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la community Rokers alla Mini Maker Faire di Torino 2017

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Siamo quasi alla partenza per l’edizione 2017 della Mini Maker Faire di Torino e come community Rokers non potevamo mancare a questo evento che quest’anno, per l’alto numero di partecipanti si svolgerà in due giornate: 27 e 28 maggio 2017 in Via Egeo 18 – Torino. Avremo a disposizione un tavolo sufficientemente ampio per ospitare i progetti degli utenti della community, ma soprattutto il nostro desiderio è ospitare i progetti robotici anche di altre persone che pur non facendo parte dei Rokers vogliono mostrare i loro lavori o chiedere supporto. Vogliamo andare oltre gli schemi diffusi dei concorsi e delle gare robotiche, desideriamo, divertendoci, supportare progetti che affrontano nuove sfide didattiche e soluzioni pratiche al vivere quotidiano, dalla disabilità e non solo, azioni progettuali che vedono la robotica e le esigenze dell’uomo al centro, quindi un momento di aggregazione e sperimentazione.

Se desiderate quindi, portate i vostri attrezzi e costruiamo insieme robot! 🙂

Ma cosa porteremo?

Robot di ogni tipo, robot da costruire, la nostra passione e la competenza di moltissimi, studenti, insegnanti e appassionati della robotica di servizio.

Per quanto mi riguarda, le attività di fine anno scolastico mi stanno occupando tantissimo e tra un consiglio di classe ed un’interrogazione, sto programmando cosa fare alla #MMFTO, certamente porterò con me l’esperienza di fare didattica della robotica, ma la fortuna è che nel gruppo, ormai giunto a più di 60 iscritti, sono presenti persone fuori dal comune a cui potrete chiedere ogni cosa riguardo alla cloud robotics, all’elettronica alla programmazione alla didattica. Spero di conoscervi, passate a trovarci 🙂

Descrizione del progetto:

Rokers (Robot Makers) è una community italiana che vuole diffondere la robotica di servizio nel mondo non professionale. Lo scopo di Rokers è organizzare incontri informali tra makers, ingegneri, insegnanti e appassionati.

I nostri obiettivi:

  • Mostrare progetti e condividere sapere
  • Proporre attività in grado di ispirare gli altri makers
  • Fare networking

Se ti stai chiedendo a che categoria appartiene il nostro progetto ecco alcune parole chiave:

  • Education
  • Maker Pro
  • Raspberry Pi
  • Arduino
  • Robotica di servizio
  • Science

Per essere aggiornati sulle nostre attività collegati al gruppo Facebook:

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E’ nato rokers.io!

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E’ trascorso ormai un anno da quanto insieme a Ludovico incominciammo a strutturare meglio i nostri robot didattici, (benedetto fu quel tendine che si ruppe 🙂 ) molti eventi, molti incontri con tantissime persone, scambio di competenze, creazioni robotiche e tanto “imparare insieme” e tutto ciò si concludeva quasi sempre con una cena.

Negli scorsi giorni ci siamo interrogati sul perché non dare corpo a questo nostro modo di agire dando una struttura più formale a questi momenti di “robotica e pizza“?

Perché non pensare ad una community di sviluppatori robotici?

In concomitanza con la prima Cloud Rokers Faire di Torino, siamo felici di annunciare il nuovo progetto rokers.io, voluto da Michele Maffucci, Ludovico Russo e Gabriele Ermacora, per supportare la nascita di una community Italiana di Sviluppatori Robotici.

Rokers è un progetto nuovo, e ancora non ha una vera e propria forma. Lo scopo principale, al momento, è creare una forte community di sviluppatori di robotica di servizio a Torino ed in Italia. E questo verrà fatto, in prima battuta, organizzando ritrovi periodici in cui si parlerà di Robotica nelle sue varie forme.

Vuoi far parte della community? Compila questo form, verrai informato delle iniziative che organizzeremo e potrai dare un tuo personalissimo contributo al progetto.

Ma cosa vuol dire rokers?

“RObot MaKERS”

Ma per chi è questa community?

La community è aperta a tutti coloro che amano per passione o per professione la robotica di servizio non è importante essere nerd del settore l’importante e voler condividere progetti, formare o essere formati in maniera gratuita e libera, in piena serenità, senza alcuna paura di non sapere ma con la sola voglia di imparare…e mangiare insieme… ecco in modo semplice tutto ciò lo vogliamo chiamare roker (senza la c mi raccomando 🙂 )

Se credi nell’Open Source, nell’Open Hardware e nella Open Culture, che tu sia studente, insegnante (di qualsiasi materia e di qualsiasi ordine), “scienziato pazzo” o qualsiasi altra cosa allora puoi far parte di roker.io

Il sito è nato ieri ed in costruzione, lo utilizzeremo per segnalare le attività che gli associati vorranno realizzare… l’iscrizione non costa nulla è sufficiente compilare il form per dire: “vogliamo essere dei robot maker” 🙂

Ricorda, se non sei di Torino non fa nulla l’idea è far nascere una community fatta di gruppi che promuovono la robotica di servizio e la robotica didattica presso la propria città, roker.io servirà per creare relazioni tra persone e annunciare iniziative e condividere esperienze.
Ci piace pensare a dei luoghi simili a degli hackerspace che si occupano di robotica.

