Quick References per lo studio – Mappa concettuale

La mappa concettuale è uno strumento logico-relazionale: non un disegno bello, ma una rete di concetti collegati da parole-legame con verbi (“X causa Y”, “A è parte di B”). Guidando a passare dal generale al particolare, aiuta a scomporre capitoli densi, preparare orali e costruire ponti tra discipline. È potente perché obbliga alla sintesi (un’idea per nodo), alla gerarchia (5–7 rami principali) e alle connessioni trasversali (quando due rami dialogano). In ottica inclusiva, offre un supporto visivo per chi beneficia di organizzatori grafici e riduce il carico cognitivo. La regola d’oro: poche forme, pochi colori (per categorie), parole-legame sempre esplicite. L’obiettivo non è “riempire lo spazio”, ma rendere inferenze e relazioni leggibili in 30 secondi.

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title: "QR - Mappa concettuale"
version: "1.0"
autore: "<Classe/Studente>"
licenza: "CC BY 4.0"
ultimo_aggiornamento: "31.08.2025"
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## Tema centrale
< concetto principale >

## Rami principali
- < ramo 1 — parola‑legame → sotto‑concetti >
- < ramo 2 — parola‑legame → sotto‑concetti >
- < ramo 3 — parola‑legame → sotto‑concetti >

## Collegamenti trasversali
- < concetto A > ↔ < concetto B > (perché …)

## Esempio di frase‑legame
" **causa**  perché …"

2 pensieri su “Quick References per lo studio – Mappa concettuale

    1. admin Autore articolo

      Ciao Marco,
      come ho scritto nell’introduzione della serie:

      “Le schede sono sintetiche per scelta e personalizzabili da ciascuno: non sostituiscono la spiegazione del docente, vanno presentate e contestualizzate in classe, poi usate come promemoria operativo durante lo studio e le esercitazioni. Ogni Quick Reference offre la traccia essenziale…”

      https://www.maffucci.it/2025/09/16/quick-reference-per-lo-studio-presentazione-della-serie/

      Questi reference li faccio stampare ai ragazzi che mettono ad inizio quaderno ed io in classe spiego come usarli. Non mi serve per spiegare ad altri.

      Quello che condivido sono il format che mi servono poi come base per spiegare come usarli in classe, nulla di più.

      Lo faccio con i formulari, o con altri argomenti di elettronica e programmazione.

      Mi capita sempre più spesso di trovare ragazzi che non sanno prendere appunti, oppure non sanno organizzarsi, mi piace dedicare l’inizio dell’anno scolastico nel mettere ordine.

      Ciao.

      Rispondi

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