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Robotica e scelta della scuola superiore

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Non è la prima volta che mi giungono mail da genitori che mi chiedono consiglio per la scelta “migliore” per il figlio, in genere mi giungono privatamente e mi fa piacere che la Sig.ra Sabrina Bruno mi abbia lasciato un commento al post di qualche tempo fa: Porte aperte alla robotica per lo sviluppo dell’istruzione tecnica e professionale

Poiché ritengo il momento importante per molti studenti che si accingono ad iscriversi ad una scuola superiore, metto in evidenza con un post quanto mi viene chiesto e la mia risposta, spero possa servire e se necessita posso provare a rispondere ad ulteriori delucidazioni in merito ai programmi e ai percorsi di studio dell’istruzione tecnica.

Sig.ra Sabrina Bruno

Salve..mio figlio vorrebbe un domani studiare robotica..siamo alla scelta della scuola superiore…ho bisogno di sapere quale istituto sia meglio scegliere per avere delle buone basi un domini in campo della robotica …noi abitiamo a Lainate prov di Mi …i prof dei vari istituti itis e licei nn hanno saputo rispondere ….la ringrazio

Io

Gentile Sig.ra Sabrina.

Grazie per avermi contattato.
Come credo lei abbia potuto constatare, non esiste nello specifico, nelle scuole superiori, la disciplina “robotica”, ma in alcune scuole, soprattutto istituti tecnici e professionali, la robotica è una disciplina “trasversale” che consente di rendere, a mio avviso, più agevole per lo studente, la comprensione di argomenti scientifici molto spesso di difficile approccio se insegnate nel modo tradizionale.

Nella mia esperienza gran parte degli insuccessi al primo anno si hanno proprio nelle materie scientifiche, l’uso della robotica mi consente di amplificare l’interesse ed utilizzare uno strumento che aiuta nella comprensione di concetti di matematica, fisica, elettronica, chimica, ecc…
Quindi sfruttare l’intelligenza pratica, manuale per insegnare anche altro.

Utilizzare una strategia didattica che fa uso della robotica pregiudica quindi che l’intero consiglio scolastico sia preparato e coordinato nell’affrontare questa nuova metodologia, azione che comunque si traduce in attività laboratoriali che coinvolgono tutte le materie, quindi molto difficile da mettere in pratica, ma possibile.

Attualmente lei potrà forse trovare istituti tecnici o professionali dove vengono svolte attività ad esempio su macchine a controllo numerico che movimentano bracci robot, o comunque dispositivi elettromeccanici, tutti elementi che poi vanno a costituire un robot industriali.

Robotica quindi può essere considerata come la somma di: elettronica, elettrotecnica, meccanica, fisica, ecc…

Quindi forse i colleghi a cui si è rivolta non potevano risponderle perché nello specifico non esiste la materia “robotica” ma gli strumenti di base che concorrono poi ad una eventuale progettazione di strutture robotiche, certamente vengono forniti dalla scuola pubblica.

Nell’istituto in cui lavoro possediamo una cella robotica della COMAU, ma prima che gli allievi imparino a movimentare dispositivi di questo genere devono avere assimilato competenze ad esempio di informatica.
Ma la logica con cui si programmano i bracci robot della COMAU non è molto distante da quella che si potrebbe avere per altri dispositivi presenti nei laboratori e nelle officine delle scuole italiane, è solo una questione di metodo e su come si costruisce la didattica.

Cosa consigliare a questo punto?
Valuti con suo figlio quali sono le sue passioni e se l’aspetto tecnico scientifico è quello che si preferisce, scelga una buona scuola pubblica, tecnica o professionale, non si preoccupi oggi se viene insegnata robotica.
La disciplina robotica viene svolta ad ingegneria, quindi in un percorso più elevato e visto che lei vive in Lombardia a Milano, al Politecnico, esiste una lunga tradizione di robotica industriale.
Quindi prepararsi bene alle superiori per acquisire gli strumenti che mi serviranno domani.

In periodo di iscrizioni è purtroppo un periodo di marketing, dove si mostra il meglio o si “amplificano” le eccellenze, il mio consiglio è sempre VEDERE, valuti con attenzione la scuola che possiede i migliori laboratori tecnici, se possibile cerchi di capire quali sono le azioni di recupero, la percentuale di insuccessi al primo anno, attività di stage aziendali, di alternanza scuola lavoro, le attività di progetto con aziende ed università, corsi per il superamento dei test alle facoltà scientifiche, gare e concorsi (gare nazionali di matematica, informatica, robotica, ecc…) questi sono tutti elementi che potrebbe esserle di aiuto per comprendere quanto una scuola funziona ed è atenta alla realtà industriale.

Spero di essere stato di aiuto, se avesse necessità di ulteriori informazioni non esisti a contattarmi.

Saluti.