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Laboratorio di inclusione – dall’Idea alla realtà: costruire una Clessidra ad Acqua

Nello scorso mese ho avuto il piacere di partecipare alla gestione del corso

Percorso laboratoriale di ricerca e sperimentazione di strategie inclusive e strumenti digitali nella didattica della matematica finalizzata all’inclusione degli allievi con disabilità intellettiva”,

rivolto a docenti di matematica e di sostegno di ogni ordine e grado.

L’attività si è svolta all’interno del Laboratorio Territoriale per l’Occupabilità (LTO) di Moncalieri, uno spazio che, grazie alla disponibilità di strumenti per la prototipazione rapida, ha reso possibile coinvolgere attivamente i partecipanti nella progettazione e costruzione di ausili didattici pensati per rendere la matematica e la fisica più accessibili agli studenti con bisogni educativi speciali.

I vari gruppi di lavoro hanno progettato e realizzato diversi ausili didattici, ciascuno pensato per rispondere a esigenze concrete. Durante tutto il periodo del corso, gli strumenti sviluppati sono stati testati direttamente con gli studenti, permettendo di apportare modifiche e miglioramenti che hanno condotto alla realizzazione dei prodotti finali.

In particolare, il mio gruppo si è concentrato su due progetti:

  • Il “derivatografo”, uno strumento ideato per facilitare lo studio delle derivate rivolto agli studenti della scuola secondaria di secondo grado;
  • La clessidra ad acqua, pensata per supportare l’apprendimento della misurazione del tempo negli alunni della scuola primaria e della secondaria di primo grado.

La clessidra ad acqua nasce da un’esigenza reale: trovare un modo concreto e visivo per insegnare la misurazione del tempo a studenti con necessità specifiche.

Su richiesta dei colleghi, ho realizzato un primo prototipo di kit da distribuire alle scuole. Grazie ai feedback raccolti durante l’utilizzo, il kit è stato progressivamente perfezionato.
Insieme allo strumento, ho inoltre sviluppato una serie di schede operative da proporre agli studenti, per facilitare l’attività didattica e guidare il lavoro in classe.

La validità di questo progetto è stata ulteriormente confermata durante un recente corso sul Tinkering, in cui la costruzione della clessidra e le attività correlate hanno generato nuovi spunti e suggerimenti, aprendo la strada a futuri sviluppi e alla creazione di ulteriori ausili didattici.

I progetti sviluppati durante l’attività di formazione saranno presentati il prossimo 16 maggio in occasione della conferenza della Rete MICHI, che si terrà presso l’ITIS Pininfarina di Moncalieri.

Cos’è la Rete MICHI?
Il Protocollo d’intesa “Michi – Insieme per l’Inclusione” nasce per valorizzare e sostenere le realtà scolastiche, istituzionali e territoriali che fanno dell’inclusione un valore fondamentale, promuovendo sinergie efficaci e la diffusione di buone pratiche.

Buon lavoro 🙂

 

Vita in Laboratorio Terriotriale – Un contest per recuperare e rimotivare

In questa settimana sto seguendo alcuni allievi di classe 5′ in attività di PCTO presso il Lab. Territoriale, hanno il compito di ottimizzare alcuni processi di lavoro in laboratorio, però mercoledì scorso un’urgenza didattica ha deviato la loro attività principale, si sono cimentati nella progettazione e realizzazione di un mini hackaton di rimotivazione nei confronti di una classe 2′ problematica soprattutto dal punto di vista disciplinare.
L’oggetto del contest è stato lo svolgimento di un’attività laboratoriale usando una metodologia ludica centrata su un piccolo argomento di elettrotecnica. Tutto il modulo è stato progettato in modalitò lean organization. I ragazzi in PCTO hanno pensato ad un kit che abbiamo chiamato: “smart hackaton rimotivazionale” un oggetto didattico adattabile all’argomento desiderato, di breve durata (55 min), tutto documentato e reso procedura. Il progetto ha preso in considerazione diverse componenti tra cui:

  • dinamica di gioco
  • tempi di progetto ed esecuzione attività: dalla spiegazione, al tipo di rapporto tra tutor ed allievi, modalità per effettuare la premiazione, tecniche di coinvolgimento e modalità per innescare empatia con gli allievi e molto altro
  • progettazione degli elementi fisici a supporto dell’attività, ad esempio: le LTO coin da spendere per avere vantaggi nell’attività (uso degli strumenti di misura), schede di lavoro, premio finale (coppa)

Quindi tempi precisi, in 55 miunti: 3 minuti di presentazione dell’attività da parte del docente (io), 10 minuti di richiamo teorico da parte degli allievi tutor (alllievi in PCTO), 5 minuti per la spiegazione del gioco 30 di gioco e 7 minuti per la premazione e mio sermone finale.

