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Convegno: Metodologie didattiche innovative Making Robotica e Dobotica Educative

Nella giornata di domani, 30 Marzo, dalle 9.30 alle 17.00 parteciperò alla: Giornata di studio per la scuola sui temi del Making, della Domotica e della Robotica Educative.
Rappresenterò il mio istituto, l’ITIS G.B. Pininfarina di Moncalieri e il FutureLabs di Moncalieri. Il mio intervento previsto dalle 10,30 alle 11,00, avrà come titolo: “Didattica e IOT: l’intelligenza delle cose”, parlerò di making a scuola e “del futuro prossimo venturo” della didattica laboratoriale dal mio punto di vista. L’evento, in diretta streaming su YouTube vuole essere anche il momento per l’inaugurazione della rete nazionale: Robot School che ha tra i suoi obiettivi:

…creare, promuovere e sostenere, tramite l’attuazione delle misure previste dal PNSD, un sistema sinergico tra scuola, agenzie educative, enti, associazioni e tutti gli attori della comunità educante, diretto a favorire la più ampia diffusione dei processi di innovazione digitale e di didattica innovativa condividendo i principi e gli obiettivi dell’innovazione metodologico-didattica e digitale e ricercando costantemente l’incontro e la collaborazione con altre istituzioni scolastiche presenti su tutto il territorio nazionale, al fine di creare sempre maggiori sinergie e moltiplicare l’impatto della sperimentazione…

Rete capofila della rete: Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” Floridia (SR).

Programma della giornata:

    • 9.30 – 10.00  Saluti istituzionali – relatori on. Lucia Azzolina (ex Ministro Pubblica Istruzione), dott. S. Suraniti  (Direttore – USR Sicilia) , dott. N. Neri Serneri (Dirigente AT Siracusa)
    • 10.00 – 10-30 Presentazione del progetto – relatori prof. M. Pisani (Dirigente Scolastico Liceo L. Da Vinci ), prof.ssa V. Martorino (referente Progetto Robot School)
    • 10.30- 11.00  Didattica e IOT : l’intelligenza delle cose –relatore prof. Maffucci (Future Lab Pininfarina di Torino)
    • 11.00 -11.30  “ Innovazioni tra Making ed IoT  ” – relatore prof.  F. Piana (vincitore Premio Scuola Digitale)
    • 11.30-12.00  “La tecnologia nello spazio : prospettive e scenari futuri – relatore ing.  Farina (Microgravity Research Center – Brussels)
    • 12.00-12.30 – Saluti del dirigente del Future Lab di Gallarate – prof. G. Martino
    • STEM : Tinkering, IoT e Robotica Educativa” – Proposte formative e buone pratiche dal FutureLab – relatori prof. M. Sabella, V. Belloni (Future Lab di Gallarate)
    • 12.30-13.00 -“Spazio Domande e Contributi”
    • 13:00 – 14:30 Pausa
    • 14.30 – 15.00 Strategie e processi di ragionamento durante la programmazione robotica: riflessioni teoriche ed empiriche”relatori Edoardo Datteri e Gilda Bozzi – (Università Milano Bicocca- coordinatore del Laboratorio di Robotica per le Scienze Cognitive e Sociali)
    • 15.00- 15.30 Pepper recita Dante – Buone pratiche nella robotica umanoide  – relatore prof R. Delle Monache (Future Lab Volta – Pescara)
    • 15:30 -16.30 Workshop Immersivo: “Umanoidi e Disabilità”, relatori dott. G. Pioggia , dott.ssa Flavia Marino (CNR Messina, Istituto Marino)
    • 16.30-17.00 -“Spazio Domande e Contributi”

Installare Raspberry Pi Desktop su VirtualBox

Questa Didattica Digitale Integrata ci costringe e favorisce modalità di attività di laboratorio assolutamente diverse, fare laboratorio senza poter toccare gli strumenti  è complicato, ma certamente ai ragazzi possono essere fornite competenze che risulteranno utilissimi nei mesi prossimi durante le attività laboratoriali in presenza, quando come si spera la situazione didattica ritornerà alla normalità. Ho la fortuna di avere nelle mie classi molti studenti in cui: “brilla la luce del maker” 🙂 e quindi molto disposti alla sperimentazione anche personale a casa. Alcuni mi condividono le registrazioni video delle loro sperimentazione o mi mostrano in presenza online i circuiti realizzati.

