Imparare a programmare con code school

Domenica sera sessione di “programmazione in cucina” 🙂 , realizzazione di panzerotti pugliesi ripieni di mozzarella e pomodoro… in genere ciò accade quando mi ritrovo con l’amico Sax e mentre si mangia: scambio di sogni, progetti e consigli tecnici. Tra gli appunti della serata  code school, servizio di e-learning evoluto on-line che traduce la sua azione con lo slogan:

Learn by Doing
No setup. No hassle. Just learning.

E devo dirvi che è proprio così, ho seguito in prova il corso su Git e su iOS (che fra l’altro è stato lanciato qualche tempo fa come progetto su Kickstarter) e il livello nella qualità delle lezioni è veramente molto alto, l’impostazione dell’ambiente di e-learning unito alle video lezioni e alla possibilità di codifica on-line (senza installare nulla) rende molto piacevole l’esperienza di apprendimento, predisponendo volentieri allo studio.
Il servizio è in abbonamento mensile, attualmente $25/mese.
Questi i corsi attivi: Ruby, JavaScript, HTML/CSS, iOS, Git

Dozuki, gratuito per chiunque di ospitarà progetti open source

Per chi avesse necessità di sviluppare documentazione tecnica in maniera efficace vi consiglio di dare uno sguardo a Dozuki, ottimo per le aziende ma anche per le scuole.

Questa settimana il servizio di attivazione è gratuito (seguendo questo link) per chi opera nel mondo open source, potrete aprire gratuitamente un sito che vi offrirà, a livello amministrazione, strumenti particolari per la pubblicazione dei progetti.

Twine: ascolta il tuo mondo, parla con internet

Non so voi, ma io da tempo con Arduino ho cercato di aumentato “l’intelligenza” della mia abitazione, via Twitter e per e-mail vengo avvertito della temperatura interna ed esterna della mia abitazione e di possibili fughe di gas, con alcuni pir controllo eventuali intrusioni, attivazione di led notturni di cortesia al passaggio di una persona e non ultimo per alcune conoscenti con problemi di deambulazione l’uso di un normale telecomando per TV per pilotare a distanza l’accensione di lampade. I progetti sviluppati sono molti, mi rendo conto però che rendere interattivi gli oggetti che ci circondano pregiudica conoscenze specialistiche precise e questo tipo di apparati dovrebbe essere di più facile realizzazione.

Proprio questa è l’idea di interattività degli oggetti alla base di Twine un progetto di David Carr e John Kestner, laureati al MIT Media Lab finanziata con più di mezzo milione di dollari attraverso kickstarter e che ha permesso di vendere il loro prodotto.

Ma cos’è Twine?
Un piccolo parallelepipedo “tecnologico” munito di sensori per collegare le vostre cose ad internet, senza avere una laurea da nerd.

Avete mai pensato di ricevere un tweet quando il bucato è fatto?
Ricevere una e-mail nel caso in cui il vostro scantinato venga allagato da un’alluvione mentre siete in vacanza?.
Potreste essere esperti elettronici, ma per utenti normali tutto ciò potrebbe sembrare fantascienza.
Invece di occupare il vostro tempo sul progetto elettronico e sulla programmazione che risolve il vostro problema potreste invece concentrarvi sull’idea, sulla vostra necessità.
Date uno sguardo al video allegato:

Disegnare e simulare circuiti elettronici on-line


Ho appena dato risposta ad una domanda di un utente in merito alla disponibilità di programmi di simulazione di circuiti elettronici on-line.
Da qualche tempo utilizzo circuitlab.com per disegnare e simulare i circuiti per le mie lezioni.
Ritengo l’applicativo utilissimo in ambito didattico, potrete verificare rapidamente i vostri progetti prima di effettuare la costruzione su breadboard o su millefori.

Caratteristiche principali:

  • interfaccia assolutamente user friendly,
  • facilità di connessione tra i vari componenti,
  • possibilità di rielaborare circuiti pubblicati da altri utenti,
  • possibilità di simulare nello stesso progetto circuiti costituiti da componenti digitali ed analogici,
  • disegno di grafici
  • i circuiti possono essere condivisi o esportati in diversi formati.

Vi allego il video che ne mostra le funzionalità:

Educare alla sperimentazione insegnando l’elettronica

Non mi stancherò mai di dirlo durate i miei interventi a scuola e sul mio blog, ma il modo migliore per apprendere è fare e costruire, manipolare e modificare gli oggetti che ci circondano per comprenderne il funzionamento ed adattarli alle nostre esigenze. Un apprendimento da “maker” e da esploratore e tutto quello che serve per far si che uno studente possa con passione plasmare il proprio futuro.

Questo piccolo e breve pensiero è nato subito dopo l’osservazione del filmato che vi allego, in cui viene pubblicizzato lo SparkFun National Tour che ha come obiettivo la condivisione della passione per l’elettronica con studenti e insegnanti: fare e costruire per educare i giovani studenti alla sperimentazione, un modo innovativo di fare formazione.