Nelle prossime settimane espliciterò tutto il processo in un documento che in via sperimentale sarà sottoposto ai mie colleghi neoassunti che seguiranno l’attività di formazione che condurrò e poi diventerà parte integrante del processo di attività laboratoriale che svolgo da sempre.

Presto online ulteriori dettagli.

P.S.
La cosa più bella?
Al termine dell’attività, nei 7 minuti che mi sono stati concessi dai miei studenti di 5′ ho aggiunto:

ragazzi spero di ritrovarvi in laboratorio insieme per imparare divertendoci e voglio darvi ancora due indicazioni:

    1. sistemiamo insieme il laboratorio, lasciamolo in ordine e pulito
    2. baci ed abbracci a tutti

… alcuni allievi hanno preteso l’abbraccio 🙂

Un grazie a: Francesco, Andrea, Gianluca, Alessandro

Nuovo lavoro – Incontri – MakerFaire Roma 2022


Si ritorna in presenza alla MakerFaire, questa volta in altra veste, non di espositore o relatore, ma solo per incontrare persone ed aprire nuove relazioni di collaborazione con persone incontrare sul web.
Con chi nasceranno queste relazioni? Aziende, Università, Associazioni.
Dal dal 1 di settembre una novità lavorativa importante mi coinvolge e mi permetterà di affrontare nuove avventure lavorative/didattiche: mi è stata assegnata la responsabilità di gestione del Laboratorio Territoriale per l’occupabilità che ha sede nel mio istituto, l’ITIS Pininfarina di Moncalieri (To).

Per chi conosce la realtà dei Laboratori Territoriali (LTO) si parla di strutture che hanno allestimenti che vanno oltre i normali laboratori scolastici, accessoriati con strumentazioni industriali importanti ed attuali e per quanto riguarda l’LTO di Moncalieri in queste settimane in via di completamento. Il laboratorio costituisce un ampio spazio per la sperimentazione strutturata della fabbricazione digitale, integrando loT, Meccatronica ed ERP avanzati, a sostegno di azioni volte ad accrescere la creatività e le prospettive di occupabilità dei giovani tecnici delle scuole secondarie di Il grado e dei neet. E’ un luogo in cui si svolgono percorsi di PCTO e del Percorso Duale indirizzati a studenti dell’istituto e di altre scuole insieme alle aziende, quindi una struttura assolutamente a supporto del territorio.

Per quanto mi riguarda la metodologia organizzativa sarà sempre la medesima: un passo alla volta, perché il sistema è piuttosto complesso e tanto ancora deve essere fatto ed imparato da parte mia 🙂 Esistono per ora progettualità che coinvolgeranno università ed aziende, ma quando sarà possibile condividerò le esperienze. Certamente l’LTO è disponibile ad avviare nuove relazioni, l’unico vincolo è il “tempo lavoro”, ma se siete interessati ad esplorare gli spazi ed avviare nuove attività contattate la mia scuola o direttamente me.

Il mio grazie per questa nuova avventura va certamente al mio Dirigente e al collega e amico Emilio Matarese felicemente in pensione che precedentemente ha avuto la medesima responsabilità e ai tanti colleghi della scuola che negli anni passati hanno avviato e sostenuto le azioni dell’LTO, grazie a coloro che stanno supportando in questo inizio d’anno scolastico questa realtà: colleghi, personale ATA e collaboratori esterni.

Per chi vorrà ci vediamo alla Maker Faire, per un caffè o per una chiacchierata, io sarò presente solamente sabato 8/10/22.

Un caro saluto a tutti.