Archivi tag: alternanza

Storie di making scolastico: oggetti “parlanti” con i tag NFC

Consigli di classe per consegna pagelle.
30 min liberi prima che si riparta con il successivo consiglio… scrivo sul mio iPhone una relazione, la mente divaga e rifletto sulla modalità con cui ho pagato con il precedente smartphone l’iPhone 11 che sto utilizzando per scrivere, ho usato Apple Pay che sfrutta la tecnologia NFC….Tecnologia NFC… pensa che ti ripensa… idea! Attività semplice e coinvolgente per i ragazzi!

mi chiedo: ma se disseminassi di tag NFC il laboratorio di automazione “per far parlare” ogni oggetto forse potrebbe essere utile… si sì mi piace mi piace!

Tra le moltissime attività in programma per il PCTO (ex alternanza) aggiungo questa:

Titolo: “oggetti parlanti – automazione del laboratorio di automazione – NFC ovunque, piccoli oggetti per migliorare la vita lavorativa” 🙂

Sottotitolo:
Ricavare informazioni da qualsiasi oggetto.
Avvicina lo smartphone dotato di tecnologia NFC ad un oggetto su cui è disposto un tag NFC e provochi l’apertura di una pagina web o di altra azione sul tuo smartphone.

La tecnologia NFC: Near Field Communication, in italiano ”Comunicazione di prossimità” è una tecnologia di trasmissione a corto raggio senza fili, che permette di mettere in comunicazione due dispositivi. La comunicazione NFC è stata sviluppata nel 2004 da LG, Sony, Samsung, Philips e Nokia.

Lo standard prevede una comunicazione 13,56 MHz e può raggiungere una velocità di trasmissione massima di 424 kbit/s quindi velocità non troppo elevate, ma adatta alla trasmissione di piccole quantità di dati tra due dispositivi vicini, non superiore ai 10 cm. L’attivazione della comunicazione bidirezionale peer-to-peer avviene se i dispositivi non superano una distanza di 4 cm.

I dispositivi compatibili con NFC come ad esempio smartphone, tablet dispongono a bordo di un chip elettronico che permette questo tipo di comunicazione dati. Nel caso il vostro dispositivo non fosse dotato di questa tecnologia in commercio potete trovare micro SD e SIM con chip NFC.

Le applicazioni più comuni si riferiscono ai pagamenti elettronici.
Utilizzare NFC per acquistare biglietti della metropolitana o ancora per effettuare pagamenti registrando la propria carta di credito all’interno di una applicazione specifica: Wallet per Apple, Android Pay per smartphone Android.

Il chip NFC può essere programmato tramite applicazioni per smartphone o programmi specifici per PC per svolgere una specifica azione quando il dispositivo viene avvicinato ad un tag NFC.

Con due Smartphone dotati di NFC si posono scambiare rapidamente foto, video e file e molto altro come ad esempio la condivisione della propria posizione su Google Maps.

Utilizzo dell’NFC a scuola:

  1. fuori dall’aula per far si che chiunque possa avere informazioni sull’impegno orario dell’aula;
  2. su ogni armadio per avere immediatamente informazioni sulle dotazioni e avvisi su spostamenti o riparazioni strumenti;
  3. su ogni strumento di laboratorio per avere il manuale di utilizzo;
  4. sperimentarne l’uso per persone ipovedenti, il tag NFC attiverà audio sullo smartphone (già in sperimentazione per progetto scolastico);
  5. realizzare involucri per tag NFC facilmente applicabili su confezioni di alimenti per avere informazioni sulla data di acquisto e scadenza del prodotto conservato ad esempio in frigorifero;
  6. assegnare un tag ad ogni PC del lab. per avere un rapido resoconto sui software installati.

Venerdì mattina durante “l’ora buca” una corsa al Lab. Territoriale del Pininfarina, rapidissimo disegno di un contenitore e taglio laser dei primi 5 contenitori per tag NFC da collocare il Lab. Automazione.

