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Manichini

Un giorno della scorsa settimana:

Sulla strada per il ritorno verso casa, una vetrina di un negozio…
il periodo è magro per tutti la crisi economica si fa sentire sempre più e anche chi allestisce le vetrine pare agisca inconsciamente per esprimere la sua paura tanto da lasciare in mutande i propri manichini.

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Piazza Duomo Milano

Ieri a passeggio per librerie a Milano mi fermo in piazza Duomo e vedo:

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Mi ricorda la finta felicità di alcuni studenti che conosco, bombardati da TV e fruitori passivi di  tecnologia e che non sanno dove andare.

In visita all’AIRLab

Venerdì 23 gennaio ho avuto occasione di visitare insieme ai colleghi Prof. Marvaso, Mattera e Scebba, i laboratori del centro di Ricerche dell’AIRLab (Artificial Inteligence and Robotics Laboratory) del Politecnico di Milano, dipartimento di Elettronica partner scientifico di RoboCup Junior, presso cui lavoro il Prof. Andrea Bonarini che partecipa da anni all’iniziativa RoboCup anche con compiti di organizzazione strategica e sarà di enorme aiuta per l’organizzazione della RoboCup Junior 2006-2007.

La visita ai laboratori è stata interessantissima il Prof. Bonarini, ci ha guidato per i laboratori illustrandoci le ultime ricerche che si stanno svolgendo presso AIRLab.

Di estremo interessa la carrozzella robottizzata che si interfaccia con appositi elettrodi al cervello, in grado di aiutare persone diversamente abili.

Grazie Prof. Bonarini

Di seguito alcune fotografie dei laboratori.

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Nota storica.

Non sapevo che presso il Politecnico di Milano è conservato il primo computer italiano il “CRC 102-A”, acquistato con il denaro del piano Marshall:

Il Prof. Luigi Dadda che aveva collaborato alla sua costruzione, portò questa macchina a Milano alla fine del 1953. Essa costituì la base del primo Centro di Calcoli Numerici del Politecnico e quindi del primo centro di servizi di elaborazione scientifica in Italia, inaugurato nel 1954.
Da questa esperienza ha avuto origine la Scuola di Ingegneria Informatica del Politecnico di Milano.

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RoboCup su Repubblica Torino

Oggi sul sito della Repubblica Torino sezione multimedia pubblicato l’articolo sulla conferenza stampa di presentazione della RoboCup Junior 2008 – 2009  che si è svolto giovedì scorso 22 gennaio presso l’istituto IPSIA G. Galilei.

In allegato link all’articolo e oggi nella sezione galleria fotografica alcune immagini di robot.

Ora non resta che progettare, costruire e gareggiare questa si che è didattica creativa! 🙂

…Ormai i robot sono dappertutto: nell’industria, nella sanità, nell’agricoltura, nella pubblica sicurezza. E anche nelle scuole superiori. A portarceli, come materia di studio, sarà la RoboCup Junior, sfida tra studenti under 19 a chi costruisce il robot migliore. La novità è che quest’anno sarà proprio Torino a ospitare la gara nazionale di fine maggio, quella che poi darà l’accesso alla competizione internazionale di Graz, in Austria…

 

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Conferenza Stampa RoboCup Junior

Grande successo per la conferenza stampa di presentazione dell’evento nazionale: “RoboCup Junior 2008-2009” che si è tenuta questa mattina presso l’IPSIA “G. Galilei”, istituto presso cui lavoro.
Presenti tutti gli enti: Regione Piemonte, Provincia di Torino, DGR del Piemonte.

Soddisfazione per me in quanto attivamente coinvolto tra gli organizzatori di RoboCup Junior, fortissimo interesse degli allievi dell’istituto.

Servizi televisivi nella serata sulle TV locali del Piemonte, nei prossimi giorni sulla repubblica.

Cosa è RoboCup Junior 2008-2009:

RoboCupJunior (RCJ) è un’iniziativa educativa orientata ai progetti che sponsorizza eventi robotici per giovani studenti (fino a 19 anni di età) a livello locale, regionale e internazionale. È stato progettato per introdurre RoboCup agli studenti della scuola superiore e dell’obbligo, ma anche a studenti dei primi anni dell’università che non hanno le risorse necessarie per entrare a far parte dei campionati di RoboCup. L’educazione è al centro di RCJ. RCJ si distingue da altri programmi di robotica per i giovani studenti per varie ragioni. In primo luogo, RCJ si focalizza più sull’educazione che sulla competizione. In secondo luogo, le sfide di RCJ rimangono le stesse da un anno all’altro, fornendo un ambiente di apprendimento in cui gli studenti possono sviluppare soluzioni più sofisticate al crescere della loro esperienza e conoscenza. In terzo luogo, le sfide RCJ – calcio, il salvataggio e la danza – richiamano contesti familiari; gli spettatori possono vedere e capire ciò che stanno osservando, senza bisogno di spiegazioni di regole complesse. In quarto luogo, RCJ pone l’accento sull’informatica e la programmazione poiché enfatizza robot autonomi. Infine, RCJ è il livello introduttivo dell’iniziativa internazionale RoboCup, che è fortemente impegnata nell’educazione e il coinvolgimento dei giovani studenti universitari nella tecnologia.
Il fratello maggiore di RCJ, RoboCup, è uno sforzo internazionale il cui scopo è quello di promuovere l’Intelligenza Artificiale (AI) e la ricerca robotica, fornendo un problema standard in cui una vasta gamma di tecnologie possono essere integrate ed esaminate. L’iniziativa serve anche come base per un’istruzione per progetti a tutti i livelli. L’obiettivo finale di RoboCup è che entro la metà del 21° secolo, una squadra di robot calciatori umanoidi completamente autonomi debbano giocare (e vincere!) una partita di calcio contro i campioni del mondo (umani).

Ulteriori informazioni ed iscrizioni presso le pagine della
Rete di scuole per la RoboCup Jr. italiana

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