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Display Touch ufficiale per Raspberry Pi – come assemblarlo

Sto effettuando due sperimentazioni, la prima consiste in un sistema di controllo demotico indirizzato a persone diversamente abili, la seconda predisporre un sistema “semplice” per la creazione di applicativi e giochi didattici da far utilizzare ad allievi con necessità specifiche che possa essere utilizzato da qualsiasi docente con minime competenze informatiche, tra qualche giorno ne mostrerò l’idea. L’interfaccia di gestione in entrambi i casi è costituita da un display touch e a tal proposito ho indirizzato le mie sperimentazioni sul “neonato” Display Touch Raspberry Pi, sto effettuando altre sperimentazioni con altre tipologie di display, ma ve ne darò notizia più avanti.

Come sempre per avere uno storico di tutorial e renderla disponibile anche per i miei studenti, di seguito ne mostro i passi per assemblarlo e renderlo operativo.

Prerequisiti:

  1. 15 minuti di tempo per assemblare il displayIl display risulta compatibile con una delle le seguenti versioni di Raspberry Pi:
    • Raspberry Pi 2 Model B
    • Raspberry Pi Model B+
    • Raspberry PI Model A+io ho utilizzato la versione Raspberry Pi 2 Model B con 1GB.
  2. Scaricare l’ultima versione di Raspbian scegliete voi se procedere con la NOOBS io ho optato per questa soluzione preparate una micro SD da 8G
  3. Effettuare una prima installazione del sistema operativo utilizzando altro monitor, in fase successiva inserirete l’SD nel Raspberry Pi a cui sarà collegato il Display Touch.Al termine dell’installazione per far si che siano anche installati anche i driver e il software necessario per la gestione del Display Touch che andrete a collegare aprite una sessione terminala ed eseguite nell’ordine questi due comandi di aggiornamento:

    sudo apt-get update
    sudo apt-get upgrade
    sudo reboot

Caratteristiche

  • Dimensioni: 7 “
  • Dimensioni dello schermo: 194mm x 110mm x 20mm (compresi i distanziali metallici sul retro)
  • Dimensioni dello schermo visibile: 155 millimetri x 86 millimetri
  • Risoluzione schermo: 800 x 480 pixel
  • Schermo capacitivo
  • Collegamento al Raspberry Pi tramite un cavo piatto collegato alla porta DSI.
  • Scheda adattatrice di gestione display

Questa la scatola che contiene il display:

01-display-touch-raspberry-pi

Gli elementi del display sono contenuti e protetti da una spugna rossa, utilizzatela come supporto di lavoro.

02-display-touch-raspberry-pi

Passo 1 Continua a leggere

Piano Didattico Personalizzato on-line (PDP on-line)

Oggi nel pomeriggio sarò relatore in una delle lezioni del corso: Miglioriamo la didattica per tutti, illustrerò una mia semplice soluzione per informatizzare il PDP. Quindi queste righe servono per giustificare scelte tecnologiche e modalità di utilizzo del sistema. Al fondo di questo post le slide.

Come già segnalato più volte su queste pagine è da qualche anno che mi occupo di tecnologie didattiche per la disabilità in qualità di referente provinciale presso il CTS di Torino.
Insieme alle colleghe del centro, stiamo progettando una serie di soluzioni informatiche volte al supporto degli allievi DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento, come ad esempio: Dislessia, Disortografia, Disgrafia e Discalculia) delle loro famiglie e degli insegnanti del consiglio di classe.
In questo periodo la nostra concentrazione è volta in maggior misura all’organizzazione e alla formazione degli insegnanti e al supporto tecnico di strutture che si occupano di disabilità (UTS, CTS, reti handicap, ecc…) proponendo soluzioni che speriamo possano migliorare l’attività di sostegno agli allievi.

L’idea principale, su cui si fonda il nostro progetto/percorso si basa su pochi ma solide idee:

  1. costi da affrontare per scuola e famiglie pari a zero o tendenti a zero
  2. utilizzo assoluto di software open o applicativi web gratuiti
  3. tempi di produzione da parte nostra (CTS di Torino) veloci

Ovviamente adottare una soluzione di questo genere impone l’accettazione di qualche piccolo compromesso, cioè il sussidio informatico che si realizza potrebbe non essere ottimizzato per la specifica esigenza, ma sapere che il costo è di “0 €” può far accettare il tutto.

In riferimento al punto 3 è da tener in conto che i docenti del CTS sono docenti su cattedra (fanno lezione) e le attività del CTS sono svolte in maniera gratuita, quindi è essenziale non perdere tempo.

Fatta la premessa, che serve per giustificare che non abbiamo il tempo lavorativo e le risorse economiche per creare un sistema di data warehouse indirizzato alla disabilità, come stiamo operando?