In settimana incollerò su ogni PLC Siemens che abbiamo in laboratorio automazione, altri tag su cui inserirò link a pagina web che rimanda a manuali e mie lezioni e così farò sulle schede Arduino, in questo modo nessuna scusa da parte degli studenti 🙂 “Prof. dove trovo le dispense?”,  “Prof. dove trovo il manuale?” chiedilo al PLC! Accarezzalo coi il tuo smartphone 🙂

Quasi quasi incollo tag NFC anche agli appunti cartacei 😉 in modo da aggiungere contenuti multimediali che potrò modificare anche nel tempo (un tag può essere riscritto), meglio di un QR Code, all’interno della memoria del tag posso personalizzare e modificare i contenuti.

Drin Drin! Suona la campanella!
Appena in tempo per concludere il progettino NFC
si va al prossimo consiglio di classe.

Buon making a tutti 🙂

Utilizzo dell’LCD 16×2 Hitachi HD44780 1602 con modulo I2C PCF8574T

Addendum al progetto EduRobot.

Una settimana è bastata per scatenare la fantasia di giovani studenti alle prese con EduRobot per l’attività di Alternanza Scuola Lavoro. Le relazioni di lavoro mettono in evidenza soluzioni alternative originali, la richiesta è di continuare ad aggiungere funzionalità ad EduRobot, vedremo nelle prossime settimane come proseguire con i lavori, ma sicuramente in questa prima fase mi posso ritenere soddisfatto! 😊

Tra le richieste che mi sono state fatte vi è quella di inserire un display per aggiungere interattività con il robot. Tra le possibilità ho suggerito l’utilizzo di un LCD 16×2 Hitachi HD44780 1602 quelli in dotazione con molti kit Arduino. Per rendere più agevole la gestione e i collegamenti, visto l’elevato numero di connessioni presenti su EduRobot, ho consigliato l’utilizzo di un modulo PCF8574T per il controllo in I2C, poiché gli studenti sono giovani ed ancora non hanno affrontato questo argomento, con questo post voglio dare un piccolo aiuto.

Disponiamo dei moduli della sunfounder su cui è già saldato il modulo i2C:

l’utilizzo è identico ai più comuni expander esterni come quelli indicati nell’immagine che segue:

Il display è costituito da 4 pin di connessione, due dedicati all’alimentazione e due alla comunicazione i2C.

Le connessioni tra LCD1602 i2C ed Arduino sono i seguenti:

LCD1602 —> Arduino
GND -> GND
Vcc -> 5V
SDA -> A4
SCL -> A5

Per poter utilizzare questo display è necessario installare la libreria LiquidCrystal_I2C dal seguente link: https://github.com/fdebrabander/Arduino-LiquidCrystal-I2C-library

Prelevate il file .zip ed installate la libreria direttamente dall’IDE di Arduino:

in alternativa potete scompattare e copiare il tutto nella cartella libraries di Arduino.

Piccolo avvertimento, sicuramente nelle vostre sperimentazioni prenderete spunto da sketch che troverete on-line, alcune volte questi esempi sono datati e si riferiscono ad una versione dell’ide di qualche anno fa in cui si poteva inizializzare l’LCD nel setup con: lcd.init(), ciò non è più possibile sostituitela con la classe lcd.begin() così come indicato negli esempi che seguono.

Includo a questo post una serie di sketch tutti tratti dal reference di Arduino e riadattati per un uso con il modulo PCF8574T in modo da accelerare le attività di sperimentazione dei miei allievi.

Il funzionamento di ogni esempio è dettagliato con commenti all’interno degli sketch.

/* Prof. Michele Maffucci
 * Utilizzo di un display LCD 16×2 Hitachi HD44780 1602
 * con modulo i2C PCF8574T
 * Esempio 1: scrittura testo su due righe
 */

#include <Wire.h>
#include <LiquidCrystal_I2C.h>

// inizializzazione della libreria in cui è descritta la modalità di utilizzo dei pin
LiquidCrystal_I2C lcd(0x27, 16, 2); // impostazione dell'indirizzo dell'LCD 0x27 di 16 caratteri e 2 linee
//-----------------------------
void setup()
{
  lcd.begin();      // inizializzazione dell'LCD
  lcd.backlight();  // attivazione della retroilluminazione
}
//-----------------------------


void loop()
{
  lcd.setCursor(2,0);
  lcd.print("Ciao Ragazzi");
  lcd.setCursor(0,1);
  lcd.print("Io sono EduRobot");
}
/* Prof. Michele Maffucci
 * Utilizzo di un display LCD 16×2 Hitachi HD44780 1602
 * con modulo i2C PCF8574T
 * Esempio 2: noBlink - Blink
 */

