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Dirimere i conflitti con il pensiero computazionale – educazione civica – Definizione del problema – lezione 01

La violenza, dai conflitti globali alla violenza verbale quotidiana, nasce spesso dal non-ascolto e dalla prevaricazione. Nel laboratorio di sistemi elettronici trasformiamo i principi di convivenza civile in processi chiari: condizioni, regole, passi verificabili. Il lavoro in gruppo e la scrittura dell’algoritmo favoriscono la riflessione e il senso di giustizia che nasce dal confronto tra pari, non dall’imposizione. In un’epoca di bombardamento continuo di notizie che rischia di normalizzare la violenza e di farci sentire impotenti, progettare insieme percorsi di dialogo è un dovere civico oltre che un’attività didattica.

Contenuto dell’attività

Obiettivi

  • Distinguere fatti da interpretazioni in un conflitto.
  • Formulare il problema in una frase chiara.
  • Definire regole minime di dialogo e condizioni di sicurezza.

Durata: 60–75 minuti
Materiali: scheda cartacea o digitale (tabella), post-it, pennarelli.

Fasi

  1. Rompighiaccio (5 minuti)
    • Brainstorm: dove incontriamo conflitti (classe, chat, famiglia, social, ambiente)?
    • Raccogli su post-it parole chiave (ascolto, rispetto, tempi, diritti, minoranze).
  2. Fatti vs interpretazioni (15 minuti)
    • Consegna una scheda con due colonne:
      • Colonna A: FATTI (osservabili, verificabili).
      • Colonna B: INTERPRETAZIONI (opinioni, giudizi, attribuzioni di intenzioni).
    • Ogni gruppo (3–4 studenti) compila la tabella su un caso realistico proposto da te.
  3. Regole minime del confronto (10 minuti)
      • Stabilire 4 regole operative: niente insulti, parlo di me non accuso te, no interruzioni, tempi uguali.
        • Cosa si intende per: “parlo di me non accuso te”
          • Esempio 01: “Io mi sento confuso quando parliamo tutti insieme, perché non capisco. Ti chiedo di alzare la mano.”
          • Esempio 02: “Io mi innervosisco quando vengo interrotto, perché perdo l’idea. Ti chiedo di farmi finire.”
      • Decidere la condizione di sicurezza: se non è un buon momento, si prevede un time-out.
  4. Definizione del problema (15 minuti)
    • Ogni gruppo formula 1 “frase problema” chiara e neutra (max 20 parole).
    • Esempio: “Nel gruppo di laboratorio c’è disaccordo sulla divisione dei compiti e sui tempi di consegna”.
  5. Condivisione e feedback (10 minuti)
    • Ogni gruppo legge la frase. Feedback degli altri: è chiara? è neutra? evita accuse?

Lista elementi per la valutazione formativa

  • Chiarezza della frase problema.
  • Distinzione corretta fatti/interpretazioni.
  • Qualità delle regole proposte.
  • Partecipazione e rispetto dei turni.
  • Sintesi finale.

Buon lavoro 🙂

Dirimere i conflitti con il pensiero computazionale – educazione civica – presentazione

Esercitazione di Educazione Civica nelle ore di Laboratorio di Sistemi Elettronici

Desidero condividere la scheda di lavoro del percorso di educazione civica che avvierò oggi con i miei studenti. Come sapete, l’educazione civica è affidata a tutti i docenti del consiglio di classe e viene insegnata con un approccio trasversale e interdisciplinare. Per quanto mi riguarda, condurrò le prime tre ore di lezione a partire da oggi, integrandole con i contenuti della disciplina che insegno: Laboratorio di Sistemi Elettronici.

Condivido la scheda così come l’ho progettata nei giorni scorsi: modificatela e adattatela liberamente dove ritenete opportuno. Vi ringrazio fin d’ora se vorrete darmi un riscontro sia sulla validità della proposta sia sull’eventuale sperimentazione nelle vostre classi. La sto testando e con ogni probabilità apporterò modifiche in itinere.

Perché fare educazione civica in laboratorio di sistemi elettronici

Perché progettare un algoritmo è progettare una convivenza: si definiscono condizioni, stati, ingressi/uscite e verifiche di esito. Nel laboratorio trasformiamo i principi di costituzione, diritti e responsabilità in procedure operative che gli studenti possono vedere, toccare e migliorare.

In più, scrivere l’algoritmo e svilupparlo in gruppo porta inevitabilmente a riflettere su questi problemi, a cercare modi concreti per affrontarli e, soprattutto, a coltivare un senso di giustizia che nasce dal confronto civile. È nella pratica del “decidere insieme” e non nell’imposizione dall’alto tipica di leadership autocratiche che si progetta la pace: solo così, con regole condivise, possiamo contribuire a rendere migliore questo mondo.

Infine, in un contesto in cui il bombardamento continuo di notizie rischia di assuefarci a una falsa normalità della violenza e di farci sentire impotenti di fronte ai problemi globali, il laboratorio offre un antidoto: riflettere e progettare insieme percorsi di dialogo e cooperazione. Farlo non è solo un’opportunità didattica: è un dovere civico, un esercizio concreto di responsabilità verso il bene comune.

