Archivi tag: didattica

I miei corsi per La Tecnica della Scuola – Google Apps per la didattica – seconda edizione

Grazie al successo della prima edizione e alle richieste di moltissimi colleghi con Tecnica della Scuola si è deciso di replicare il corso sulle Google Apps, una seconda edizione più ampia in cui verranno trattati molti più argomenti con aggiunta di moltissimi esempi pratici che offrono possibili soluzioni al lavoro quotidiano del docente.
Come nella prima versione mostrerò come usare gli applicativi Google in un contesto didattico, dalla pianificazione e progettazione didattica, all’organizzazione del lavoro alla produzione di verifiche. Rispetto alla precedente versione mostrerò come realizzare una serie di automatismi per la produzione documentale con format grafico personalizzabile, partendo da una collezione di dati di “Fogli” inseriti attraverso un Google Form, questi solo alcuni degli esempi:

  • raccolta della programmazione didattica iniziale dei docenti di una scuola che inseriscono attraverso un form i contenuti e l’azione genera in automatico il documento in formato PDF inviato in automatico alla Dirigenza;
  • realizzazione di un PDP on-line realizzato dai dati inseriti da ciascun docente attraverso form e produzione automatica del documento finale;
  • realizzazione automatica della documentazione necessaria per il percorso di Alternanza Scuola Lavoro dell’allievo;
  • realizzazione automatica di attestati;
  • realizzazione di compiti in classe on-line;

e molto altro…

Vedremo come realizzare azioni automatiche collegate ad eventi su calendario, alla gestione di una classe on-line mediante Google Classroom.
Ho ampliato le sezioni dedicate alle strategie di ricerca mediante il motore di ricerca, alla realizzazione di siti e per questa parte mostrerò come utilizzare i siti come delle vere e proprie WebApp ottimizzate per l’uso su dispositivi mobili.

… insomma tanto di più e tutto nato dal mio lavoro quotidiano a scuola nella gestione degli allievi e nell’organizzazione della scuola.

Saranno svolti 5 incontri di 2 ore ciascuno per un totale di 10 ore di formazione

  • Lunedì 6 novembre 2017 dalle ore 16.00 alle 18.00
  • Martedì 7 novembre 2017 dalle ore 16.00 alle 18.00
  • Giovedì 9 novembre 2017 dalle ore 16.00 alle 18.00
  • Lunedì 13 novembre 2017 dalle ore 17.00 alle 19.00
  • Martedì 14 novembre 2017 dalle ore 16.00 alle 18.00

DESTINATARI
Tutti i docenti e i dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado

PUNTI TEMATICI

  • Usare al meglio il motore di ricerca
  • Introduzione alle App e al cloud di Google; creare un account
  • Accedere a Gmail, inviare e rispondere ai messaggi, organizzare gli stessi, ricercare e filtrare; utilizzare i task e gestire le attività
  • Hangouts per comunicare, per chattare, per chiamare e fare videochiamate; condividere lo schermo, condividere link e file
  • Calendar per pianificare eventi, organizzare il tempo; aggiungere inviti e notifiche; creare e condividere calendari
  • Google Gruppi
  • Drive per caricare e archiviare file; aprire, modificare, eliminare file; condividere
  • Keep per creare note ed elenchi; condividere e collaborare
  • Documenti: creare un documento, modificare e formattare, condividere e collaborare; gestire il file, modificare il documento e cambiarne visualizzazione, inserire elementi e modificare il formato del testo; utilizzare le tabelle e gli strumenti aggiuntivi
  • Presentazioni: creare e modificare una presentazione curandone l’aspetto, formattare gli elementi come testi ed oggetti, condividere e collaborare; gestire, modificare, inserire elementi grafici, lavorare sulle transazioni, sugli schemi, sui temi
  • Disegni: impostare e formattare un disegno; aggiungere elementi, modificare le forme; lavorare sulle immagini; disporre gli elementi
  • Fogli: introduzione ai fogli di calcolo, capire l’interfaccia e operazioni di base; formule e funzioni; matrici; creare e lavorare sui grafici; formattazione condizionale; tabelle pivot
  • Moduli: creare e gestire un modulo; visualizzare e analizzare le risposte
  • Usare le Mappe, aggiungere luoghi, linee e forme; indicazioni stradali, misurare distanze
  • Sites per realizzare velocemente un sito; creare pagine, modificare il layout, organizzare la navigazione del sito.