In questi giorni ho pensato di realizzare questo tutorial introduttivo, ritengo utile per chi non è pratico nell’uso di Raspberry Pi, ma soprattutto utile per i miei studenti che mi hanno espresso la volontà di realizzare a distanza un sistema domotico su Raspberry Pi. Prima di cominciare con l’acquisto dell’hardware, ritengo indispensabile conoscere il sistema operativo Raspberry Pi Desktop. La modalità più semplice per prendere subito dimestichezza con il sistema operativo è quella di utilizzare l’ambiente di virtualizzazione gratuito: VirtualBox su cui sperimentare.
Raspbian è un derivato del sistema operativo Debian. Sul sito ufficiale, raspberrypi.org è possibile prelevare l’ISO del sistema operativo che può essere installato su computer Mac e Windows. L’uso di Raspberry Pi Desktop mi ha permesso in passato di recuperare computer obsoleti permettendo a molti studenti di continuare ad utilizzare i loro vecchi PC.

Installare VirtualBox

Dal sito di riferimento di VirtualBox prelevate l’ultima versione per il vostro sistema operativo (Windows, Linux, Mac).

Nella cartella di download ritroverete l’installatore di VirtualBox, avviate l’installazione e seguite passo passo le fasi installazione. Le immagini che seguono mostrano esattamente la sequenza delle finestre mostrate in fase di installazione:

Passo 1
Doppio click sul file scaricato

Passo 2
clic su “Avanti”

Passo 3
Non effettuate nessuna modifica, clic su “Avanti”

Passo 4
Io ho lasciato tutte le impostazioni selezionate, decidete secondo le vostre necessità Continua a leggere

Fare didattica laboratoriale con EduRobot Home


Sarà un anno scolastico complicato per realizzare attività di laboratorio… distanziamento fisico, uso delle attrezzature che dovranno essere continuamente sanificate, didattica digitale integrata e mille altre cose che limitano le attività nei laboratori degli ITIS e dei Professionali.
Per i ragazzi di terza superiore, per le esercitazioni di TPSEE e Sistemi, in questi giorni pensavo ai miei soliti kit, soluzioni trasportabili che mi permettono di far svolgere le esperienze di laboratorio in qualsiasi luogo della scuola. Una parte delle esercitazioni vorrei declinarle ad aspetti di automazione civile (un primo passo verso la domotica) da svolgere in modo divertente e che appassioni.

Utilizzerò prima Arduino che tutti gli allievi di tutte le mie classi posseggono in kit, aggiungeremo poi un controllo remoto via smartphone e poi si passerà al controllo con PLC, probabilmente Siemens Logo8. L’intera attività è ancora nella mia testa ma sicuramente si farà insieme alle altre parti del programma.
Le specifiche del kit sempre le solite: che stia sul banco di lavoro (480mm x 277mm), facilmente trasportabile, economico, di facile realizzazione (assemblaggio con colla vinilica o viti), da assegnare ad ogni singolo studente (importante!) e di compensato, in modo che possa essere prodotto rapidamente con il taglio laser che abbiamo a scuola. Ho realizzato una bozza del progetto a cui ho aggiunto una maniglia in modo che il kit possa essere traportato da un laboratorio all’altro come una valigetta.

Nei prossimi giorni proverò a realizzare il primo prototipo pensando anche ad alcune esercitazioni di base che possano in qualche modo far appassionare ancor di più i ragazzi. Ovviamente se il progetto risulta presentabile condivido con voi.
Aggiungo quindi alla famiglia EduRobot il piccolo progetto: EduRobot Home.

Freedomotic – Open IoT Framework

freedomotic
Ricevo e volentieri pubblico la segnalazione di Mauro Cicolella che mi invia informazioni in merito a Freedomotic un framework open source per la domotica e l’IoT estremamente interessante e che per il livello di sviluppo mi permetto di porre in evidenza e sottoporlo ai moltissimi colleghi e studenti che si occupano di queste tematiche.

Ho letto quanto sviluppato e sono rimasto favorevolmente colpito e anche questa soluzione la proporr il prossimo anno nelle mie classi 5′ sperando che alcuni utilizzino questo framework per sviluppare proprie tesine.

