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Massimo Banzi ci spiega il futuro di Arduino

Da Elettronica Open Source il video sottotitolato in italiano dell’intervento di Massimo Banzi al MakerFaire2011 di New York dove è stato presentato ArduinoDue.

Risorse web per imparare a programmare in C

Mi è giunto pochi minuti fa un messaggio via facebook da parte di Eric G. che mi chiede informazioni su libri didattici per imparare a programmare C:

… sono un ex studente di un istituto professionale IPSIA di Gorizia. Complimenti per le nozioni del suo corso Arduino che ho trovato molto utili. Nel suo corso si parla di avere almeno una base di nozioni di programmazione, quando ero studente io ho seguito solo corsi di elettronica cablata con i C MOS e operazionali, il mondo Arduino mi affascina, ho acquistato le schede e ho fatto le varie prove con successo, ma vorrei imparare a costruirmi un programma da solo, ma mi mancano le basi. Quello che vorrei da lei è un consiglio su che libri scolastici (e i riferimenti per rintracciarli sul mercato) posso acquistare per imparare le basi della programmazione da autodidatta, sapendo che Arduino lavora con il C. La ringrazio fin da ora per il suo tempo e i suoi consigli. Saluti cordiali.

Gentile Eric grazie per avermi contattato, il tuo messaggio giunge proprio in un momento in cui mi accingo a preparare il corso di C per i miei studenti di 5′ e quindi di seguito ti segnalo una serie di link molto utili, che consiglierò ai miei studenti e da cui estrarrò alcune parti per strutturare il corso.

Alcune precisazioni su Arduino e la sua programmazione:

Gli sketch di Arduino sono in un C semplificato, con una sintassi un po’ diversa dall’ANSI C. Per essere precisi il linguaggio che si usa è una versione basata su Wiring che consente di rendere semplice la scrittura di programmi in C e C++. L’ambiente di sviluppo è basato su Processing.
Quando scrivi uno sketck in Arduino, nel momento in cui fai click sul pulsante di upload, il tuo sketch viene tradotto in linguaggio C, passato al compilatore avr-gcc che trasforma in linguaggio macchina comprensibile al microcontrollore posto sulla scheda Arduino.
In ogni caso se impari a programmare in C sarà sicuramente semplicissimo implementare gli sketch di Arduino.

Visto che il tuo interesse è Arduino potrebbe interessarti prima di ogni cosa l’ottimo libro gratuito: Arduino Programming Notebook ottimo per imparare a programmare Arduino nel linguaggio derivato (e simile) dal C.

Questa parte della prefazione del libro:

This notebook serves as a convenient, easy to use programming reference for the command structure and basic syntax of the Arduino microcontroller. To keep it simple, certain exclusions were made that make this a beginner’s reference best used as a secondary source alongside other websites, books, workshops, or classes. This decision has lead to a slight emphasis on using the Arduino for standalone purposes and, for example, excludes the more complex uses of arrays or advanced forms of serial communication.

Beginning with the basic structure of Arduino’s C derived programming language, this notebook continues on to describe the syntax of the most common elements of the language and illustrates their usage with examples and code fragments. This includes many functions of the core library followed by an appendix with sample schematics and starter programs. The overall format compliments O’Sullivan and Igoe’s Physical Computing where possible…

Per quanto riguarda la lista di manuali selezionati, questa è la lista:

Ringrazio mia sorella, Maria Grazia Maffucci, insegnante di informatica, per avermi segnalato parte della lista sopra indicata.

Arduino LilyPad – lezione 05: sensore di luce

In questa lezione vi mostrerò come utilizzare il sensore luminoso: LilyPad Light Sensor acquistato presso SparkFun.

Passo 1

Come per le lezioni precedenti utilizziamo un cartocino di forma circolare per proteggere il circuito e per aumentare la presa dei morsetti a coccodrillo.

Passo 2

Collegate come rappresentato nell’immagine il + del sensore luminoso a al + di LilyPad, il – del sensore luminoso al – di LilyPad e il piedino S del sensore al piedino A0 di LilyPad:

Passo 3

Avviate l’IDE Arduino

Passo 4

Copiate il codice allegato all’interno di una nuova finestra dell’IDE.

/* Arduino LilyPad: lezione 05: sensore di luce
 * Uso del modulo LilyPad Light Sensor
 * Michele Maffucci
 * https://www.maffucci.it/
 * Progetto originale:
 * http://web.media.mit.edu/~leah/LilyPad/08_sensors.html
 */

int ledPin = 13;	// il LED e' collegato al pin digitale 13
int sensorPin = 0;	// il sensore di luce e connesso al piedino analogico 0
int sensorValue;	// variabile per memorizzare il valore rilevato dal sensore

void setup()
{
         pinMode(ledPin, OUTPUT);	// imposta ledPin come pin di output
         Serial.begin(9600);	//inizializza la porta seriale
         digitalWrite(ledPin, HIGH);	// accende il LED
}

void loop()
{
          sensorValue = analogRead(sensorPin);	// legge il valore dal sensore
          Serial.println(sensorValue);	// invia il valore al computer
          delay(100);	// ritardo di 1/10 di secondo
}

Passo 5

Chiarimenti sul codice.