Il desiderio è andare oltre le gare robotica o gli eventi espositivi, vogliamo pensare a una didattica diversa, ad una robotica che sia di ausilio alla disabilità e molto altro… come realizzare tutto ciò? Creando un network di persone competenti ognuna per il proprio settore… riusciremo? Non so dirvi! Ma provarci non costa nulla 🙂

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Hotblack Robotics a RomeCup 2017 con DotBot

Stupendo! E’ con grande soddisfazione che giorno per giorno vedo evolvere il progetto DotBot, ormai il piccolo robot è diventato un compagno di viaggio per nuove avventure didattiche, un ausilio che sta diventando per me e per altri amici e colleghi non solo un oggetto, ma un modo diverso di fare didattica laboratoriale.

Nel mio cammino, come più volte vi ho segnalato su queste pagine, l’incontro con Ludovico e Gabriele di Hotblack Robotics ha permesso di far evolvere tecnologicamente il progetto in una direzione che non avrei potuto immaginare e che sta dando enormi soddisfazioni a scuola. La cloud robotics sarà nel prossimo futuro uno dei settori  industriali a forte espansione ed è per questo che credo fortemente e condivido l’azione di Hotblack Robotics, con loro ho scoperto un modo nuovo di fare ricerca, un’azione che unisce scuola superiore, università e impresa. Sto vivendo sulla mia pelle la vera azione dell’Alternanza Scuola Lavoro, una modalità di crescita non solo per allievi.

Proprio bello! Un’idea didattica che condivisa e sviluppata ha portato a DotBot.

Queste poche righe possono sembrare uno spot pubblicitario, ma vi assicuro che non è questo il mio obiettivo, è semplicemente un grazie a Ludovico e Gabriele che stanno credendo in questa idea investendo tantissime risorse, sia economiche che di tempo, dimostrandolo in più occasioni: MakerFaire di Roma 2016, presso diverse scuole facendo formazione e da domani per tre giorni alla RomeCup 2017.

Ma cosa succederà da domani a Roma?

Hotblack Robotics condurrà due laboratori basati sulla piattaforma di cloud robotics da loro realizzata mostrando cosa vuol dire fare didattica con l’internet dei robot. Saranno tutte attività pratiche indirizzate a gruppi di studenti della scuola superiore, quindi se volete vedere l’avanguardia del fare coding a scuola partecipate o parlate con Ludovico e Gabriele.

Avrei voluto esserci anche io per partecipare alle attività ma purtroppo questa volta gli impegni didattici non mi permettono di divertirmi con loro 🙂

Per la gita romana DotBot cambia veste e si trasforma in qualcosa di più piccolo e più semplice da assemblare, un robot che si compone unendo elementi plastici, nessuna vite solo incastri, per ottenere una struttura solida, pratica a basso costo, basata su Raspberry Pi.

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Cio che vedete nella foto è una prima evoluzione che materializza esigenze e desideri degli studenti, nato dall’osservazione sul campo durante le lezioni, quindi rendere la robotica semplice per tutti, riducendo la difficoltà costruttiva, in modo da concentrarsi velocemente sugli aspetti di programmazione.

Ma cosa vuol dire fare coding con la cloud robotics?

Con la piattaforma di Hotblack Robotics è possibile iniziare a sviluppare applicazioni robotiche in modo semplice e veloce, senza dover necessariamente essere esperti di ROS (Robotic Operating System) e Linux, tecnologie su cui si basa tutto il sistema. Sfruttando le potenzialità computazionali della cloud e l’Internet of Things la piattaforma permette l’accessibilità ad una vasta gamma di algoritmi di ultima generazione per la robotica di servizio e la comunicazione tra dispositivi automatici ed intelligenti. Il valore centrale della piattaforma è una crescente community di robot developer che si basa sulle filosofie Open Source e Open Hardware.
Il primo progetto Open Hardware di un robot da programmare via cloud è
DotBot, nato dalla collaborazione mia e di Hotblack Robotics, è un progetto Open Hardware composto da parti meccaniche da stampare in 3D ed elettroniche facilmente reperibili. Il “cervello” del robot è un Raspberry Pi 3 che viene facilmente configurato e programmato tramite la piattaforma cloud. Non c’è bisogno quindi di avere competenze in Linux e Raspberry, siccome tutta la parte di configurazione è svolta dalla piattaforma, gestita da Web Browser, lasciando così all’utente la possibilità di programmare il robot in modo semplice ed efficace. Il linguaggio di programmazione è simile ad Arduino.

Dopo quanto scritto si capisce che sono felice? 🙂

Se ne avete possibilità passate a trovare i miei due amici e se non potrete ci saranno presto altro occasioni.