OBIETTIVI

L’obiettivo del corso è quello di presentare ed usare efficacemente la piattaforma Google Apps in ambito scolastico e permettere di strutturare in classe con i propri allievi un’intensa azione laboratoriale fatta di esercitazioni in cui poter affrontare problemi comuni alla maggior parte dei contesti scolastici. II corso si svilupperà cercando di coprire gradualmente tutti gli aspetti organizzativi e didattici in cui si dimostra vantaggioso l’impiego di strumenti cloud.

MAPPATURA DELLE COMPETENZE

  • Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento
  • Conoscere strumenti di base della comunicazione on-line e l’uso dei social network e sistemi cloud di social learning
  • Conoscere modalità di organizzazione didattica flessibili nella prospettiva laboratoriale ed inclusiva
  • Conoscere buone prassi educativo-didattiche volte alla progettazione per competenze
  • Conoscere sistemi che rendano accessibili i contenuti didattici digitali a insegnanti e studenti
  • Saper gestire la didattica con le nuove tecnologie e creare prodotti digitali
  • Conoscere la piattaforma delle Google Apps e il suo utilizzo in ambito didattico
  • Competenza nell’integrazione fra didattica on line, didattica in presenza e didattica a distanza con piattaforme dedicate e strumenti di condivisione.

TITOLO RILASCIATO

La Casa Editrice La Tecnica della Scuola è ente di formazione accreditato dal Miur per la formazione del personale della scuola (prot. n. AOODGPER/6834/2012) ai sensi della direttiva ministeriale n. 90/2003 adeguato ai sensi della Direttiva n. 170/2016.
Ai fini del rilascio dell’attestato di partecipazione, il percorso di formazione si conclude con un test di verifica e un questionario di gradimento del corso di cui è richiesto il completamento.

Per maggiori informazioni sui costi del corso e sulle modalità di iscrizione vi rimando al sito di Tecnica della Scuola.

Vi aspetto.
Un caro saluto.

I miei corsi presso La Tecnica della Scuola: Google per la didattica

Guida all’uso degli applicativi Google finalizzati ad un uso didattico, dalla ricerca alla creazione di contenuti

Svolgerò 3 incontri di 2 ore ciascuno in Webinar nei giorni:

  • Lunedì 10 luglio 2017 dalle ore 17.00 alle 19.00
  • Martedì 11 luglio 2017 dalle ore 17.00 alle 19.00
  • Mercoledì 12 luglio 2017 dalle ore 17.00 alle 19.00

Presentazione del corso

Le Google Apps consentono di realizzare modalità di lavoro e di apprendimento collaborative che favoriscono la creazione di contesti didattici dinamici ed altamente inclusivi a supporto della didattica in presenza. Il corso fornirà le nozioni tecniche di base e le competenze per una operatività di base partendo da una panoramica delle applicazioni messo a disposizione da Google ed un loro impiego in ambito scolastico, si procederà alla scoperta di tutte le caratteristiche rivolte alla comunicazione, alla conservazione, alla produzione, alla collaborazione e alla condivisione. Il corso avrà una declinazione prettamente pratica al fine di permettere al corsista di toccare con mano le potenzialità offerte dalle Google Apps per una facile e veloce assimilazione dei concetti. Con questi elementi il docente, imparerà a strutturare attività didattiche online che sfruttano la collaborazione tra allievi e tra allievi e insegnanti. Per la partecipazione al corso non sono richieste competenze informatiche particolari e gli argomenti svolti sono adatti per qualsiasi docente curriculare e di sostegno di ogni ordine e grado; ove necessario il formatore fornirà documentazione e risorse aggiuntive per approfondire le sperimentazioni svolte in aula. Le priorità sviluppate in questo corso saranno: didattica per competenze e innovazione didattica, competenze digitali e nuovi ambienti di apprendimento, inclusione e disabilità.

