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Installare l’Arduino IDE 1.6.X su Ubuntu – metodo 2/2

Come promesso di seguito trovate il secondo metodo per l’installazione dell’IDE Arduino 1.6.X su Ubuntu in cui viene mostrato come avviare l’IDE direttamente dal menù Applicazioni di Ubuntu oppure posizionare l’icona di Arduino all’interno del Launcher rendendo ancora più comodo l’avvio dell’applicazione.

Passo 1

Prelevate l’IDE dal sito Arduino, e scompattatelo facendo doppio click sul file e trascinate la cartella all’interno della cartella “Scaricati”:

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Passo 2

Spostare la cartella arduino-1.6.5-r5 all’interno del cartella Home mediante il comando da terminale:

mv ?/Scaricati/arduino-1.6.5-r5 .

(non dimenticate il punto finale)

ls -l | grep arduino

Con i seguenti comandi, ls e grep, verifichiamo solamente che vi sia una sola cartella arduino all’interno della cartella Home.

Il comando ls restituisce l’elenco di file all’interno di una directory con parametro -l produce un elenco esteso, una riga per ogni file, in cui saranno evidenziati: permessi, proprietario, gruppo assegnato, nome, e molto altro (si consulti help di unix).

L’operatore pipe “|” concatena standard output e standard input di più programmi, nel nostro caso viene concatenato il comando “ls -l” con l’istruzione “grep arduino” che permette di sapere quante sono le occorrenze della parola “arduino” all’interno della cartella Home.

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Nella cartella Home avrete la cartella arduino-1.6.5-r5

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Passo 3 Continua a leggere

Blynk – liberi di creare applicazioni per i vostri progetti con Arduino, Raspberry Pi, ESP8266 e molto altro

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Sì è proprio così Blynk, come afferma il titolo di questo post, è semplicità assoluta nel creare applicazioni e “governare l’elettronica” con estrema semplicità attraverso i vostri dispositivi mobili. I test che sto conducendo questa giornata mi confermano l’utilità del sistema ed aggiungono un mattoncino in più a quanto insegno ai miei allievi. Grazie a Rossano M. che mi ha inviato la segnalazione e che mi chiede di risolvere alcuni dubbi sul suo utilizzo, cercherò di rispondere in prossimi post.

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Blynk nasce come progetto finanziato mediante Kickstarter e vi consente di controllare i vostri progetti elettronici attraverso dispositivi iOS e Android mediante apposite app per il controllo di Arduino, Raspberry Pi e altri dispositivi.

In estrema sintesi l’app dispone di una dashboard dove potrete costruire un’interfaccia per il vostro progetto semplicemente trascinando e rilasciando i widget.

Come affermato sul sito, confermo perché sperimentato, in 5 minuti sarete in grado di operare e in 5 minuti potrete capire cosa vuol dire Internet Of Your Things.

Partite dal Getting started dopo di che passate seguite i tutorial del sito di riferimento, sono ben fatti.

Buona sperimentazione a tutti.

Installare l’Arduino IDE 1.6.X su Ubuntu – metodo 1/2

In questa ultima settimana ho dovuto risolvere una serie di problemi con la versione dell’IDE di Arduino (la 1.6.5) su Ubuntu 14.04.03 e 15.04 (a 64 bit). Per non dimenticare e mantenere traccia scrivo queste poche righe per me e i miei allievi che si cimenteranno nelle loro sperimentazioni.

Come sicuramente saprete, l’IDE di Arduino disponibile dal Software Center di Ubuntu, è la 1.0.5, una versione molto datata che non si presta alle esercitazioni che voglio condurre, ecco quindi la necessità di questo breve tutorial.

Da linea di comando potete verificare quale delle versioni è disponibile dal Software Center di Ubuntu digitando:

apt-cache show arduino

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Oppure avviando direttamente il Software Center dal Launcher:

ubuntu-ide-arduino-02

I metodi che possono essere utilizzati per installare l’IDE sono due, il primo dettagliato in questo primo post è rapido e non necessita di competenze informatiche elevate, il secondo che mostrerò a breve in un successivo post, necessita di qualche competenza in più, ma seguendo passo passo il tutorial riuscirete sicuramente. Il secondo metodo vi consentirà di avviare l’IDE dal menù Applications di Ubuntu permettendo inoltre di posizionare l’icona di Arduino all’interno del Launcher rendendo ancora più comodo l’avvio dell’applicazione.

Nota: ho diviso i due metodi per renderne più semplice la lettura e dare più tempo a me per implementare tutte e due i post 🙂

Operazioni preliminari

Le operazioni dettagliate di seguito sono da effettuare sia per il metodo 1 che il metodo 2.

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LightBlue Bean – usarlo su breadboard

Una brevissima segnalazione per operare comodamente con il LightBlue Bean e ai tanti che mi hanno scritto per avere ulteriori dettagli e che desiderano sperimentare con questa piccola scheda.

Qualche giorno fa vi ho segnalato LightBlue Bean, nell’articolo ho mostrato come poterlo utilizzare comodamente con una breadboard. Di seguito vi inserisco nuovamente l’immagine con il dettaglio dei piedini di collegamento.