Vi ricordo che con l’istruzione:

Serial.begin(9600);

apriamo la porta seriale USB e la inizializziamo a 9600 bps.

Per una spiegazione esaustiva dell’utilizzo del “Serial monitor” vi invito alla lettura della lezione: Arduino – lezione 04: realizzare un programma che identifica le variazioni di stato

Sempre nella lezione sopra indicata potete trovare dettagli sull’uso di:

Serial.println(sensorValue);

stampa sulla console di uscita il testo o il valore specificato tra parentesi:

Serial.print(78) stampa “78″
Serial.print(1.23456) stampa “1.23″
Serial.print(byte(78)) stampa “N” (il cui valore ASCII e’ 78)
Serial.print(‘N’) stampa “N”
Serial.print(“Hello world.”) stampa “Hello world.”

nel nostro caso “Serial.print(sensorValue);” stamperà sulla console di uscita il valore memorizzato nella variabile “sensorValue“.

Ricordo inoltre, come spiegato nella lezione: Arduino – lezione 02: facciamo lampeggiare un led

delay() è un’istruzione molto semplice che non fa altro che interrompere per un determinato tempo l’esecuzione del programma.
L’istruzione ha un solo argomento numerico che indica il numero di millisecondi di attesa.

Quindi “delay(100)” vuol dire 100 millisecondi,
cioè 100/1000 secondi
ovvero 1/10 di secondo.

Passo 6

Compilate il codice ed effettuate l’upload su LilyPad, aprite la console di uscita:

Non appena il LED si accende su LilyPad, si vedranno i valori del sensore comparire nella console di uscita e l’intervallo di valori oscillerà tra 0 (buio assoluto) a 1024 (luce piena):

Arduino LilyPad – lezione 04: suono

Per questa lezione ho utilizzato LilyPad Buzzer che ho acquistato su Sparkfun. Si tratta di un piccolo buzzer induttivo con due pin I/O in grado di riprodurre suoni di un livello sufficientemente alto da poter essere sentiti ad esempio se avete il buzzer in tasca, ma non aspettatevi livelli sonori elevatissimi.
Le dimensioni sono di 20 mm di diametro e 0,8 mm di spessore.

Passo 01

Come consigliato nella lezione n. 3 procedete anche per questa piccola scheda alla realizzazione del supporto protettivo in cartocino al fine di evitare scivolamenti dei morsetti a coccodrillo.

Passo 02

Collegate il “+” del buzzer al piedino 9 di LilyPad e il “-” del buzzer al “-” di LiLyPad come rappresentato nell’immagine:

Passo 03

Avviate l’IDE di Arduino e copiate ed incollate il codice che trovate di seguito:

/* Arduino LilyPad: lezione 04: suono
 * Uso del modulo buzzer
 * Michele Maffucci LilyPad Buzzer per realizzare semplici note musicali
 * https://www.maffucci.it/2011/06/30/arduino-lilypa-zione-04-suono/
 * Progetto originale:
 * http://web.media.mit.edu/~leah/LilyPad/07_sound.html
 * per un grafico sulle differenti frequenze delle note:
 * http://www.phy.mtu.edu/~suits/notefreqs.html
 */

int ledPin = 13;	// il LED è connesso al pin digitale 13
int speakerPin = 9;	// il buzzer è connesso al pin digitale 9 (uscita di tipo PWM)

void setup()
{
         pinMode(ledPin, OUTPUT);		// si imposta ledPin come pin di output
         pinMode(speakerPin, OUTPUT);	// si imposta speakerPin come pin di output
}

void loop()	// inizio del loop
{
          scale();		// chiamata della funzione scale()
          delay(1000);	// attesa di 1 secondo
}

void beep (unsigned char speakerPin, int frequencyInHertz, long timeInMilliseconds)		// funzione che produce il suono
{
          int x;

          // converte il periodo della nota in un intero lungo
          long delayAmount = (long)(1000000/frequencyInHertz);

          long loopTime = (long)((timeInMilliseconds*1000)/(delayAmount*2));

			for (x=0;x<loopTime;x++)
				{
					digitalWrite(speakerPin,HIGH);
					delayMicroseconds(delayAmount);
					digitalWrite(speakerPin,LOW);
					delayMicroseconds(delayAmount);
				}
}

void scale ()
{
			// speakerPin: piedino LilyPad; numero da: 2093 a 4186: frequenza della nota; 500: durata della nota

			digitalWrite(ledPin,HIGH);	//accende il LED
			beep(speakerPin,2093,500);	//C: suona le note C (C7 come da tabella linkata sopra) per 500ms
			beep(speakerPin,2349,500);	//D
			beep(speakerPin,2637,500);	//E
			beep(speakerPin,2793,500);	//F
			beep(speakerPin,3136,500);	//G
			beep(speakerPin,3520,500);	//A
			beep(speakerPin,3951,500);	//B
			beep(speakerPin,4186,500);	//C
			digitalWrite(ledPin,LOW);	//spegne il LED
}

