
Prima di iniziare con l’installazione del software procediamo con la configurazione base dell’hardware, nel mio caso dispongo a scuola di un Raspberry Pi 4 Model B – 4 GB RAM e su questa versione opereranno gli studenti, ovviamente la scelta di un modello superiore con maggior memoria è consigliabile, ciò che ho fatto per la mia versione casalinga con un un Raspberry Pi 5 – 8 GB RAM.
Questa prima parte è estremamente semplice e richiede pochissime competenze tecniche, installeremo le alette di raffreddamento e la ventola di raffreddamento collegandola ai pin di alimentazione che troviamo sulla GPIO.
Note per chi inizia: Cos’è la GPIO del Raspberry Pi
GPIO = General Purpose Input/Output: è il pettine a 40 pin sulla scheda che vi permette di leggere/scrivere segnali digitali e, quando necessario, usare funzioni: come I²C, SPI, UART, PWM ecc. Sulla Pi 4 solo 28 sono utilizzabili per la programmazione. La GPIO del Pi 4 è identica, per posizione e funzioni base, a quello dei modelli precedenti con header a 40 vie: quindi HAT e cablaggi restano compatibili. Al termine della guida è indicato la piedinatura della GPIO ed i pin a cui connettere la ventola di raffreddamento.

Raspberry Pi 4 offre molta più potenza dei modelli precedenti e, sotto carico sintetico (cioè durante test artificiali che stressano intenzionalmente CPU/GPU per misurare il “la situazione peggiore di utilizzo”), può scaldare rapidamente fino a innescare il throttling (taglio automatico della frequenza per protezione termica). Le misure ufficiali con il firmware iniziale mostrano picchi fino a 72,1 °C in 60 s e l’avvio del throttling dopo circa 65 s; gli aggiornamenti firmware successivi hanno ridotto consumi/temperature e posticipato il momento in cui il taglio di frequenza interviene, ma in carichi intensi il rischio resta. Per chi usa il Pi 4 in modo continuativo (es. Home Assistant), aggiungere alette di raffreddamento + ventola aiuta a mantenere la CPU sotto soglia, evitando cali di prestazioni e migliorando stabilità e longevità del sistema.
Di seguito due immagini della scheda realizzate con la termocamera in fase di test.
Per maggiori informazioni vi rimando all’articolo tecnico che trovate sul sito Rapberrypi.org
Situazione in fase di riposo

Raspberry Pi 4 VLI, SDRAM (idle)
Situazione in fase di load

Raspberry Pi 4 VLI, SDRAM (load)
Di cosa abbiamo bisogno
- Kit dissipatore in alluminio per Raspberry Pi 4 (molti includono doppia ventola + thermal pad + viteria).
- Cacciavite a croce di piccole dimensioni.
- Alcol isopropilico + panno morbido (per pulire i chip prima del fissaggio delle alette).
- Facoltativo: fascette/clip per gestire i cavi.
Sicurezza e prevenzione
Sembra banale, ma meglio specificarlo, soprattutto per i giovani studenti che iniziano attività laboratoriali:
- Scollegare l’alimentazione del Raspberry Pi.
- Lavorare su superficie pulita; toccate una parte metallica messa a terra per scaricare l’elettricità statica (se disponete di un braccialetto antistatico meglio).
- Pulire delicatamente CPU/RAM/controller USB con un panno leggermente inumidito di alcol isopropilico e lascia asciugare.
Applicare le alette di raffreddamento
Sono acquistabili su qualsiasi store online, andranno montate sulla CPU, sulla RAM e sul Bridge PCI e USB 3.0. Incollate, come indicato nelle foto che seguono, le alette di raffreddamento, ogni aletta è dotata di nastro biadesivo.


Serraggio e alimentazione della ventola
In funzione del kit che avete acquistato o stampato in 3D la ventola di raffreddamento, alimentata a 5V è da fissare sulla struttura mediante 4 viti autofilettanti.
L’alimentazione della ventola avviene direttamente connettendo direttamente i pin di alimentazione della GPIO secondo quanto indicato dall’immagine che segue.
Poiché potrebbe servire in altre applicazioni condivido la mappa della GPIO del Raspberry Pi 4.
Per alimentare la ventola utilizzerò il +5V, preso sul pin 2 ed il pin 6 per il GND, come indicato nell’immagine che segue (datasheet Raspberry Pi 4)

Nell’immagine che segue è ben evidente il collegamento:


Procedere al servaggio della ventola al vetro supporto.

Buon Making a tutti 🙂


