Ho previsto una versione base che, secondo la mia progettazione, richiede circa tre ore. Non so se durante le prossime lezioni o più avanti proporrò una versione avanzata, che integra criteri di valutazione, punteggi: questa seconda forse la farò sviluppare quando la classe avrà acquisito maggiore dimestichezza con la programmazione, ma osservo e nel caso troverete su questo sito la proposta avanzata integrata all’interno delle tre lezioni che vi condividerò settimanalmente (credo) con lo sviluppo di una proposta di soluzione del diagramma di flusso, pseudocodice e Sketch Arduino.

Scheda di lavoro

In questa attività uniamo educazione civica e competenze tecnico-scientifiche per riflettere su conflitti che toccano la nostra società: escalation di guerre, fenomeni di apartheid e discriminazione, crisi climatica, violenza verbale online e offline. Al centro c’è un’idea semplice e credo potente: molte forme di violenza nascono dal non-ascolto e dalla prevaricazione, dal non tenere conto del pensiero altrui e dei diritti delle minoranze.
Useremo il pensiero computazionale (diagrammi di flusso, pseudocodice, automazione con Arduino) per progettare procedure di dialogo e mediazione: la logica degli algoritmi diventa un modo per rendere trasparente, equo e verificabile il percorso verso una soluzione condivisa.

Obiettivi formativi

  • Civici: sviluppare ascolto attivo, rispetto reciproco, gestione non violenta dei conflitti, attenzione ai diritti e alle minoranze.
  • Tecnici: saper rappresentare un processo con diagramma di flusso e pseudocodice; tradurre la procedura in uno sketch Arduino semplice con input da seriale e feedback visivo/sonoro.
  • Metodologici: passare da opinioni generiche a passi operativi (regole, turni di parola, verifica di comprensione, decisione).

Struttura del percorso (3 lezioni)

Lezione 1 – Definizione del problema

  • Analisi di casi: conflitti quotidiani (classe, social, famiglia) e macro-temi (discriminazione, clima, linguaggi d’odio).
  • Riconoscere attori, interessi, regole e condizioni minime per un confronto sicuro.
  • Distinguere fatti da interpretazioni e formulare il problema in una frase chiara.

Lezione 2 – Diagramma di flusso e pseudocodice

  • Costruzione di una versione base dell’algoritmo di mediazione:
    controllo sicurezza del confronto > turni di parola > parafrasi reciproca > generazione di opzioni > decisione o richiesta di mediazione.
  • Stesura del pseudocodice con variabili in italiano e commenti esplicativi.

Lezione 3 – Sketch Arduino

  • Implementazione su Arduino con input via Serial Monitor e feedback con LED integrato (e buzzer opzionale).
  • Test guidato: simulare conversazioni e verificare come l’algoritmo aiuta a ridurre ambiguità, toni aggressivi e fraintendimenti.

Competenze attese

  • Competenze civiche e sociali: ascolto, empatia, negoziazione, responsabilità.
  • STEM: modellazione di processi, astrazione, controllo di flusso (condizioni e cicli), debugging di procedure.
  • Comunicazione: parafrasi, sintesi in una frase problema, linguaggio tecnico chiaro.

Materiali essenziali

  • PC con Arduino IDE, scheda Arduino UNO (o equivalente), cavo USB.
  • Serial Monitor per l’interazione, LED integrato (pin 13) e buzzer opzionale su pin 5.
  • Fogli per diagrammi/pseudocodice; regole di dialogo condivise.

Valutazione (formativa)

  • Qualità del diagramma di flusso (chiarezza, completezza, uso corretto di bivi e cicli).
  • Aderenza del pseudocodice al diagramma.
  • Funzionamento dello sketch e qualità dei commenti.
  • Comportamenti osservabili di ascolto e rispetto durante le simulazioni.

Inclusione e clima di classe

  • Ruoli rotanti (moderatore, portavoce, time-keeper, osservatore del linguaggio).
  • Consegnare una griglia di frasi utili per “io-messaggi” e parafrasi.
  • Tempi scanditi e check-point per favorire la partecipazione di tutti.

Progettiamo la pace 🙂

Progettare bene, programmare meglio: pseudocodice e diagrammi per sistemi elettronici – lezione 5/5


Ripasso di inizio anno – appunti per la classe.

Di seguito un mini vocabolario, come sempre stampatelo e mettetelo nel tuo quadernone (alcune cose le abbiamo viste anche nella lezione precedente):

Useremo un dialetto semplice.

  • Una istruzione per riga.
  • Parole chiave in MAIUSCOLO e con i due punti : quando aprono un blocco:
    • SE … ALLORA: … ALTRIMENTI:
    • MENTRE (condizione):
    • PER i da A a B:
    • FUNZIONE nome(parametri): RITORNA valore
  • Indentazione (rientro) di 2–4 spazi per il contenuto dei blocchi.
  • Commenti: usa // all’inizio della riga.
  • Nomi chiari per variabili e costanti: sogliaLuce, tempoGiallo, pinLed.