Il tutto è incominciato con la produzione di una piattaforma informatica che offre a scuole e famiglie l’archivio, si spera generale con il tempo, dei sussidi didattici per la disabilità che afferiscono alle scuole della rete handicap di Torino e provincia, ciò permette in tempo reale di sapere quanti e dove sono allocati i vari sussidi (software, libri, tastiere facilitatrici, screen reader, ecc…).
Il sistema quindi permette di poter organizzare e dare un supporto più preciso ottimizzando il prestito.

La fase di progetto ora si è spostata alla ricerca di un sistema che potesse rendere semi-automatica la produzione del PDP (Piano Didattico Personalizzato) on-line, da parte del consiglio di classe. In ultima analisi per chi non si occupa di queste problematiche il PDP altro non è che un “un contratto tra scuola e istituzioni socio-sanitarie e famiglie“.
E’ il documento che permette di pianificare un percorso mirato in cui vengono definiti gli strumenti compensativi e dispensativi che permettono di far raggiungere al ragazzo con DSA gli obiettivi e quindi il successo scolastico.

Tale documento richiede tempi di produzione abbastanza lunghi, moltissime le sezioni di cui bisogna tener conto e quindi elevata la possibilità di commettere errori.

Nell’analisi del format del PDP reso disponibile dell’USR Piemonte, sono presenti circa 250 campi, non tutti da compilare, ma si superano abbondantemente più di 150 campi da dover specificare.

Quindi la domanda:ma non si riesce a realizzare qualcosa di semplice e a costo zero che possa permettere di generare in modo sistematico il PDP?

Risposta:credo di sì

In cosa consiste il progetto

Utilizzo di un form on-line che genera il documento elettronico del PDP secondo il modello dell’USR Piemonte

Perché dell’USR del Piemonte? Perché vivo a Torino 🙂
Ma può essere rimodellato secondo le esigenze.

Caratteristiche del sistema

  1. Il sistema di generazione del PDP viene fatto utilizzando software gratuiti
  2. la gestione dei dati e della documentazione può avvenire su qualsiasi computer con qualsiasi sistema operativo
  3. tutta la gestione avviene in cloud, utilizzando un browser internet, nulla da installare sui PC è necessaria solamente una connessione ad internet
  4. è possibile mantenere uno storico dei PDP che vengono creati dall’insegnante
  5. l’inserimento dei dati avviene compilando un form on-line
  6. possibilità di variare/correggere in fasi successive i dati del PDP
  7. possibilità di modificare il modello del PDP secondo le proprie necessità
  8. in fase di generazione è possibile esportare il PDP in qualsiasi formato di file
  9. in fase di generazione è possibile inviare automaticamente alle mail specificate il PDP generato
  10. nelle versioni successive sarà possibile realizzare report ed analisi statistiche sui dati contenuti all’interno del PDP

Competenze di base di chi deve compilare il PDP on-line

  1. saper usare/modificare un foglio elettronico Google
  2. saper creare/modificare un Google form
  3. saper installare estensioni alle funzionalità del foglio elettronico di Google

Quindi tutto il processo si basa sulle Google App.

Come funzione

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  1. mediante form on-line vengono inseriti tutti i dati dell’allievo
    dal form viene generato in automatico un foglio di calcolo (file excel) con i dati
  2. dell’allievo/i
  3. si avvia un processo di stampa unione on-line che prende i dati del foglio elettronico e “popola” il modello del PDP

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Per realizzare una stampa unione con “Fogli Google” e “Documenti Google” è necessario installare una componente aggiuntiva ai “Fogli Google” che si chiama autoCrat.

Il documento Google verrà popolato in corrispondenza dei tag

<<mio tag>>

che ha lo stesso nome del campo di inserimento nel form.

Vi lascio i video in cui viene spiegato come usare autoCrat.

Di seguito slide del mio intervento in cui potete trovare ulteriori informazioni sull’utilizzo del sistema.

Per quanto riguarda il PDP rendo disponibile una cartella condivisa da cui potrete copiare il form all’interno del vostro Google Drive e provare a generare i vostri PDP.

Ritengo che si possa andare oltre alla pura “stampa unione”.
Poiché la compilazione del form on-line genera un foglio elettronico, da questo sarà possibile creare report specifici ed utilizzare i PDP redatti durante la vita scolastica dell’allievo per effettuare analisi e valutare ad esempio sull’efficacia nell’adottare uno specifico strumento compensativo o dispensativo.

Mi rendo conto che forse le pretese sono elevate… ma perché non provarci?

Se lo desiderate ho reso pubblico, il form e il template del PDP, per poterne fare una copia dovete:

  1. effettuare il login con il vostro account Google
  2. accedere al seguente link
  3. in alto a destra troverete il pulsante: “Apri in Drive”
  4. Sul vostro drive avrete una cartella condivisa che ha il nome PDP – v01
  5. Create una vostra cartella PDP e copiate i file che trovate all’interno altrimenti ogni variazione si rifletterà sulla versione creata da me
  6. Eliminatene la condivisione alla vostra cartella PDP
  7. Procedete con le vostre personalizzazioni.