#include <Wire.h>
#include <LiquidCrystal_I2C.h>

// inizializzazione della libreria in cui è descritta la modalità di utilizzo dei pin
LiquidCrystal_I2C lcd(0x27, 16, 2); // impostazione dell'indirizzo dell'LCD 0x27 di 16 caratteri e 2 linee
//-----------------------------
void setup()
{
  lcd.begin();      // inizializzazione dell'LCD
  lcd.backlight();  // attivazione della retroilluminazione
}
//-----------------------------

void loop() {
  // Turn off the blinking cursor:
  lcd.noBlink();
  delay(3000);
  // Turn on the blinking cursor:
  lcd.blink();
  delay(3000);
}
/* Prof. Michele Maffucci
 * Utilizzo di un display LCD 16×2 Hitachi HD44780 1602
 * con modulo i2C PCF8574T
 * Esempio 3: noDisplay - Display
 */

#include <Wire.h>
#include <LiquidCrystal_I2C.h>

// inizializzazione della libreria in cui è descritta la modalità di utilizzo dei pin
LiquidCrystal_I2C lcd(0x27, 16, 2); // impostazione dell'indirizzo dell'LCD 0x27 di 16 caratteri e 2 linee
//-----------------------------
void setup()
{
  lcd.begin();      // inizializzazione dell'LCD
  lcd.backlight();  // attivazione della retroilluminazione
  lcd.print("EduRobot");
}
//-----------------------------

void loop() {
  // disattiva il display
  lcd.noDisplay();
  delay(500);
  // attiva il display
  lcd.display();
  delay(500);
}
/* Prof. Michele Maffucci
 * Utilizzo di un display LCD 16×2 Hitachi HD44780 1602
 * con modulo i2C PCF8574T
 * Esempio 4: scrollDisplayLeft() - scrollDisplayRight()
 */

#include <Wire.h>
#include <LiquidCrystal_I2C.h>

// inizializzazione della libreria in cui è descritta la modalità di utilizzo dei pin
LiquidCrystal_I2C lcd(0x27, 16, 2); // impostazione dell'indirizzo dell'LCD 0x27 di 16 caratteri e 2 linee
//-----------------------------
void setup()
{
  lcd.begin();      // inizializzazione dell'LCD
  lcd.backlight();  // attivazione della retroilluminazione
  lcd.print("EduRobot");
  delay(1000);
}
//-----------------------------

void loop() {
  // sposta di 8 posizioni (lunghezza della tringa: EduRobot) a sinistra
  for (int positionCounter = 0; positionCounter < 8; positionCounter++) {
    // per far percepire la variazione di posizione del testo mettiamo in pausa per un breve istante
    lcd.scrollDisplayLeft();
    // aspetta un momento:
    delay(150);
  }

  // sposta di 24 posizioni (lunghezza della tringa + lunghezza del siplay(n. colonne)) a destra
  for (int positionCounter = 0; positionCounter < 24; positionCounter++) {
    // sposta di una posizione a destra
    lcd.scrollDisplayRight();
    // per far percepire la variazione di posizione del testo mettiamo in pausa per un breve istante
    delay(150);
  }

  // sposta di 24 posizioni (lunghezza della tringa + lunghezza del siplay(n. colonne)) a sinistra
  // to move it back to center:
  for (int positionCounter = 0; positionCounter < 24; positionCounter++) {
    // sposta di una posizione a sinistra
    lcd.scrollDisplayLeft();
    // per far percepire la variazione di posizione del testo mettiamo in pausa per un breve istante
    delay(150);
  }

  // al termine di un ciclo di uno spostamento destra e sinistra
  // attesa di 1 secondo
  delay(1000);
}
/* Prof. Michele Maffucci
 * Utilizzo di un display LCD 16×2 Hitachi HD44780 1602
 * con modulo i2C PCF8574T
 * Esempio 5: Serial Input
 */

