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Compilare ed eseguire online programmi nel linguaggio di programmazione preferito

Ho sempre pensato che le migliori conversazioni, che danno sfogo a creatività a nuove idee, avvengono durante un pranzo e questo è successo oggi con mia sorella anche lei insegnante. Uno scambio di idee e risorse web da adottare con gli allievi.
Vi segnalo una risorsa che ritengo utilissima a livello didattico: compileonline.com un sito che offre la possibilità di compilare ed eseguire programmi online nel vostro linguaggio di programmazione preferito. E’ ovvio che non potrà sostituire un IDE di programmazione specializzato, ma se dovete far didattica, far fare esercizi, ho dovete mostrare durante una lezione il funzionamento di un programma su un computer su cui non è installato un ambiente di sviluppo ecco che può venirvi in aiuto compileonline.com
La semplicità di utilizzo è tale da non necessitare neanche un tutorial. Potete inserire degli argomenti da command line, un campo da utilizzare per lo standard input e tutto il necessario per svolgere in qualsiasi momento, in qualsiasi laboratorio con connessione internet lezioni di programmazione.
La lista dei linguaggi è notevole di seguito una schermata della home page, questi alcuni che ho provato prima di scrivere questo post: C, C++, Pascal, Python, PHP, Java, Lula. Ma avete anche la possibilità di operare con tecnologie web, tra quelle proposte ho provato: HTML, TypeScript, jQueryMobile.

Veramente un sito utilissimo.
Grazie sorellina 🙂

compileonline

esempio

Robotica per i più piccoli

Come probabilmente avrete notato mi occupo da un po’ di tempo di informatica indirizzata ai bambini della scuola elementare e i ragazzi della scuola media e nel breve realizzerò una lezione per insegnati su questi temi.

Ho la fortuna di aver trovato nel mio cammino un gruppo di maestre molto motivate che stanno sperimentando sistemi alternativi di insegnamento dell’informatica utilizzando anche le proposte didattiche che negli scorsi mesi ho suggerito sul mio sito e che sto sperimentando con mia figlia che frequenta la 5′ elementare.

Tra i suggerimenti, da adottare con i più piccoli vi segnalo un sistema già noto e che ho sperimentato negli scorsi anni, il Bee Bot una piccola ape robot in grado di essere comandato dal bambino mediante una serie di pulsanti. Le istruzioni vengono impartite mediante le frecce direzioni poste sul dorso della piccola ape.

bee-bot-01

Ho usato il piccolo robottino per lungo tempo con la figlia più piccola e posso confermare che è ottimo, sia per migliorare le competenze logiche matematiche, ma anche per migliorare l’orientamento spaziale e anche nello studio della geometria elementare.

Devo dirvi che sto cercando da un po’ di tempo, di realizzare un sistema analogo a bassissimo costo con qualche funzionalità in più, ovviamente per ora i prototipi sono realizzati con Arduino e forse nel breve incomincerò a proporre una versione beta ad un gruppo di maestre, vedremo…

data

Per chi però non dispone dell’oggetto fisico propongo l’utilizzo di un software gratuito per iPad e iPhone che permette di svolgere in virtuale le medesime operazioni.

bee-bot-sw

Con il programma Bee Bot bisogna far seguire un percorso all’ape dirigendola nella posizione in cui è presente un fiore. La programmazione iniziale avviene anche in questo caso mediante le frecce direzione, una volta inserite la sequenza di istruzioni il programma viene eseguito mediante il pulsante “Go”.

Da quanto segnalato sul sito di riferimento nel breve sarà disponibile anche una versione per Android.

Questo il video di presentazione:

Per maggiori informazioni vi rimando al sito di riferimento.

Imparare a creare applicazioni utilizzando le API di Google Drive

discover-drive
Giornata faticosa, l’influenza mi costringe a movimenti lenti però la curiosità mi permette di raccogliere qualche minuto di energia per leggere la parte iniziale di un corso che insegna a costruire applicazioni con le API di Google Drive per organizzare, fare backup e condividere foto, video e altri documenti nel cloud. Qualche ora fa mi è arrivata la segnalazione del corso gratuito di Code School: Learn to build an application using the Google Drive API, che con la chiarezza e la semplicità espositiva che contraddistingue tutti i suoi corsi vi permetterà di costruire in un percorso di 10 lezioni il vostro sito di photo-sharing dove gli utenti potranno caricare e condividere le foto. Invito gli studenti ad approfittare del corso.

Buona lettura.

