Il robot sporcaccione

Scrivi dal PhotoShow di Milano presso lo stand della Nikon.
Nital, distributore nazionale Nikon è anche distributore iRobot (Roomba, robot aspirapolvere) e per l’evento io con i miei allievi abbiamo realizzato il robot sporcaccione 🙂
Il robot è stato realizzato con due NXT uno usato per l’orientamento ed uno per versare lo sporco (coriandoli e zucchero) le vaschette distributici di sporco realizzate con mangiatoie per canarini. Nella foto il campo di gara.

Scienze in Piazza

Oggi alla conferenza di inaugurazione Scienze in Piazza – Bussoleno Robotica come strumento didattico. La luce e i colori. Intervengono: Ing. Andrea Bonarini, Ing. Stefano Beltramo

I componenti hardware di base di un computer

Disponibile il nuovo video di Common Craft che spiega in un inglese molto semplice quali sono e come funzionano i componenti di base di un computer.
Presto disponibile anche la traduzione in italiano su DotSub

Unpacking del kit Lego® NXT Mindstorms®

La robotica diventerà una delle attività da effettuare in laboratorio nei prossimi mesi e per poter impostare le esercitazioni ho provveduto ad acquistare on-line il kit retail Lego® NXT Mindstorms®.

Il kit contiene tutto il necessario per partire con la costruzione di un gran numero di robot, la scatola è costituita da 511 pezzi:

  • 1 mattoncino NXT programmabile
  • 3 servo motori con sensore di rotazione integrato
  • 1 sensore di contatto (per rilevare contatti e urti)
  • 1 sensore di luce (per misurare luce ambiente e riflessa)
  • 1 sensore audio  (per rilevare suoni)
  • 1 sensore di ultrasuoni (per rilevare oggetti in movimento, misurare distanze)
  • 7 cavi di collegamento
  • software di programmazione basato su icone (per Mac e Pc)

Le specifiche tecniche del mattoncino dal sito Lego® NXT:

  • 32-bit ARM7 microcontroller
  • 256 Kbytes FLASH, 64 Kbytes RAM
  • 8-bit AVR microcontroller
  • 4 Kbytes FLASH, 512 Byte RAM
  • Bluetooth wireless communication (Bluetooth Class II V2.0 compliant)
  • USB full speed port (12 Mbit/s)
  • 4 input ports, 6-wire cable digital platform (One port includes a IEC 61158 Type
  • 4/EN 50 170 compliant expansion port for future use)
  • 3 output ports, 6-wire cable digital platform
  • 100 x 64 pixel LCD graphical display
  • Loudspeaker – 8 kHz sound quality. Sound channel with 8-bit resolution and
  • 2-16 KHz sample rate.
  • Power source: 6 AA batteries

Tutti i dettagli sul sito.

In allegato le immagini dello spacchettamento in cui potete vedere il contenuto dell’intera scatola.

robotica a scuola / a scuola di robotica

Grandissimo successo del convegno, che mi ha visto tra i relatori, svoltosi il 12 febbraio presso l’IPIA Galilei.

Il mio grazie va a tutti coloro che hanno partecipato.

Un ringraziamento particolare va a:

Giovanna Pentenero
Assessore all’istruzione e alla Formazione Professionale della Regione Piemonte

Umberto D’Ottavio
Assessore alla Formazione e all‘Istruzione della Provincia di Torino

USR del Piemonte
rappresentato dall’Ispettore Alessandro Militerno

E a tutti i Presidi che hanno dimostrato, anche con i loro interventi, il fortissimo interesse per la robotica applicata alla didattica.

Ormai sono pienamente coinvolto nell’iniziativa della RoboCup JR che mi vedrà impegnato con gli studenti delle mie classi per i prossimi tre mesi.
Grandissima voglia di fare da parte dei miei studenti era da tempo che non vedevo ragazzi così motivati, pare che non spaventi la programmazione e il poco tempo (a maggio le gare nazionali)… vedremo.
Negli ultimi giorni si sono intensificate le iscrizioni alle gare e molte sono state le richieste di scuole per entrare a far parte della rete.
Il convegno del 12 febbraio scorso ha suscitato grandissimo interesse, moltissimo da costruire (non solo i robot) ma una nuova didattica basata sul “fare”.

Dalla mio intervento del 12 febbraio:

…E’ noto a tutti che i dati OCSE-PISA affermano che i nostri allievi hanno forti carenze matematiche/logiche e questa situazione impone una riflessione.
Il mio compito, prima che insegnare è trovare una metodologia adatta per far fronte al deficit formativo degli allievi. Il reale e il concreto che abbiamo sperimentato durante le esperienze di robotica affascina e attrae perché rientra nella possibilità di rendere immediatamente spendibile le aquisizioni teoriche e trasforma l’aula, piena di parole in laboratori, luogo di sperimentazione luogo del fare…
Gli studenti apprendono più facilmente e rapidamente se hanno a che fare “col concreto”.
Sarebbe ben diverso se si trovassero ad operare con gli astrattismi matematici e lavagnate di formule, non perché le formule non siano importanti ma queste devono nascere come naturale conseguenza della sperimentazione…
E’ necessario allora che l’alunno sappia che costruendo il suo prototipo in realtà sta facendo matematica, fisica, elettronica, elettrotecnica, meccanica e basta che di ciò l’insegnante ne sia consapevole in modo tale che al momento giusto dovrà e saprà evidenziare lo specifico della disciplina nascosta dentro l’attività che sta nel costruire…

Tutto ciò impone un grandissimo sforzo, fortunatamente esiste una rete di scuole, che parteciperà alla nascita di un nuovo modo di trasmettere conoscenza.