Mini-vocabolario

  • IMPOSTA x a 10: assegna un valore
  • LEGGI x: prendi un input (da Serial o da sensore)
  • SCRIVI …: stampa (su Serial o su un display)
  • ATTENDI 500 ms: pausa
  • ESCI DAL CICLO: interrompi MENTRE o PER
  • OperatorI: ==, !=, <, >, >=, <=, AND, OR, NOT

Mappa mentale

Pseudocodice Arduino (C/C++)
IMPOSTA x a 10 int x = 10; oppure x = 10;
LEGGI da Serial parseInt()/readStringUntil('\n')
LEGGI digitale pin digitalRead(pin)
LEGGI analogico pin analogRead(pin)
SCRIVI su Serial Serial.print()/println()
ACCENDI LED digitalWrite(pin, HIGH)
SPEGNI LED digitalWrite(pin, LOW)
ATTENDI t ms delay(t)
PER i da 1 a N: for (int i=1; i<=N; i++) { ... }
MENTRE (condizione): while (condizione) { ... }
SE / ALTRIMENTI if (...) { ... } else { ... }
FUNZIONE tipo nome(params){...}
RITORNA return

Funzioni di aiuto per leggere dal Monitor Seriale

Blocchi riutilizzabili

// ---------------------------
// Aiuti per I/O seriale
// ---------------------------

// Legge un intero dalla Serial (es.: 42, -17).
// Attende che ci siano dati disponibili, usa parseInt()
// e poi "pulisce" il buffer fino al newline '\n' per preparare
// la prossima lettura.
int leggiInt() {
  // Attende finché il buffer seriale è vuoto.
  // Serial.available() restituisce quanti byte sono pronti da leggere.
  while (!Serial.available()) {
    // ciclo di attesa attivo: resta qui finché non arriva almeno 1 byte
  }

  // parseInt():
  //  - salta automaticamente spazi e caratteri non numerici iniziali;
  //  - legge opzionalmente il segno (-);
  //  - si ferma quando incontra un separatore (es. spazio, '\n', ecc.)
  //  - rispetta Serial.setTimeout(): se i numeri arrivano "a pezzi", attende fino al timeout.
  int v = Serial.parseInt();

  // Dopo parseInt possono essere rimasti caratteri nel buffer
  // (ad es. l'utente ha premuto Invio, quindi c'è '\n' o anche "\r\n").
  // Questo while consuma tutto ciò che c'è fino a trovare '\n' e poi esce,
  // in modo da "allineare" la prossima lettura all'inizio della riga seguente.
  while (Serial.available()) {
    // Legge un carattere dal buffer
    if (Serial.read() == '\n') break; // esce quando trova il newline
    // Nota: se volessi trattare anche '\r' come fine riga su sistemi Windows,
    // potresti controllare anche '\r' (carriage return).
  }

  // Restituisce il valore intero letto.
  return v;
}

// Legge una riga di testo fino al newline '\n' e la restituisce come String.
// Esempio di input: "ciao mondo\n" -> "ciao mondo" (senza newline né spazi finali).
String leggiLinea() {
  // Attende che arrivi almeno un byte.
  while (!Serial.available()) {
    // attesa attiva
  }

  // Legge i caratteri fino al delimitatore '\n' (newline).
  // Il newline non viene incluso nella String risultante.
  String s = Serial.readStringUntil('\n');

  // trim():
  //  - rimuove spazi iniziali/finali, tab e ritorni a capo residui.
  //  - Utile se su alcune piattaforme l'invio produce "\r\n" (Windows):
  //    readStringUntil('\n') rimuove '\n', ma può restare '\r' in coda; trim() lo elimina.
  s.trim();

  // Restituisce la riga "pulita".
  return s;
}

Codice senza commenti da copiare ed incollare:

// ——— Aiuti per I/O seriale ———
int leggiInt() {
  while (!Serial.available()) {}
  int v = Serial.parseInt();
  while (Serial.available()) {
    if (Serial.read() == '\n') break;
  }
  return v;
}

String leggiLinea() {
  while (!Serial.available()) {}
  String s = Serial.readStringUntil('\n');
  s.trim();
  return s;
}

Esempi guidati pseudocodice > sketch Arduino

Esempio 01 – Saluto con nome (solo Serial)

Scopo: input/output base, variabili stringa.

Pseudocodice – esempio 01

SCRIVI "Come ti chiami?"
LEGGI nome
SCRIVI "Ciao, " + nome + "!"

Arduino – esempio 01 – con commenti

void setup() {
  Serial.begin(9600);          // Inizializza la seriale a 9600 baud (Monitor Seriale deve avere lo stesso valore).

  while (!Serial) { ; }        // Attende che la porta seriale sia pronta (utile su schede con USB "native", es. UNO R4).
                               // Su UNO R3 spesso non serve, ma non fa danni.

  Serial.println("Come ti chiami?"); // Messaggio iniziale: l’utente vede la richiesta nel Monitor Seriale.