Nella Mail il Sig. Cicolella mi sottolinea:

Premetto che il nostro un gruppo di appassionati del settore. Non siamo un’azienda n un’associazione e l’attivit svolta in modo completamente gratuito anche se vorremmo trovare dei fondi che ci permettessero di finanziarla visto che pu configurarsi come un progetto di ricerca di cui anche alcune universit si sono interessate.
Stiamo lavorando con l’Universit del Sannio ed Informatici senza Frontiere ad un’app per persone con disabilt visive e/o uditive.

Spero sinceramente che ci accada contribuendo almeno con questa segnalazione ad estendere ad altri l’uso di freedomotic.

Freedomotic is an open source, flexible, secure Internet of Things (IoT) development framework, useful to build and manage modern smart spaces. It is targeted to private individuals (home automation) as well as business users (smart retail environments, ambient aware marketing, monitoring and analytics, etc).
Freedomotic can interact with well known standard building automation protocols as well as with “do it yourself” solutions. It treats the web, social networks and branded frontends as first class components of the system.

Freedomotic can run on any OS with Java support (Linux, Windows, Mac, ). It can be deployed to the cloud, to servers, to a single standard PC, a PCs network, a network of embedded devices like Raspberry Pi, or a mixture of the previous, creating a distributed network.

Per maggiori informazioni vi rimando al sito di riferimento Freedomotic da cui potrete accedere a demo on-line, wiki dedicato e download sorgenti.
Un breve video di presentazione fatto in occasione dello Smart Home Now di Milano dello scorso 12 maggio.

Le slide di presentazione del progetto:

Interfaccia demo amministrazione:

freedomotic01

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In Bocca al Lupo attendiamo gli sviluppi.

Display Touch ufficiale per Raspberry Pi – come assemblarlo

Sto effettuando due sperimentazioni, la prima consiste in un sistema di controllo demotico indirizzato a persone diversamente abili, la seconda predisporre un sistema “semplice” per la creazione di applicativi e giochi didattici da far utilizzare ad allievi con necessità specifiche che possa essere utilizzato da qualsiasi docente con minime competenze informatiche, tra qualche giorno ne mostrerò l’idea. L’interfaccia di gestione in entrambi i casi è costituita da un display touch e a tal proposito ho indirizzato le mie sperimentazioni sul “neonato” Display Touch Raspberry Pi, sto effettuando altre sperimentazioni con altre tipologie di display, ma ve ne darò notizia più avanti.

Come sempre per avere uno storico di tutorial e renderla disponibile anche per i miei studenti, di seguito ne mostro i passi per assemblarlo e renderlo operativo.

Prerequisiti:

  1. 15 minuti di tempo per assemblare il displayIl display risulta compatibile con una delle le seguenti versioni di Raspberry Pi:
    • Raspberry Pi 2 Model B
    • Raspberry Pi Model B+
    • Raspberry PI Model A+io ho utilizzato la versione Raspberry Pi 2 Model B con 1GB.
  2. Scaricare l’ultima versione di Raspbian scegliete voi se procedere con la NOOBS io ho optato per questa soluzione preparate una micro SD da 8G
  3. Effettuare una prima installazione del sistema operativo utilizzando altro monitor, in fase successiva inserirete l’SD nel Raspberry Pi a cui sarà collegato il Display Touch.Al termine dell’installazione per far si che siano anche installati anche i driver e il software necessario per la gestione del Display Touch che andrete a collegare aprite una sessione terminala ed eseguite nell’ordine questi due comandi di aggiornamento:

    sudo apt-get update
    sudo apt-get upgrade
    sudo reboot

Caratteristiche

  • Dimensioni: 7 “
  • Dimensioni dello schermo: 194mm x 110mm x 20mm (compresi i distanziali metallici sul retro)
  • Dimensioni dello schermo visibile: 155 millimetri x 86 millimetri
  • Risoluzione schermo: 800 x 480 pixel
  • Schermo capacitivo
  • Collegamento al Raspberry Pi tramite un cavo piatto collegato alla porta DSI.
  • Scheda adattatrice di gestione display

Questa la scatola che contiene il display:

01-display-touch-raspberry-pi

Gli elementi del display sono contenuti e protetti da una spugna rossa, utilizzatela come supporto di lavoro.

02-display-touch-raspberry-pi

Passo 1 Continua a leggere