Nel caso troviate il file condiviso variato da altri perché qualcuno ha proceduto non alla copia ma alla variazione del file condiviso scrivetemi che ripristino la versione originale.

ATTENZIONE!

Il PDP come sapete include dati sensibili, quindi FATE UNA COPIA del FORM e del format del PDP, altrimenti ogni nuovo inserimento è visibile a tutti.

P.S.

Osservazioni possibili

Domanda: Ma non potevo fare tutto ciò anche con un software di office automation su PC?

Risposta: Sì, però il sistema permette di:

  • realizzare il PDP anche in team
  • condivisione immediata con famiglie, operatori, consiglio di classe
  • permette di creare un sistema integrato e condiviso per l’analisi dell’allievo
  • mantiene uno storico che si tramanda da un consiglio di classe all’altro
  • la gestione può avvenire da qualsiasi luogo
  • indipendente dal computer o sistema operativo
  • standardizzazione e personalizzazione del processo
  • gestione di una grandissima quantità di campi di inserimento

Imparo anch’io: informatica ed apprendimento

campus-dsa-2014

Come più volte segnalato su questo sito è da qualche anno che mi occupo di nuove tecnologie e disabilità in quanto referente del CTS di Torino. Tra le ultime attività promosse ed organizzate dal centro vi segnalo il Campus estivo a Torino (30 giugno – 5 Luglio 2014): “Imparo anch’io: informatica ed apprendimento”:

La sezione torinese dell’Associazione Italiana Dislessia (A.I.D.), in collaborazione con il Centro di supporto per le Nuove Tecnologie e Disabilità di Torino e Provincia (C.T.S.), è lieta di annunciare l’organizzazione del 6° Campus estivo “Imparo anch’io: informatica ed apprendimento”.
Il Campus è riservato ad alunni con DSA e si pone l’obiettivo di incrementare l’autonomia nell’apprendimento dei ragazzi con dislessia attraverso l’uso di strumenti, prevalentemente di tipo informatico, e di strategie compensative adeguate in un contesto che abbia come base il rispetto, la fiducia e la valorizzazione delle potenzialità dei ragazzi.

Obiettivi

  • Rielaborare il proprio vissuto rispetto al disturbo;
  • socializzare in un contesto rassicurante;
  • confrontarsi con i pari rispetto alle proprie capacità di apprendimento con il supporto di figure adulte, competenti in materia;
  • sperimentare spazi di autonomia e di successo;
  • apprendere in clima non giudicante e non valutativo;
  • apprendere strategie di studio nuove, funzionali ed efficaci;
  • acquisire competenze informatiche per diventare maggiormente autonomi.

Sede e periodo

Il Campus, non residenziale, si svolgerà a luglio (da lunedì 30 giugno a sabato 5 luglio) presso l’I.T.C.S. V. e L. Arduino in Via Figlie dei Militari, 25 – 10131 Torino.

Destinatari

Il gruppo di partecipanti sarà composto da 12 ragazzi.
Le iscrizioni interesseranno, prevalentemente, i ragazzi con DSA della provincia di Torino che abbiano frequentato la prima classe della scuola secondaria di 1° grado (1a
Campus a Torino – “Imparo anch’io: informatica ed apprendimento” – Luglio 2014.
A seguito delle iscrizioni pervenute, la partecipazione potrà essere allargata anche ai ragazzi che hanno frequentato le classi immediatamente inferiori o superiori.

Per le modalità e modulo di iscrizione, argomenti trattati, metodologia ed ulteriori informazioni vi rimando agli allegati che potete prelevare al seguente link.

On-line il nuovo sito dell’UTS NES

On-line il nuovo sito dell’UTS NES: Necessità educative speciali – Unità Territoriali di Servizi Professionali per i Docenti di cui ho curato la realizzazione in quanto uno dei referenti provinciali del CTS (Centro nuove tecnologie e disabilità) che fa parte dello stesso gruppo di lavoro dell’UTS NES.
L’UTS NES, come anche il CTS e la rete handicap sono entità che fanno parte della scuola, che collaborano fortemente con l’UST (Provveditorato) di Torino e l’USR del Piemonte.
Il centro si occupa sia di dare consulenza alle famiglie e alle scuole, ma anche offrire corsi di formazione in diversi ambiti didattici, tecnologici e molto altro (tutto in maniera gratuita).
In questo anno scolastico, ad oggi, sono stati realizzati e sono in via di realizzazione 12 corsi, di più giorni, che hanno visto la partecipazione di centinaia di docenti di ogni materia di ogni ordine e grado, ma anche di genitori ed educatori.
Il sito nei prossimi giorni sarà arricchito da ulteriori contenuti.

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