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Lezioni di laboratorio di elettronica – multipli e sottomultipli

Affinchè un sistema di unità di misure possa essere utilizzato deve offrire la possibilità di operare con multipli e sottomultipli delle unità che il sistema definisce.

Immaginate quanto scomodo possa diventare misurare la distanza tra Torino e New York in metri invece che in chilometri, oppure misurare la sezione di un filo elettrico in metri quadrati.

Il Sistema Internazionale è un sistema decimale e quindi multipli e sottomultipli equivalgono alle potenze di 10 per ciascuna unità di misura.

I fattori moltiplicativi possono essere:

  • potenze di 10 con esponente positivo ed in questo caso parliamo di multipli;
  • potenze di 10 con esponente negativo ed in questo caso parliamo di sottomultipli.

Usare potenze di 10 semplifica enormemente la scrittura e la lettura dei numeri, guardate l’esempio:

risulta estremamente scomodo scrivere:

[pmath size=16]0,000000000015 F[/pmath]

mentre scrivere:

[pmath size=16]15*10^-12 F~meglio~se~scriviamo~15 pF[/pmath]

La tabella mostra multipli e sottomultipli usati nel Sistema Internazionale. In evidenza (in rosso) quelli che vengono più frequentemente utilizzati in campo elettronico.

Preleva la tabella dei multipli e sottomultipli in formato PDF per poterla stampare ed allegare ai tuoi appunti.

Esempio

[pmath size=16]37 kg = 37*10^3 g = 37.000 g[/pmath]

[pmath size=16]0,003 V = 3*10^-3 V = 3 mV[/pmath]

[pmath size=16]0,000005 A = 5*10^-6 A = 5 mu A[/pmath]

Accade spesso che effettuando misurazioni o calcoli si trovino dei valori che non rientrano nei multipli e sottomultipli della tabella precedente, in questo caso bisognerà operare per farlo rientrare nella rappresentazione convenzionale, ciò potrà essere fatto sfruttando le proprietà delle potenze e ricordando che un numero non cambia se lo moltiplichiamo o lo dividiamo per una stessa quantità.

Esempio

[pmath size=16]0,00057 V = 57*10^-5 V = 57*10*(10^-5/10) = 570*10^-6 V = 570 mu V[/pmath]

[pmath size=16]27*10^7 Omega = 270*10^6 Omega = 270 M Omega[/pmath]
oppure
[pmath size=16]0,27*10^9 Omega = 0,27 G Omega[/pmath]

[pmath size=16]0,00009 A = 9*10^-5 A = 9*10*(10^-5/10) = 90*10^-6 A = 90 mu A[/pmath]

Lezioni di laboratorio di elettronica – come scrivere le unità di misura

Le unità di misura che dovrete utilizzare per esprimere grandezze elettriche, in generale fisiche, sono soggette a regole ben precise di scrittura che dovrete ricordare quando ad esempio durante la realizzazione delle relazioni di laboratorio. Queste le regole fondamentali:

  • le unità di misura devono essere scritte in stampatello minuscolo e prive di accenti;
  • i simboli dovranno essere scritti con il carattere iniziale in stampatello maiuscolo se derivano da nomi propri, minuscolo in tutti gli altri casi.

esempio:

N da Newton
J da Joule
Hz da Hertz
W da Watt

nt da nit (luminanza)
lx da lux (illuminamento)
lm da lumen (flusso luminoso)

  • i simboli delle unità di misura non vogliono il punto di abbreviazione, inoltre l’unità di misura va sempre scritta dopo il valore numerico.

Esempio:

5 W e non 5 W. oppure W 5

3 A e non 3 A. oppure A 3

Il simbolo della grandezza può anche sostituire la virgola dei decimali come ad esempio 5V5 per indicare ad esempio 5,5 Volt. (Grazie a Bartolomeo per la segnalazione – vedi commento al post).

Quando l’unità di misura è citata in un testo senza che questa sia accompagnata da un valore numerico allora deve essere scritta per esteso e in minuscolo.

Esempio:

la quantità di volt presenti all’ingresso del circuito…

e non

la quantità di V presenti all’ingresso del circuito…

Esistono inoltre delle unità di misura molto usate nell’elettronica non previste dal Sistema Internazionale di unità di misura (SI), ma accettate comunque da tutti, tra le più importanti:

  • unità di misura: decibel
    simbolo: dB
    misura del guadagno di potenza (vedremo più avanti il suo significato)
  • unità di misura: bit
    simbolo: bit
    unità di informazione