secondi)

avremo quindi che:

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Possiamo quindi affermare che 1 ampere è l’intensità di corrente corrispondente al passaggio di una carica di 1 Coulomb in 1 secondo attraverso la sezione di un conduttore.

Per rendere più chiaro il concetto possiamo fare un’analogia idraulica e paragonare l’intensità di corrente alla portata dell’acqua in una tubazione, misurata in

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che corrisponde al passaggio di un numero grandissimo di molecole.

Si faccia antenzione però, che nell’analogia fatta vi sono differenze significative in quanto per la corrente elettrica si ha una migrazione di elettroni all’interno del conduttore i cui atomi non si spostano, mentre nell’acqua si ha un trasferimento di materia dovuto allo spostamento di molecole.