Un long è un tipo intero lungo che può contenere un numero intero positivo o negativo (quindi senza punto decimale) di 32 bit con valori compresi tra 2.147.483.647 a – 2.147.483.648

Analizziamo con molta attenzione la funzione beep.

long delayAmount = (long)(1000000/frequencyInHertz); ?

Domanda: cosa vuol dire 1000000/frequencyInHertz:

Vi ricordo che il periodo di una forma d’onda è:

T =1/f

dove f è la frequenza espressa in Hertz. L’unità di misura del periodo T è il secondo.

quindi la formula:

1000000/frequencyInHertz

può essere scritta come:

1000000 * (1/frequencyInHertz)

ovvero:

1000000 * T

Domanda: perché moltiplichiamo per 1000000?

Perché la variabile delayAmount verrà passata a delayMicroseconds() che è una funzione che mette in pausa il programma per un tempo, espresso in microsecondi, specificato dal parametro.

Domanda: ma in un secondo quanti microsecondi ci sono?

1 milione di microsecondi

Ecco spiegato l’arcano, poichè delayMicroseconds() accetta un parametro in microsecondi bisogna moltiplicare 1/frequencyInHertz per 1000000.

Domanda: cosa vuol dire (long) nell’istruzione:

long delayAmount = (long)(1000000/frequencyInHertz);

Per spiegare questa linea di codice devo parlarvi di Type-casting.
In C è possibile forzare il tipo di una variabile (int, long, float, …) in un altro tipo, utilizzando l’operatore “()

Ad esempio:

int a;
int b=67;
float c=3.14;
float d;
char lettera='M';

/* assegna il valore 3 (solo la parte intera) ad a */
a=(int)c

/* assegna il valore 77 (codice ASCII) ad a */
a=(int)lettera

/* assegna alla variabile d il valore di b, 67.0 (valore float) */
d=(float)b

In alcuni casi il Type-casting viene fatto automaticamente dal compilatore in altri casi bisogna specificarlo. Il Type-casting è una richiesta al compilatore di trasformazione di tipo.

Quando siamo in dubbio è buona norma eseguire il Type-casting.

Il Type-casting risulta utile ad esempio in una divisione:

int x, y;
float w;

w=(float)x/(float)y;

questa operazione assicura che la divisione sia in floating-point.

Tornando alla nostra istruzione:

long delayAmount = (long)(1000000/frequencyInHertz);

quando effettuiamo un passaggio di valore ad una funzione bisogna convertire long in (long , infatti delayAmount viene passata a delayMicroseconds.

Domanda: ma cos’è delayAmount?

è il periodo T della frequenza della nota.

Domanda: a cosa serve loopTime?

loopTime definisce il numero di volte in cui la nota deve essere suonata.

Infatti nel corpo del for:

digitalWrite(speakerPin,HIGH);
delayMicroseconds(delayAmount);
digitalWrite(speakerPin,LOW);
delayMicroseconds(delayAmount);

si ha:

digitalWrite(speakerPin,HIGH);

viene messo ad alto l’uscita speakerPin (pin 9)

delayMicroseconds(delayAmount);

la nota viene suonata per un tempo delayAmount, periodo della della nota

l’uscita speakerPin (pin 9) viene portata a massa (spento)

digitalWrite(speakerPin,LOW);

per una quantità di tempo pari al periodo:

delayMicroseconds(delayAmount);

La variazione del timbro della nota avviene se utilizzate la modulazione di larghezza di impulso in inglese Pulse Width Modulation, in questo modo se il treno di impulsi è sufficientemente elevato l’orecchio umano non percepirà una sequenza di impulsi ma un suono costante.

Elenco libri Arduino

Ho ricevuto negli scorsi giorni la mail di Paolo Mirabelli che mi chiede indicazioni in merito a libri di riferimento su Arduino e libri che parlano dell’unione dei due mondi: Android ed Arduino.
Per quanto riguarda Android+Arduino, attualmente non si trova molto, io ho trovato solo i due testi:

molto di più on-line, come segnalato negli scorsi giorni.

La mail di Paolo mi ha dato l’occasione di aggiungere nella sezione Arduino di questo sito, un elenco di libri da comprare che possono esservi di aiuto per lo studio e per la realizzazione di vostri progetti.
La sezione la trovate al fondo della pagina nella sezione chiamata: Libri (buy)