  Serial.setTimeout(60000);    // Imposta il "tempo massimo di attesa" a 60 s per funzioni come readStringUntil/parseInt.
                               // Se l’utente impiega tempo a digitare, la lettura aspetta fino a 60 s prima di rinunciare.
}

void loop() {
  String nome = leggiLinea();  // Legge una riga di testo inserita dall’utente fino al tasto Invio (newline '\n').
                               // Esempio: se scrivo "Michele" e premo Invio, nome = "Michele".

  Serial.print("Ciao, ");      // Stampa senza andare a capo...
  Serial.print(nome);          // ...stampa il nome letto...
  Serial.println("!");         // ...e chiude la riga con il punto esclamativo + newline.

  while (true) {}              // Ferma il programma qui (loop infinito).
                               // Serve per NON chiedere nuovamente il nome in un ciclo senza fine.
                               // Se vuoi che ripeta la domanda, rimuovi questa riga.
}

Arduino – esempio 01 – senza commenti

void setup() {
  Serial.begin(9600);
  while (!Serial) {;}
  Serial.println("Come ti chiami?");
  Serial.setTimeout(60000);
}

void loop() {
  String nome = leggiLinea();
  Serial.print("Ciao, ");
  Serial.print(nome);
  Serial.println("!");
  while (true) {}  // fine
}

Esercizio aggiuntivo: chiedi anche l’età e rispondi “Sei maggiorenne/minorenne”.

Esempio 02 – Blink (LED lampeggiante)

Collegamenti: LED con resistenza su pin 13 (o usa quello onboard).

Pseudocodice – esempio 02

IMPOSTA pinLed a 13
IMPOSTA periodo a 500 ms
MENTRE (vero):
    ACCENDI LED
    ATTENDI periodo
    SPEGNI LED
    ATTENDI periodo

Arduino – esempio 02

const int pinLed = 13;
const int periodo = 500;

void setup() {
  pinMode(pinLed, OUTPUT);
}

void loop() {
  digitalWrite(pinLed, HIGH);
  delay(periodo);
  digitalWrite(pinLed, LOW);
  delay(periodo);
}

Esercizio aggiuntivo: leggi periodo da Serial.

Esempio 03 – Pulsante accende/spegne LED

Collegamenti: pulsante su pin 2, modalità INPUT_PULLUP; LED su pin 8.
Nota: il pulsante chiude a GND (premuto = LOW).

Pseudocodice – esempio 03

IMPOSTA statoLed a SPENTO
MENTRE (vero):
    LEGGI pulsante
    SE (pulsante premuto) ALLORA:
        ATTENDI 20 ms  // anti-rimbalzo semplice
        SE (ancora premuto) ALLORA:
            inverti statoLed
            applica stato al LED
            ATTENDI rilascio

Arduino – esempio 03

const int pinBtn = 2;
const int pinLed = 8;
bool statoLed = false;

void setup() {
  Serial.begin(9600);
  pinMode(pinBtn, INPUT_PULLUP);
  pinMode(pinLed, OUTPUT);
}

void loop() {
  if (digitalRead(pinBtn) == LOW) {  // premuto
    delay(20);                       // debounce base
    if (digitalRead(pinBtn) == LOW) {
      statoLed = !statoLed;  // toggle
      digitalWrite(pinLed, statoLed ? HIGH : LOW);
      // Attendi rilascio
      while (digitalRead(pinBtn) == LOW) {}
      delay(20);
    }
  }
}

Esercizio aggiuntivo: Estensione: stampa su Serial “ON/OFF” ad ogni pressione.

Esercizi

Esercizio 01 – Potenziometro > luminosità (PWM)

Obiettivo: Regolare mediante potenziometro l’intensità luminosa del LED.
Collegamenti: potenziometro su A0; LED su pin PWM 9.

Esercizio 02 – LED ON per 3 secondi quando premo il pulsante

Obiettivo: premo il pulsante > il LED rimane acceso per 3 secondi > poi si spegne.
Evitare ripetizioni mentre si tiene premuto (debounce base).

Componenti & Collegamenti

  • 1 × LED + 1 × resistenza (220–330 Ω) su pin 8 → GND
  • 1 × pulsante su pin 2 con INPUT_PULLUP (l’altro capo del pulsante a GND)

Esercizio 03 — LDR: accendi il LED quando è buio

Obiettivo: leggo la luce con una LDR. Se il valore è sotto una soglia (buio), accendo il LED; altrimenti lo spengo. Stampo i valori su Serial.

Componenti & Collegamenti

  • LDR in partitore su A0 (esempio: 5V — LDR — A0 — resistenza 10 kΩ — GND)
  • LED + resistenza su pin 9 → GND

Esercizio 04 – Potenziometro > luminosità LED (PWM)

Obiettivo: con il potenziometro regolo la luminosità del LED usando analogWrite (PWM).