DESTINATARI

Tutti i docenti e i dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado

PUNTI TEMATICI

  • Usare al meglio il motore di ricerca
  • Introduzione alle App e al cloud di Google; creare un account
  • Accedere a Gmail, inviare e rispondere ai messaggi, organizzare gli stessi, ricercare e filtrare; utilizzare i task e gestire le attività
  • Hangouts per comunicare, per chattare, per chiamare e fare videochiamate; condividere lo schermo, condividere link e file
  • Calendar per pianificare eventi, organizzare il tempo; aggiungere inviti e notifiche; creare e condividere calendari
  • Google Gruppi
  • Drive per caricare e archiviare file; aprire, modificare, eliminare file; condividere
  • Keep per creare note ed elenchi; condividere e collaborare
  • Documenti: creare un documento, modificare e formattare, condividere e collaborare; gestire il file, modificare il documento e cambiarne visualizzazione, inserire elementi e modificare il formato del testo; utilizzare le tabelle e gli strumenti aggiuntivi
  • Presentazioni: creare e modificare una presentazione curandone l’aspetto, formattare gli elementi come testi ed oggetti, condividere e collaborare; gestire, modificare, inserire elementi grafici, lavorare sulle transazioni, sugli schemi, sui temi
  • Disegni: impostare e formattare un disegno; aggiungere elementi, modificare le forme; lavorare sulle immagini; disporre gli elementi
  • Fogli: introduzione ai fogli di calcolo, capire l’interfaccia e operazioni di base; formule e funzioni; matrici; creare e lavorare sui grafici; formattazione condizionale; tabelle pivot
  • Moduli: creare e gestire un modulo; visualizzare e analizzare le risposte
  • Usare le Mappe, aggiungere luoghi, linee e forme; indicazioni stradali, misurare distanze
  • Sites per realizzare velocemente un sito; creare pagine, modificare il layout, organizzare la navigazione del sito.

OBIETTIVI

L’obiettivo del corso è quello di presentare ed usare efficacemente la piattaforma Google Apps in ambito scolastico e permettere di strutturare in classe con i propri allievi un’intensa azione laboratoriale fatta di esercitazioni in cui poter affrontare problemi comuni alla maggior parte dei contesti scolastici. II corso si svilupperà cercando di coprire gradualmente tutti gli aspetti organizzativi e didattici in cui si dimostra vantaggioso l’impiego di strumenti cloud.

MAPPATURA DELLE COMPETENZE

  • Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento
  • Conoscere strumenti di base della comunicazione on-line e l’uso dei social network e sistemi cloud di social learning
  • Conoscere modalità di organizzazione didattica flessibili nella prospettiva laboratoriale ed inclusiva
  • Conoscere buone prassi educativo-didattiche volte alla progettazione per competenze
  • Conoscere sistemi che rendano accessibili i contenuti didattici digitali a insegnanti e studenti
  • Saper gestire la didattica con le nuove tecnologie e creare prodotti digitali
  • Conoscere la piattaforma delle Google Apps e il suo utilizzo in ambito didattico
  • Competenza nell’integrazione fra didattica on line, didattica in presenza e didattica a distanza con piattaforme dedicate e strumenti di condivisione.

