
Tra le varie STEAM BOX che sto progettando, ce ne sono alcune pensate proprio per lavorare su questi aspetti: aiutano a capire che cosa intendiamo per creatività, come ci si può allenare ad esserlo e in che modo si può sviluppare il pensiero divergente in modo strutturato ma giocoso.
Appena apri la STEAM BOX della Creatività trovi una serie di piccole bustine: in ognuna, solo 6 mattoncini LEGO. Da lì parte un viaggio alla scoperta di cosa vuol dire davvero essere creativi, grazie alla Lego Duck Challenge. Con una serie di esercizi semplici e accessibili, realizzati in autonomia ed in gruppo, potrete sperimentare in prima persona come, a partire dagli stessi pezzi, nascano anatre completamente diverse: un modo concreto per parlare di innovazione, gestione del cambiamento, punti di vista e unicità.
Ho parlato della Lego Duck Challenge in modo più approfonditamente in questo articolo:
“LEGO e creatività didattica: dalla Duck Challenge al Coding collaborativo”
Perché è così potente in ambito educativo
Rispetto a una semplice “attività con i LEGO”, questa proposta lavora su diversi piani:
Creatività sotto vincolo
Pochi pezzi e tempo limitato costringono ad abbandonare l’idea di “progetto perfetto” e ad accettare l’esplorazione rapida, l’errore, il tentativo.
Divergenza e unicità
Il confronto tra le anatre diventa un’occasione per visualizzare la diversità di approccio: ognuno interpreta il compito in modo personale. Questo è un punto di partenza straordinario per parlare di creatività, ma anche di valutazione e aspettative.
Collaborazione e dialogo
Dopo la fase individuale, è possibile passare a una fase di gruppo: costruire un’anatra “di squadra” con gli stessi 6 pezzi obbliga a discutere, argomentare, cedere, mediare. È un piccolo laboratorio di team working in miniatura.
Metacognizione
Le domande finali del debriefing (“Cosa hai pensato quando…?”, “Cosa cambieresti la prossima volta?”, “In che cosa la tua anatra ti rappresenta?”) aiutano i partecipanti a osservare come hanno ragionato, non solo cosa hanno costruito.
Dalla Duck Challenge al Coding collaborativo
Nell’articolo che ho citato sopra, propongo un’estensione naturale dell’attività: collegare la Duck Challenge al Coding, ad esempio con una scheda BBC micro:bit che funge da cronometro per i 60 secondi di costruzione.
Tutto ciò permette di mostrare in modo molto concreto come:
- una semplice attività con i mattoncini possa trasformarsi in percorso STEAM completo;
- sia possibile passare dalla creatività “manuale” alla progettazione algoritmica;
- il Coding possa avere una funzione sociale e cooperativa, non solo tecnica.
Se volete partecipare al corso: “STEAM-BOX: Il laboratorio STEAM in valigetta” seguite il LINK.
Buona creatività a tutti 🙂

Affascinante!
Grazie 🙂