Componenti & Collegamenti

  • Potenziometro 10 kΩ su A0 (estremi a 5V e GND, cursore ad A0)
  • LED + resistenza su pin ~9 (pin PWM) > GND

Buon Coding a tutti 🙂

Qualcomm acquisisce Arduino e presenta UNO Q: AI e Linux nel formato UNO

Comunicato importante per la comunità Arduino

Qualcomm Technologies, Inc. ha reso noto di aver raggiunto un accordo per acquisire Arduino, riferimento mondiale nell’hardware e software open-source. L’operazione accelera la strategia di Qualcomm di mettere le proprie tecnologie edge a disposizione degli sviluppatori. L’iniziativa si aggiunge alle recenti integrazioni di Edge Impulse e Foundries.io, delineando una piattaforma edge full-stack che copre hardware, software e servizi cloud. La chiusura resta soggetta al via libera delle autorità e alle consuete condizioni di closing.

La combinazione tra elaborazione, grafica, computer vision e AI di Qualcomm e la semplicità, accessibilità e community di Arduino promette di moltiplicare la produttività degli sviluppatori nei diversi settori. Arduino manterrà impostazione open e spirito comunitario, aprendo al contempo a un piattaforma completa per lo sviluppo moderno, con UNO Q come primo tassello.

Arduino conserverà brand, strumenti e missione in modo indipendente e continuerà a supportare microcontrollori e microprocessori provenienti da più fornitori. Con l’ingresso nella famiglia Qualcomm, gli oltre 33 milioni di utenti attivi della community avranno accesso allo stack tecnologico dell’azienda e alla sua presenza globale. Start-up, aziende, professionisti, scuole e maker potranno prototipare e validare più in fretta, con un percorso verso il mercato supportato dalle tecnologie Qualcomm e da un ecosistema di partner esteso.

Arduino UNO Q

UNO Q è una single board di nuova generazione con architettura a “doppio cervello”: un microprocessore compatibile Debian Linux accanto a un microcontrollore per il controllo in tempo reale. Basata su Qualcomm Dragonwing™ QRB2210, la scheda è pensata per visione e audio con AI reattivi al contesto, dai sistemi smart home evoluti all’automazione industriale. L’ambizione è renderla lo strumento di riferimento per ogni sviluppatore: versatile, accessibile e adatta a un apprendimento continuo.

Oltre alla piena compatibilità con Arduino IDE e con il classico ecosistema UNO, UNO Q è la prima scheda Arduino supportata da Arduino App Lab, il nuovo IDE integrato che unifica i flussi RTOS, Linux, Python e AI per accelerare sviluppo e distribuzione. App Lab è open-source e progettato per ideare, prototipare e scalare rapidamente soluzioni AI fino alla produzione. L’integrazione nativa con Edge Impulse velocizza l’intero ciclo di vita dei modelli—dalla raccolta di dati reali al tuning e all’ottimizzazione—per casi d’uso come rilevamento di persone/oggetti, anomaly detection, classificazione immagini, riconoscimento suoni ambientali e keyword spotting.

Dichiarazioni

Nakul Duggal (Group GM, Automotive, Industrial & Embedded IoT, Qualcomm Technologies, Inc.):

“Con Foundries.io, Edge Impulse e ora Arduino, acceleriamo la nostra visione di rendere accessibili all’ecosistema globale degli sviluppatori le nostre tecnologie di calcolo e IA più avanzate. Unendo l’ethos open-source di Arduino al portafoglio di Qualcomm, milioni di sviluppatori potranno creare soluzioni intelligenti più rapidamente ed efficientemente, con un chiaro percorso alla commercializzazione.”

Fabio Violante (CEO, Arduino):

“La collaborazione con Qualcomm ci permette di potenziare il nostro impegno su accessibilità e innovazione. UNO Q è solo l’inizio: vogliamo offrire alla community strumenti potenti per un’IA intuitiva, scalabile e aperta a tutti.”

Massimo Banzi (Co-fondatore, Arduino):

“Da semplicità, economicità e community è nato un movimento che ha cambiato la tecnologia. Entrando in Qualcomm, porteremo strumenti di IA d’avanguardia alle persone, restando fedeli ai nostri valori.”

Evento

Per approfondire, segui la diretta “From Blink to Think” del 7 ottobre 2025 alle 7:00 a.m. PT / 16:00 CEST:
https://www.arduino.cc/from-blink-to-think

Fonte: Qualcomm

Lezione 11 – Corso di Elettronica Creativa con Arduino Sensor Kit

Accelerometro

L’accelerometro del Sensor Kit è un “sensore di movimento” a tre assi (X, Y, Z) capace di misurare come cambia la velocità di un oggetto nello spazio. Anche quando è fermo, l’accelerometro non rileva “zero accelerazione” in quanto misura la gravità terrestre, circa 1 g (≈ 9,81 m/s²). Questa caratteristica è utilissima perché ci permette sia di capire se e quanto ci stiamo muovendo, sia di stimare l’inclinazione del modulo rispetto alla verticale. In pratica: se appoggio la scheda piatta sul banco, il valore lungo Z sarà vicino a 1 g; se lo incliniamo, la gravità si “ridistribuisce” tra X e Y e possiamo ricavare l’angolo di inclinazione.