COSTO: €55

Per maggiori informazioni e per l’iscrizione seguire il LINK

DotBot K il robot per i più piccoli e non solo

dotbotk-01Lo avevo promesso nei mesi scorsi e finalmente sono riuscito ad implementare la prima versione di DotBot dedicata ai più piccoli, nome in codice DotBot K, dove K sta per Kids.
La nascita di quesa versione, che vi avevo preannunciato in precedenti post nasce da una domanda semplice che mi venne posta da una mia cara collega di scuole elementari quando vide il primo DotBot: “E a noi non hai pensato?” 🙂
In realtà ora lo posso dire, nei miei pensieri questa che vedete è stata la mia prima versione di DotBot, nelle prime bozze su carta era più piccolo e con un’elettronica diversa, ma io ho incominciato a pensare ad un kit robotico per gli studenti proprio avendo nella mente questo piccolo parallelepipedo, immaginavo ad un oggetto su cui aggiungere funzionalità successive al crescere delle competenze dello studente, una “mascotte” sufficientemente resistente da portare in cartella e da disporre sulla scrivania dello studente su cui effettuare esercitazioni di informatica e personalizzarlo con involucri personalizzati dallo studente.

Avevo necessità di realizzare un artefatto che permettesse di unire le parti mediante incastri riducendo al minimo le viti metalliche. Mi sono focalizzato su una serie di progetti open: BOB, Bobwl, ZOWI, Otto ed altri. Da essi ne ho estratto gli elementi che ritenevo più interessanti rinforzando la struttura ed adattandola alle funzionalità che desideravo inserire.
Quindi certamente in esso ritroverete caratteristiche dei progetti sopra citati, ma ne ho volute fare qualcosa di più, che andasse oltre la semplice realizzazione di un kit robotico, cosa? Spero possa trasparire nelle righe successive ed in ciò che farò nelle prossime settimane.

Ho partecipato spesso a discussioni con colleghi per immaginare quali dovessero essere sia le funzionalità che la forma del robot e le richieste, quasi tutte lecite, mi portavano in una direzione che rapidamente faceva aumentare i costi e le difficoltà di assemblaggio.

lo vogliamo:
resistente, colorato, personalizzabile, programmabile alla Scratch, comandato da smartphone, tablet e che costi poco.

Comprenderete, anche se non siete esperti dell’argomento, che pensare ad un oggetto di simili caratteristiche a costi contenuti, è complicato, inoltre desideravo che il tutto potesse essere pensato e prodotto in non più di 3 mesi di lavoro. Quindi come fare?
Sono partito da lontano ed ho riflettuto sull’obiettivo del tutto: fare coding non solo per insegnare a programmare ma anche per insegnare a pensare e per insegnare a pensare, se si pensa bene, lo si può fare con pochi soldi 🙂
L’idea quindi è quella di non pretendere un’oggetto tecnologicamente all’ultima moda, ma offrire qualcosa che potesse permettere di realizzare un percorso di project learning con i propri allievi, che parte dalla modellazione 3D per giungere alla fine al coding.
Infatti tutte le strutture fisiche che vedete stampate in 3D fanno anch’esse parte del processo di apprendimento, infatti sono state implementate volutamente tutte con Thinkercad, che come molti di voi sapranno, è un applicativo online gratuito di facile utilizzo che può essere utilizzato con gli studenti più giovani. L’intero processo di modellazione 3D è stato documentato, ne darò informazione più avanti, in modo da poter essere usato dagli insegnanti come manuale didattico con possibilità di rimodulazione in tutte le parti da parte di docenti e allievi secondo le necessità.

dotbotk-06
Le fasi di programmazione potranno essere realizzate usando ambienti di sviluppo di diverso tipo tra cui sistemi simili a Scratch. Nelle prossime settimane fornirò sketch di esempio che permetteranno ai più esperti di riprogrammare il robot.
Quindi pensare alla moderazione 3D e costruzione del robot come ad un’attività didattica che giunge fino al coding quindi costruzionismo (per dirla alla Papert) dall’inizio alla fine ed è questo che desidero sia DotBot K.