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Come avrete potuto leggere dalle specifiche tecniche, la prima riga di fori fa riferimento ai pin analogici e digitali, i restanti fori di questa minuscola millefiori vengono utilizzati per saldare altri componenti, ma non sono in alcun modo connessi elettricamente alla prima riga di fori. L’aggiunta di una fila di pin maschi mi permette di effettuare il collegamento su breadboard, ma connessi come nell’immagine sopra la scheda occuperebbe una parte dell’area utile della breadboard, inoltre non permetterebbe di agire comodamente sulla batteria di alimentazione della scheda.

Io ho preferito collegare i pin nell’ultima fila di fori del LightBlue Bean, ma ciò obbliga nell’effettuare un ponticello elettrico alla prima fila di fori, così come mostrato nell’immagine.
Se abili nella saldatura elettrica tutto ciò vi porterà via circa una ventina di minuti di tempo, ma credo che sarà più comodo operare con il dispositivo.

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Per assicurare l’isolamento elettrico con altri componenti e connettori esterni alla scheda ho utilizzato del nastro isolante per isolare i ponticelli elettrici e le saldature:

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Questo il risultato:

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Un grazie particolare ai colleghi Giuseppe V. che lavora presso una scuola media e Francesco R. che lavora presso un ITIS che dopo aver letto il mio articolo hanno deciso di incominciare una sperimentazione nelle loro classi.

Buona sperimentazione a tutti. 🙂

LightBlue Bean – programmare un microcontrollore Arduino da dispositivo mobile… e non solo

Si so cosa state pensando in questo momento: “perché ti stai concentrando sulla sperimentazione di così tante schede di prototipazione?”
Sto selezionando una serie di tecnologie che possano essere utilizzate in diversi ambiti, sia didattici per ordine di scuola, che soluzioni per progetti principalmente afferenti alla categoria IoT… e poi se non aggiungo l’aspetto di ricerca nel mio mestiere dove sta il divertimento? 🙂

Tra questi ho trovato straordinario LightBlue Bean una piccolissima scheda Arduino che incorpora un Bluetooth 4.0 a basso consumo che può essere programmato in modalità wireless sia direttamente da un’IDE residente su dispositivo mobile disponibile per sistemi iOS che Android oppure può essere programmata direttamente su computer dall’IDE di Arduino. Devo dirvi che, almeno per me, programmare una scheda Arduino compliant, senza la necessità di un computer mi entusiasma parecchio perché mi permette in piena libertà e “leggerezza tecnologica”.

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Nella fotografia che vi allego potete immediatamente vedere le dimensioni paragonate ad una moneta da 1€, piccolissimo!

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Questo un video che ne mostra le funzionalità:

LightBlue Bean from Punch Through on Vimeo.

Cosa troviamo su questa scheda?

  • Accelerometro a 3 assi
  • Sensore di temperatura
  • LED RGB
  • una batteria CR2032
  • ATmega 328p con clock a 8MHz
  • Bluetooth LE
  • Tensione di lavoro 3V
  • 6 ingressi/uscite digitali di cui 4 ti tipo PWM
  • 2 pin analogici
  • Possibilità di utilizzare i protocolli i2C e SPI

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Come vi dicevo:

  • programmazione wireless
  • supporto su OSX e iOS
  • supporto Windows 8

Per incominciare ad utilizzarlo su iOS prelevate le due App:

LightBlue Explorer – Bluetooth Low Energy

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potrete verificare il funzionamento di LightBlue Bean e non solo, infatti potrete effettuare uno scan di tutte le periferiche Bluetooth 4.0 a basso consumo di energia e controllarne una serie di funzionalità.

Bean Loader – LightBlue Bean

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è l’IDE di programmazione che vi consentirà di programmare la scheda direttamente da iPhone, iPad o iPod Touch.

Tra le caratteristiche più importanti di Bean Loader:

Verificare codice Arduino sul vostro dispositivo iOS mediante il Bean Cloud Compiler

  • Programmare il vostro Bean in modalità wireless via Bluetooth a basso consumo
  • Editor di codice integrato con sintassi C evidenziata
  • Collegamento con Dropbox per sincronizzare i vostri sketch ovunque
  • Collezione di esempi per incominciare subito con il vostro Bean

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Negli esempi che potete visionare sul sito di riferimento, la componentistica elettronica viene direttamente saldata sulla scheda, tale azione impone l’uso per un solo tipo di progetto e quindi per rendere la scheda riusabile potete adottare la soluzione che seguirò io e dettagliata nelle immagini che seguono, cioè saldare sulla schedina una serie di piedini che ne permettano l’inserimento su una breadboard.

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Ma quanto costa questa scheda? 30$
Vengono proposte soluzioni meno costose all’aumentare delle schede acquistate.

Alcuni riferimenti utili:

Spero di avervi incuriosito.

Qualche giorno fa, prima di decidere di acquistare LightBlue Bean, pensavo a quante volte durante le lezioni sono costretto a richiamare gli allievi perché li sorprendo ad usare il cellulare in classe, certo è che se lo usassero con LightBlue Bean i richiami e le note di demerito si trasformerebbero in voti stupendi 😉

Sarà la volta buona?

Buona sperimentazione a tutti.