Con i dati che fornisce l’accelerometro possiamo fare molte cose: visualizzare scosse e vibrazioni (come un mini sismografo), creare un avviso di caduta, progettare giochi di equilibrio o semplicemente tracciare i movimenti sulla Serial Plotter. In questa lezione impareremo a leggere le tre componenti, a filtrare il rumore e a trasformare quei numeri in azioni concrete (LED, buzzer, messaggi su OLED).

Un briciolo di teoria

L’accelerometro misura accelerazioni lungo X, Y, Z e come dicevo sopra, da fermo “vede” la gravità (~1 g ≈ 9,81 m/s²).

Il modulo del vettore accelerazione è:

Con il dispositivo quasi fermo, possiamo stimare l’inclinazione rispetto alla verticale usando solo la gravità:

che rappresenta l’angolo rispetto all’asse Z (in gradi).

Caratteristiche tecniche (per i più esperti)

  • Tipo sensore: MEMS accelerometro triassiale digitale.
  • Interfacce: I²C e SPI digitali (il modulo Grove è normalmente usato in I²C sul Sensor Kit).
  • Indirizzo I²C: di default 0x19, commutabile a 0x18 (pin SA0/SDO a GND).
  • Campo di misura (full-scale): ±2 g, ±4 g, ±8 g, ±16 g (selezionabile via registro).
  • Risoluzione dati: uscita fino a 16-bit; modalità operative low-power/normal/high-resolution (fino a 12-bit effettivi).
  • Frequenza di campionamento (ODR): da 1 Hz fino a 5.3 kHz (a seconda della modalità).
  • Funzioni integrate:
    • 2 generatori di interrupt programmabili (motion, free-fall, wake-up).
    • Rilevamento orientamento 6D/4D, self-test, FIFO 32 campioni.
  • Alimentazione (chip): 1.71–3.6 V; consumo molto basso (fino a ~2 µA in ultra-low-power). Il modulo Grove è compatibile 3 V / 5 V.
  • Intervallo di temperatura operativa: −40 °C … +85 °C.

Informazioni utili per l’uso nell’Arduino Sensor Kit

  • Con la libreria Arduino_SensorKit.h leggete le tre componenti con Accelerometer.readX() / readY() / readZ(); i valori restituiti sono interpretati in g (gravità ≈ 1 g a riposo).
  • Il modulo Grove usato nel Sensor Kit documenta esplicitamente indirizzi I²C, range e compatibilità 3V/5V, utile se sorgono conflitti su bus I²C o serve cambiare indirizzo.

Collegamenti

Per quanto riguarda i collegamenti è sufficiente connettere il sensore ad uno degli ingressi I²C della Base Shield.

Esempio 01 – Lettura accelerometro 3 assi

/*
  Prof. Maffucci Michele
  02.10.2025
  Lettura accelerometro 3 assi – Arduino Sensor Kit
*/

#include <Arduino_SensorKit.h>   // Libreria unica per i moduli del Sensor Kit

const unsigned long intervalloMs = 500;  // intervallo tra una stampa e la successiva

void setup() {
  // Inizializzazione porta seriale per inviare i dati al PC
  Serial.begin(9600);

  // ATTENZIONE:
  // while(!Serial); serve ad ASPETTARE che il monitor seriale sia stato aperto
  // (utile sulle schede con USB nativa, esempio: Arduino UNO R4 WiFi, Leonardo, MKR).
  // Così non "perdi" le prime stampe.
  // Su schede senza USB nativa non è necessario e puoi rimuoverlo.
  while (!Serial) { ; }

  // Avvio dell'accelerometro a 3 assi
  Accelerometer.begin();
}

void loop() {
  // Lettura delle tre componenti di accelerazione (in g)
  float accelX = Accelerometer.readX();  // Asse X
  float accelY = Accelerometer.readY();  // Asse Y
  float accelZ = Accelerometer.readZ();  // Asse Z

  // Stampa in formato semplice: x:..  y:..  z:..
  Serial.print("x: "); 
  Serial.print(accelX, 3);   // 3 decimali per leggibilità
  Serial.print("  ");

  Serial.print("y: "); 
  Serial.print(accelY, 3);
  Serial.print("  ");

  Serial.print("z: "); 
  Serial.println(accelZ, 3);

  delay(intervalloMs);
}

Esempio 02: Accelerometro – Stampa su Serial Monitor e display OLED

Visualizzazione delle componenti x, y e z dell’accelerazione su Serial Monitor e display OLED

/*
  Prof. Maffucci Michele
  02.10.2025
  Lettura accelerometro 3 assi – Arduino Sensor Kit
  Stampa su Serial Monitor e display Oled
*/

#include <Arduino_SensorKit.h>  // Libreria unica per i moduli del Sensor Kit

const unsigned long intervalloMs = 500;  // intervallo tra una stampa e la successiva

void setup() {
  // Inizializzazione porta seriale per inviare i dati al PC
  Serial.begin(9600);

  // ATTENZIONE:
  // while(!Serial); serve ad ASPETTARE che il monitor seriale sia stato aperto
  // (utile sulle schede con USB nativa, esempio: Arduino UNO R4 WiFi, Leonardo, MKR).
  // Così non "perdi" le prime stampe.
  // Su schede senza USB nativa non è necessario e puoi rimuoverlo.
  while (!Serial) { ; }

  // Avvio dell'accelerometro a 3 assi
  Accelerometer.begin();
  Oled.begin();
  // Inizializza il display OLED.
  // Fa partire la comunicazione I2C e manda al display la sequenza di avvio.
  // Senza questa riga lo schermo non mostra nulla.