Ma quali sono le caratteristiche di base?
E’ costituito da due modalità di movimento, una autonoma che utilizza un sensore ad ultrasuoni che permette in autonomia di evitare gli ostacoli ed una comandata per passi che fa uso di un qualsiasi telecomando di TV che consente di movimentare il robot in avanti, indietro e fargli eseguire rotazioni di 90 gradi a destra e sinistra la modalità di movimento è selezionabile da telecomando.
Nella prima versione proposta il controllo del piccolo robot è costituito da un Arduino Nano, mentre la movimentazione viene eseguita mediante servomotori a rotazione continua di piccole dimensione. Due i dispositivi di output per la segnalazione di azioni compiute dal robot: un led RGB che costituisce il naso di DotBot K per l’emissione di luce colorata ed un buzzer per la produzione di suoni. Alimentazione totale 6V.

Piccola precisazione riguarda alla fase di assemblaggio.
DotBot K è da pensare ad una sorta di BeeBot quindi immagino il robot consegnato già montato, i giovani studenti si dovranno solo preoccupare di personalizzare la struttura o programmarlo in modo diverso, l’assemblaggio delle parti interne sarà a carico di insegnanti o altre figure (studenti di scuola superiore).

dotbotk-02

dotbotk-03

Quindi essenziale, ma sufficiente per svolgere ad esempio quanto già descritto in precedenza per DotBot S che meglio si adattano alla versione K se pensiamo a bambini:

Ho immaginato tanti DotBot K pilotati a distanza mediante i telecomandi che ogni studente si porterà casa. In un’attività ad esempio di educazione stradale, i DotBot K diventano le automobili su cui ogni studente deve agire.
Immagino l’attività di apprendimento della composizione di una frase in italiano, su di un piano vengono disposte le parti mischiate di una frase e i bambini devono far percorrere ai DotBot K la strada giusta per comporre correttamente la frase.
Ma ancora l’attività in cui i bambini imparano ad usare Thinkercad stampando dei numeri dopo di che i numeri vengo disposti a terra. Con dei DotBot K i bambini potrebbero, mediante telecomando che comanda il robot, spostare i numeri nell’insieme pari e nell’insieme dispari. Attività simili si possono pensare con vocali e consonanti, oppure forme geometriche, ecc… Insomma l’attività didattica diventa un’incredibile attività laboratoriale e la robotica una materia trasversale a tutte le discipline.

Probabilmente alcuni si aspettavano un grado di interattività maggiore e certamente ho pensato a qualcosa di più con caratteristiche più performanti: motori, sensori, estensioni IoT, programmazione diretta senza PC, memorizzazione dei passi… ci sono già, sono step del progetto già in fase di sviluppo e che vedranno la luce nei prossimi mesi, come ad esempio estensioni IoT di interattività di DotBot K in funzione di messaggio proveniente da social network che sto sperimentando mentre scrivo questo articolo… però chiedo come sempre pazienza 🙂

dotbotk-04

dotbotk-05

Ovviamente vi spiegherò come realizzare un DotBot K, ma prima di far ciò vi elenco la lista delle attività che saranno svolte nei prossimi giorni:

  1. Presentarvi DotBot K alla Maker Faire di Roma che ci sarà la prossima settimana presso il padiglione 5 postazione C25.
    Saremo: Maffucci Michele, Russo Ludovico Orlando, Mattia Maffucci (figlio), Vernotico Silvia e new entry Gabriele Ermacora e tutti insieme stiamo condividendo lo sviluppo progetto DotBot, ciascuno per la propria competenza, sia su piattaforma Arduino che Raspberry Pi con particolare attenzione allo controllo mediante ROS.
    Durante la Maker Faire di Roma mi piacerebbe presentarvi quanto stiamo realizzando,  avere un confronto con colleghi e studenti per condividere idee e progetti, quindi vi aspettiamo, stiamo pensando di organizzare due momenti di incontro specifici a cui bisognerà prenotarsi mediante form on-line che predisporrò nelle prossime ore.
  2. Mettere a disposizione l’intero progetto in modalità Open Source, credo di poterlo fare subito prima o subito dopo la Maker Faire di Roma, quindi link ai sorgenti per la stampa ed esempi di programmazione.
  3. Effettuare una guida esaustiva sulla realizzazione di DotBot K.
  4. Realizzare un corso per bambini di quinta elementare che fa uso di DotBot K.
  5. Aggiungere memorizzazione dei passi ed esecuzione del percorso.
  6. Estensioni IoT di DotBot K.
  7. Apportare modifiche ai motori.