Grazie
…e buona sperimentazione a tutti.

Che la gara abbia inizio – LegoDuino Sumo League

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Se sabato e domenica prossima (14, 15 gennaio) siete dalle parti di Grugliasco vi aspetto presso la fiera: “Mattoncini in festa” Parco Culturale “Le Serre” via T. Lanza, 31 Grugliasco (To), una fantastica occasione per vedere decine di creazioni Lego (ingresso gratuito).

Per l’occasione io e i miei allievi esporremo e gareggeremo con dei robot Sumo nati dal mix di elementi Lego e Arduino, nella mia idea una mutazione di DotBot causato dal contatto con il mondo Lego 🙂

Sono stati usati motori Lego Mindstorms NXT alcuni elementi di collegamento tipici dei Lego Technic e tutto il resto stampato in 3D compatibile con Lego. Il progetto sarà open e lo pubblicherò nel breve, sorgenti 3D, codice e schema di montaggio. Il contenitore include scheda Arduino controllo motori e sopra una piccola breadboard per collegare i motori.

Ci saranno due campi da gioco sul primo gareggeranno due robot LegoDuino Sumo autonomi e sul secondo campo da gioco due LegoDuino Sumo pilotati da operatore via Bluetooth con cellulari.

La Gru sullo scudo posteriore sono in onore della città di Grugliasco che ospiterà l’evento.

Il campo da gioco della Sumo LegoDuino League, nome, regole e gioco sono state elaborate da me, ma nel breve saranno riviste dai mie allievi durante le prossime gare robotiche di istituto che desidero organizzare. Il tutto è un po’ diverse dalla Sumo Lego League, si adatta, dal mio punto di vista un po’ di più al “portafoglio” del Prof e degli allievi 🙂 ed aggiungono un po’ di Open Hardware e Open Source al mondo Lego.

Per la programmazione non preoccupatevi, vi farò avere una versione in C, in mBlock e Visualino.

Se riuscite a passare mi piacerebbe chiacchierare con voi di robotica educativa e di coding, un confronto e uno scambio di idee per sviluppi didattici futuri.

Vi aspetto 🙂

I miei prossimi corsi – Insegnare a progettare il proprio apprendimento con il coding e il creative computing

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Vi segnalo il corso gratuito che condurrò nel mese di dicembre prossimo sul coding e robotica a Torino. Mascotte del corso sarà certamente DotBot: lo starter kit open source per l’insegnamento del coding e della robotica. Con DotBot cercherò di mostrare come fare coding a scuola (elementare, medie, superiori) usando la robotica. Per chi fosse interessato darò suggerimenti su come progettare un percorso didattico che parte dalla stampa 3D e giunge alla programmazione del robot.

Questa la presentazione.

Il GLIP attivo presso l’Ufficio Scolastico Territoriale di Torino in collaborazione con il CTS (Centro Territoriale di Supporto – Nuove Tecnologie e Disabilità) di Torino e Provincia promuove un corso sul “Creative Computing” e coding per agevolare lo sviluppo del pensiero strutturato (computational thinking) assieme al pensiero creativo mediante la programmazione. (Dispone prot.n. 15780/U C 14 a del 28/10/2016).

Destinatari: docenti di sostegno e curriculari provenienti da scuole di ogni ordine e grado di Torino e Provincia.

Formatori e Tutor d’aula: prof. Michele Maffucci, prof.ssa Claudia Para.

Metodologie: il corso si svolgerà con metodologia laboratoriale utilizzando la metodologia blended, con il supporto di una piattaforma e-learning e software open source gratuito utilizzabile on-line o installabile su qualsiasi computer.

Date del corso:

  • 7/12/2016
  • 14/12/2016
  • 16/12/2016
  • 19/12/2016

L’orario del corso sarà dalle ore 15.00 alle ore 18.00

Argomento:

Insegnare a progettare il proprio apprendimento con il Coding e il Creative Computing per l’ampliamento delle competenze digitali per le STEM – Science, Technology, Engineering and Mathematics
Preparazione di esempi pratici e applicabili in classe, volti al miglioramento delle competenze logiche e matematiche, al miglioramento delle capacità organizzative degli allievi mediante l’uso del coding e della robotica educativa utilizzando software opensource gratuiti di programmazione con forte grado di interattività.
Esempi di didattica inclusiva in cui l’aspetto ludico/creativo viene utilizzato per migliorare le capacità progettuali e di relazione, favorendo lo scambio reciproco ed il peer learning.

Il corso si svolgerà nel laboratorio della sede Arduino dell’IIS “Gobetti Marchesini Casale Arduino”, in via Figlie dei Militari, 25 – Torino.
Le iscrizioni dovranno pervenire entro il giorno 5/12/2016 utilizzando il form presente al seguente link:

LINK

La conferma dell’avvenuta iscrizione sarà data via mail.
Saranno ammessi un massimo di 30 docenti in base all’ordine di arrivo delle domande.