  Oled.setFlipMode(true);
  // Ruota il contenuto di 180° (utile se lo vedi capovolto).
  // Se nel tuo caso appare già dritto, puoi mettere false: Oled.setFlipMode(false);

  Oled.setFont(u8x8_font_chroma48medium8_r);
  // Sceglie il font (carattere) 8x8.
  // Con un font 8x8 il display 128x64 si comporta come una griglia 16 colonne × 8 righe.
  // Significa che setCursor(colonna, riga) userà numeri tra 0..15 (colonne) e 0..7 (righe).

  Oled.clear();
  // Pulisce lo schermo (cancella tutto quello che c’era prima).
}

void loop() {
  // Lettura delle tre componenti di accelerazione (in g)
  float accelX = Accelerometer.readX();  // Asse X
  float accelY = Accelerometer.readY();  // Asse Y
  float accelZ = Accelerometer.readZ();  // Asse Z

  // Stampa in formato semplice: x:..  y:..  z:..
  Serial.print("x: ");      // stampa la stringa x: su Serial Monitor
  Serial.print(accelX, 3);  // 3 decimali per leggibilità
  Serial.print("  ");

  Serial.print("y: ");      // stampa la stringa y: su Serial Monitor
  Serial.print(accelY, 3);  // 3 decimali per leggibilità
  Serial.print("  ");

  Serial.print("z: ");        // stampa la stringa z: su Serial Monitor
  Serial.println(accelZ, 3);  // 3 decimali per leggibilità

  Oled.setCursor(0, 0);           // colonna 0, riga 0
  Oled.println("ACCELERAZIONE");  // stampa la stringa e va a capo

  Oled.setCursor(0, 2);   // colonna 0, riga 2
  Oled.print("x: ");      // stampa la stringa x:
  Oled.print(accelX, 3);  // stampa la componente x dell'accelerazione con 3 cifre decimali

  Oled.setCursor(0, 3);   // colonna 0, riga 3
  Oled.print("y: ");      // stampa la stringa y:
  Oled.print(accelY, 3);  // stampa la componente y dell'accelerazione con 3 cifre decimali
  Oled.refreshDisplay();

  Oled.setCursor(0, 4);   // colonna 0, riga 4
  Oled.print("z: ");      // stampa la stringa z:
  Oled.print(accelZ, 3);  // stampa la componente z dell'accelerazione con 3 cifre decimali
  Oled.refreshDisplay();

  delay(intervalloMs);
}

Esempio 03: Accelerometro – Uscita per Serial Plotter (3 curve: X, Y, Z)

Stampa i tre assi con etichette e tab in un’unica riga per campione, in questo modo l’IDE mostra tre curve (X, Y, Z).

/*
  Prof. Maffucci Michele
  02.10.2025
  Accelerometro – Uscita per Serial Plotter (3 curve: X, Y, Z)

  Nota: una riga = un campione; valori etichettati e separati da TAB -> 3 curve nel Plotter.
*/

#include <Arduino_SensorKit.h&gt

const unsigned long periodoCampionamentoMs = 10;  // circa 100 Hz (riduci/aumenta a piacere)

void setup() {
  Serial.begin(115200);
  // Attende l'apertura del Monitor/Plotter Seriali sulle schede con USB nativa
  while (!Serial) { ; }

  Accelerometer.begin();

  // Messaggio di avvio (facoltativo)
  Serial.println("Traccio X,Y,Z (g) - dati GREZZI (nessun filtro)");
}

void loop() {
  // Letture grezze in g
  float x = Accelerometer.readX();
  float y = Accelerometer.readY();
  float z = Accelerometer.readZ();

  // Stampa “label:valore” separati da TAB → il Plotter disegna tre curve
  Serial.print("X:");
  Serial.print(x, 3);
  Serial.print('\t');
  Serial.print("Y:");
  Serial.print(y, 3);
  Serial.print('\t');
  Serial.print("Z:");
  Serial.println(z, 3);

  delay(periodoCampionamentoMs);
}

Versione per esperti

Esempio 04: Accelerometro – Uscita per Serial Plotter (3 curve: X, Y, Z) con filtro passa-basso

Come avete potuto notare nella versione precedente le curve delle tre componenti dell’accelerazione erano seghettate e venivano rappresentate anche piccoli tremolii.

Per evitare questo problema useremo nello sketch che segue un filtro IIR (passa-basso) che smusserà il rumore.