Tutto a partire dalla prossima settimana.

Quindi per ora un grazie a tutti voi, a chi mi ha scritto per dirmi che sta usando DotBot con i propri studenti o con i propri figli, vi aspettiamo alla MakerFaire di Roma.

Un caro saluto a tutti.

Utenti che creano mutazioni di DotBot S – vi presento Robbie

robbie

E’ interessante ritrovare nelle sperimentazioni degli utenti quella che è stata l’evoluzione di DotBot, da semplici strutture in cartone per poi passare a strutture in compensato e poi elementi stampati in 3D.
Sono felice di condividervi con voi l’esperienza di Francesco Lacchia che ha realizzato una sua personalissima versione in legno di DotBot S che ha chiamato Robbie e che utilizzerà per fare del coding con i suo figli. Un grazie a Francesco per aver preso a cuore il nostro progetto e complimenti per il lavoro svolto.

Francesco mi chiede di mettere in evidenza alcune cose:

“chissà che una frasetta nell’articolo che suggerisca anche la possibilità di una soluzione totalmente artigianale non possa spingere qualcuno verso un po’ di sano pensiero laterale.”

Certamente sì ogni realizzazione “artigianale” è altrettanto valida e si potranno ottenere i medesimi risultati didattici. DotBot nasce come oggetto per entrare nelle classi e guidare nella realizzazione di un artefatto robotico che permette di giungere velocemente alla competenza, imparare a pensare e programmare, dopo di che avendo coscienza della propria competenza l’utente potrà modificare l’intero progetto o crearne uno nuovo come hai fatto tu con la speranza che condivida a sua volta l’esperienza.

“Quando uno crea, ha la mente aperta, quando uno esegue delle istruzioni di altri, rischia di mettere la testa nel sacco e fa fatica ad uscire dalla rotaie che sono state previste per lui.”

DotBot è una delle componenti del processo che porta in altro modo a sviluppare un “pensiero laterale”, il mio obiettivo quindi è solo dare la possibilità di far vedere come costruire i propri “mattoncini di sapere”, non credo che si corra il rischi di mettere “la testa nel sacco”, quello che manifesti è il pensiero dell’adulto già formato che sa come creare, io invece lavoro con ragazzi a cui desidero insegnare come si pensa e si progetta attraverso il coding. Tu hai comunque realizzato Robbie per usarlo con i tuoi figli ed è un po’ quello che ho fatto io con i miei studenti, quindi se i miei studenti partono da DotBot per costruire Robbie o una qualsiasi altra variante io sarò certamente l’insegnante più felice perché come docente avrò centrato l’obiettivo.

Un sincero grazie per aver adottato DotBot.

Vi allego il testo dell’e-mail di Francesco e link ad un suo video.

Ciao Michele,

dopo un po’ di procrastinazione mi sono deciso a costruire Dot Bot S. Era già qualche giorno che avevo comprato il materiale…

E’ chiaro che dal punto di vista della condivisione ed anche della produzione in piccola scala (magari per una classe) la soluzione stampa 3D sia assolutamente la migliore. Però per un singolo che deve prendere contatti con un FabLab, magari lontano, rischia di diventare un ostacolo. Ma se si ha qualche dimestichezza con il fai da te classico, con compensato, seghetto alternativo e qualche vite panel, il tutto si conclude in qualche divertente ora di lavoro creativo.