Programmazione C++ e dintorni

Recentemente mi è giunta una richiesta estremamente bizzarra, un carissimo collega con cui lavoro ha il figlio in terza (credo) liceo con opzione scienze applicate che in questo periodo sta avendo qualche problema con l’informatica nel particolare con il C++. Pare, ma non ho informazioni precise, la classe fino a qualche settimana fa non aveva mai, anche nei precedenti anni, affrontato lo studio di un linguaggio di programmazione. A parte la situazione a mio avviso un po’ strana della scelta del C++ da usare in un liceo per insegnare la programmazione ad oggetti (ma ripeto non conosco i precedenti) avrei optato per altre soluzioni, mi è stato chiesto di fornire testi ed indicazioni.

Tra le varie indicazioni e consigli, probabilmente uno dei libri più importanti da segnalare  agli studenti non può che essere la seconda edizione del libro:

Thinking in C++

Cpp2Cover

costitituito da due volumi che potete scaricare gratuitamente oppure acquistare in versione cartacea.

Cosa avrei fatto io prima?

Velocemente… mi viene da pensare ad un approccio graduale partendo da Scratch per poi passare a Python per giungere poi a Processing e poi Java facendo una scelta oculata nel selezionare uno dei  numerosissimi ambienti di sviluppo per Java appositamente pensati per l’insegnamento.

Spero possa servire.

Condividiamo la conoscenza – costruiamo una BiblioBox

Qualche tempo fa vi avevo parlato della PirateBox un progetto interessantissimo per la condivisione di contenuti didattici in biblioteca e non solo. Da quell’articolo, grazie a quanto già realizzato dall’amico Roberto Marcolin ne ho realizzato un progetto che ho sviluppato insieme all’amico e collega Pier Giuseppe Barbonaglia che nella mia scuola si occupa della gestione della Biblioteca Scolastica.

La PirateBox è diventata la BiblioBox 🙂 ed è funzionante da qualche giorno nella mia scuola. Grande successo tra gli allievi con cui si condividono: riviste tecniche, appunti di studio e tutto ciò che può servire per la didattica e non solo, come ad esempio: musica, letteratura, tutorial informatici (programmazione e hardware) e molto altro, tutto obbligatoriamente open source, legalmente distribuibile.

Un altro modo per far nascere curiosità ed interesse da parte degli allievi.

Secondo le necessità la BiblioBox può cambiare area di azione ed essere allocata in un aula, oppure in un laboratorio o ancora, se serve in lughi diversi dalla scuola.

Questa la breve presentazione del progetto:

La BiblioBox è un dispositivo portatile per la condivisione di contenuti digitali via WiFi all’interno di una rete locale senza bisogno di connessione ad internet. La BiblioBox permette di condividere opere di pubblico dominio, ma anche contenuti distribuiti con licenze Creative Commons o altre licenze aperte, in maniera libera in diversi contesti differenti come ad esempio: biblioteca, lezioni, conferenze, manifestazioni.

Può trovare posto nella borsa del Prof. in modo che gli studenti, mediante i loro dispositivi mobili possano accedere a dispense, presentazioni e tutto ciò che serve per svolgere la lezione:

la-borsa-del-prof

Esempio di contesti applicativi:

  • conferenza in cui il relatore durante la sua esposizione invita le persone a collegarsi alla rete BiblioBox per prelevare contenuti aggiuntivi.
  • Durante una manifestazione (ad es. Salone del Libro, JobOrienta, ecc…) dove nell’area espositiva si vuole offrire alle persone la possibilità di usufruire di una rete libera dove prelevare contenuti digitali. (valorizzazione ed amplificazione del carattere innovativo tecnologico di chi espone).
  • In biblioteca per condividere: libri, riviste, contenuti multimediali non coperti da diritto d’autore, tutti esclusivamente a contenuto didattico o indirizzati all’orintamento scolastico. In questo modo si favorisce l’utilizzo di ebook.
  • Integrazioni con eventuali progetti in cui insegnare agli studenti come si producono e condividono ebook e come si condividono prodotti editoriali digitali.

Il progetto tutela la privacy degli utenti: nessun dato viene raccolto quando l’utente si connette.

Ma quali sono gli obiettivi?

  • Accesso gratuito e protetto alle risorse digitali scolastiche, tutto indirizzato al miglioramento della didattica.
  • Opportunità per creare un’emulazione tra scuole e pubblico nel reperimento e nella promozione dei contenuti digitali.
  • Mostrare che la scuola è un centro di sperimentazione ed innovazione.
  • La valorizzazione dei contenuti multimediali da parte di docenti ed allievi invita a prendere coscienza della forza e dell’importanza dei beni comuni della conoscenza.

Ma quali sono le differenze con una rete WiFi scolastica?

  • accesso libero e gratuito alle risorse didattiche
  • un sistema trasportabile in ogni luogo (fotovideo)
  • sistema completamente protetto
  • chat tra gli utenti della BoblioBox
  • molto economico

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