Quali sono i vantaggi nell’utilizzo di un filtro passa basso:

  • Rumore: piccole variazioni veloci e indesiderate nei dati (tremolio della mano, vibrazioni del banco, disturbi elettrici).
  • Passa-basso: un filtro che lascia passare i cambiamenti lenti (il “trend” reale del movimento) e attenua i cambiamenti veloci (dovuti al rumore).
  • IIR (Infinite Impulse Response): significa che l’uscita del filtro dipende sia dal valore attuale sia dall’uscita precedente. In pratica: il filtro “ricorda” un po’ del passato -> è una media mobile esponenziale.

Formule per ogni asse:

uscita_filtrata(t) = α * ingresso(t) + (1−α) * uscita_filtrata(t−1)

α è un numero tra 0 e 1:

  • α piccolo (es. 0.1) > molto liscio (tanto filtraggio) ma più lento a seguire i cambiamenti.
  • α grande (es. 0.6) > meno liscio (meno filtraggio) ma più reattivo.

In sintesi:
scegliere α in base al compromesso “più liscio vs più rapido”.

/*
  Prof. Maffucci Michele
  02.10.2025
  Accelerometro - Uscita per Serial Plotter (3 curve: X, Y, Z) con filtro IIS (passa-basso)

  Note:
  - Il Serial Plotter IDE riconosce coppie "etichetta:valore" sulla stessa riga,
    separate da TAB. Ogni riga = un campione nel tempo.
*/

#include <Arduino_SensorKit.h&gt

const unsigned long periodoCampionamentoMs = 10;  // circa 100 Hz
const bool usaFiltro = true;                      // metti false se vuoi i dati grezzi
const float alfa = 0.2;                           // 0..1 (più piccolo = più filtrato)

float xF = 0, yF = 0, zF = 0;  // stati del filtro

void setup() {
  Serial.begin(115200);

  // Serve ad attendere l'apertura del Monitor/Plotter Seriali sulle schede con USB nativa,
  // così non perdete le prime stampe (su UNO "classico" puoi toglierlo senza problemi).
  while (!Serial) { ; }

  Accelerometer.begin();

  // (Facoltativo) riga di "header" informale: non necessaria, ma utile a chi guarda il log
  Serial.println("Pronto: traccio X,Y,Z (g) su Serial Plotter");
}

void loop() {
  // Letture in g
  float x = Accelerometer.readX();
  float y = Accelerometer.readY();
  float z = Accelerometer.readZ();

  if (usaFiltro) {
    // Filtro IIR (passa-basso) molto semplice per smussare il rumore
    xF = alfa * x + (1.0f - alfa) * xF;
    yF = alfa * y + (1.0f - alfa) * yF;
    zF = alfa * z + (1.0f - alfa) * zF;

    // Stampa "label:valore" separati da TAB > tre curve nel Plotter
    Serial.print("X:");
    Serial.print(xF, 3);
    Serial.print('\t');
    Serial.print("Y:");
    Serial.print(yF, 3);
    Serial.print('\t');
    Serial.print("Z:");
    Serial.println(zF, 3);
  } else {
    Serial.print("X:");
    Serial.print(x, 3);
    Serial.print('\t');
    Serial.print("Y:");
    Serial.print(y, 3);
    Serial.print('\t');
    Serial.print("Z:");
    Serial.println(z, 3);
  }

  delay(periodoCampionamentoMs);
}

Analizziamo nel dettaglio la parte del filtro.

xF = alfa * x + (1.0f - alfa) * xF;
yF = alfa * y + (1.0f - alfa) * yF;
zF = alfa * z + (1.0f - alfa) * zF;

xF = alfa * x + (1.0f - alfa) * xF;

  • x è il dato grezzo appena letto dall’accelerometro sull’asse X.
  • xF è il dato filtrato (uscita del filtro) per l’asse X.
  • alfa * x prende una frazione del dato nuovo (quanto “peso” dai alla misura attuale).
  • (1.0f - alfa) * xF prende una frazione del valore filtrato precedente (la “memoria”).
  • La somma dei due termini fornisce un valore ammorbidito: meno sensibile ai picchi improvvisi.

Nota sul suffisso f: indica un float letterale (utile per evitare promozioni a double in alcune piattaforme).

yF = alfa * y + (1.0f - alfa) * yF;

  • Identico ragionamento, ma applicato all’asse Y: nuova misura y + memoria del filtrato yF.
  • Mantieni alfa uguale sugli assi per coerenza visiva nel Plotter.

zF = alfa * z + (1.0f - alfa) * zF;

  • Stessa cosa per l’asse Z: la componente verticale (spesso contiene circa 1 g).
  • Filtrare Z aiuta a vedere meglio oscillazioni lente e a ridurre tremolii.

Qualche nota pratica

  1. Inizializzazione: se impostate xF = yF = zF = 0 all’inizio, i primi campioni possono “salire” gradualmente verso il valore reale (breve transitorio). Se volete partire subito “allineati”, potete inizializzare xF=yF=zF al primo dato letto.
  2. Scelta di alfa:
    0.1-0.3 > grafico molto liscio (meno rumore), risposta più lenta.
    0.4-0.7 > più reattivo, ma un po’ più “seghettato”.

Buon Coding a tutti 🙂