Per decidermi ho però dovuto vincere una mia resistenza psicologica perché non è stato immediato copiare alla bell’e meglio e personalizzare il vostro progetto. Quando uno crea, ha la mente aperta, quando uno esegue delle istruzioni di altri, rischia di mettere la testa nel sacco e fa fatica ad uscire dalla rotaie che sono state previste per lui.

Almeno, per me è stato così e magari anche ad altri potrebbe capitare… chissà che una frasetta nell’articolo che suggerisca anche la possibilità di una soluzione totalmente artigianale non possa spingere qualcuno verso un po’ di sano pensiero laterale.

Dal momento che ho voluto costruire Dot Bot S (nome proprio Robbie :-),  per insegnare ai miei bambini (Sara e Andro), ora non resta che ingegnarmi nell’inventare qualche utile esperimento per loro…

Come sempre: grazie di tutto!

Francesco

Robbie in azione: video

Grazie ancora.
Un caro saluto.

Appunti: perché avere un blog di classe

starter-kit-per-docenti-hi-tech-beta
Ricordo che durante una delle lezioni svolte per i colleghi neo immessi in ruoli una delle obiezioni alla realizzazione di un blog di classe è stata:“ma perché dovrei usare un blog per comunicare con i miei studenti? Non è meglio parlare con loro in presenza in classe?”

Ho di seguito elencato 7 motivi che non ho incluso ancora nel mio Starter kit per docenti hi tech v.02 di cui ne farò sicuramente una nuova edizione nei prossimi mesi aggiungendo proposte di attività pratiche e sviluppo di argomenti che mi sono stati suggeriti dai colleghi.

Pensieri annotti al volo sul mio Evernote, li copio ed incollo così come sono stati scritti.

Perché avere un blog di classe

1. È uno strumento utile ai genitori per conoscere le dinamiche didattiche e comprendere come i figli vivono la scuola. Una delle lamentele che maggiormente riscontro da parte dei genitori è proprio la scarsa comunicazione da parte dei figli in merito alle attività svolte, alla domanda: “che cosa hai fatto oggi a scuola?” la risposta da parte dei ragazzi nella maggior parte dei casi è: “nulla” e “nulla” è un po’ pochino 🙂 in 6 ore di attività giornaliere.

2. Il blog inevitabilmente offre agli studenti l’opportunità di condividere i loro pensieri con l’insegnante. Gli allievi hanno necessità di tempi che vanno oltre quello disponibile a scuola. Non sempre è possibile per lo studente articolare una conversazione estesa durante la lezione. Disporre di un luogo dove lo studente può ampliare quanto discusso in classe è uno dei modi migliori per effettuare un’analisi approfondita e critica, un’azione che favorisce lo studio ed il ricordo.

3. Avere un blog è un ottimo modo per mantenere un diario di tutte le attività svolte con i propri ragazzi, certamene esiste il registro personale dell’insegnate, ma su di esso non è possibile ricordare lo sviluppo preciso di un’attività soprattutto se è necessario ricordarlo a fine anno scolastico. Utilizzare un blog può aiutarci a sviluppare un piano didattico migliore per il nuovo anno scolastico.

4. Diventare autori di un blog fornisce agli studenti un pubblico reale che legge ed eventualmente critica un progetto, quindi si va oltre i confini del foglio di carta o del confronto in presenza nella sola classe.

5. Azione semplice ma utilissima: un blog di classe potrebbe fornire a genitori e studenti il calendario di eventi e compiti.

6. Per uno studente mantenere un diario permette di percepire la consapevolezza del proprio apprendimento rilevando progressi e cambiamenti di punti di vista, uno strumento che evidenzia su una scala temporale l’aumento delle proprie competenze.

7. Un blog può essere il primo passo per costruire un e-portfolio e quindi mantenere aggiornato il proprio curriculum.