#include <Wire.h>
#include <LiquidCrystal_I2C.h>

// inizializzazione della libreria in cui è descritta la modalità di utilizzo dei pin
LiquidCrystal_I2C lcd(0x27, 16, 2); // impostazione dell'indirizzo dell'LCD 0x27 di 16 caratteri e 2 linee
//-----------------------------
void setup()
{
  lcd.begin();        // inizializzazione dell'LCD
  lcd.backlight();    // attivazione della retroilluminazione
  Serial.begin(9600); // inizializzazione della porta seriale
}
//-----------------------------


void loop() {
  // quando un carattere viene inviato alla serial monitor...
  if (Serial.available()) {
    // attende un momento prima di inviare il testo sulla seril monitor
    delay(100);
    // cancella lo schermo
    lcd.clear();
    // legge tutti i caratteri disponibili sulla seriale
    while (Serial.available() > 0) {
      // visualizza i caratteri sul display
      lcd.write(Serial.read());
    }
  }
}
/* Prof. Michele Maffucci
 * Utilizzo di un display LCD 16×2 Hitachi HD44780 1602
 * con modulo i2C PCF8574T
 * Esempio 6: setCursor()
 */

#include <Wire.h>
#include <LiquidCrystal_I2C.h>

// inizializzazione della libreria in cui è descritta la modalità di utilizzo dei pin
LiquidCrystal_I2C lcd(0x27, 16, 2); // impostazione dell'indirizzo dell'LCD 0x27 di 16 caratteri e 2 linee
//-----------------------------

const int numRows = 2;
const int numColonne = 16;

void setup()
{
  lcd.begin();        // inizializzazione dell'LCD
  lcd.backlight();    // attivazione della retroilluminazione
}
//-----------------------------


void loop() {
  // stampa in loop i caratteri ASCII da 'a' a 'z':
  for (int lettera = 'a'; lettera <= 'z'; lettera++) {
    // ciclo per le colonne
    for (int  riga = 0; riga < numRows; riga++) {
      // ciclo per le righe
      for (int colonna = 0; colonna < numColonne; colonna++) {
        // imposta la posizione del cursore
        lcd.setCursor(colonna, riga);
        // stama il carattere
        lcd.write(lettera);
        delay(200);
      }
    }
  }
}
/* Prof. Michele Maffucci
 * Utilizzo di un display LCD 16×2 Hitachi HD44780 1602
 * con modulo i2C PCF8574T
 * Esempio 7: leftToRight() - rightToLeft()
 */

#include <Wire.h>
#include <LiquidCrystal_I2C.h>

// inizializzazione della libreria in cui è descritta la modalità di utilizzo dei pin
LiquidCrystal_I2C lcd(0x27, 16, 2); // impostazione dell'indirizzo dell'LCD 0x27 di 16 caratteri e 2 linee
//-----------------------------

int lettera = 'a';

void setup()
{
  lcd.begin();        // inizializzazione dell'LCD
  lcd.backlight();    // attivazione della retroilluminazione
  lcd.cursor();       // attiva il cursore
}
//-----------------------------


void loop() {
  // cambia direzione (da destra a sinistra)
  // quando l'ultima lettera stampata è la 'm':
  if (lettera == 'm') {
    // sposta il cursore a destra per stampare la lettera successiva
    lcd.rightToLeft();
  }
  // cambia direzione (da sinistra a destra)
  // // quando l'ultima lettera stampata è la 's':
  if (lettera == 's') {
    // sposta il cursore a sinistra per stampare la lettera successiva
    lcd.leftToRight();
  }
  // reset quando atriviamo alla 'z':
  if (lettera > 'z') {
    // spostare il cursore a (0,0):
    lcd.home();
    // ricomincia dalla posizione 0
    lettera = 'a';
  }
  // stampa il carattere
  lcd.write(lettera);
  // aspetta un secondo
  delay(1000);
  // incrementa la lettera
  lettera++;
}

Buona sperimentazione 🙂

EduRobot il ritorno

Prossima settimana per le classi terze impegno di Alternanza Scuola Lavoro presso l’ITIS G.B. Pininfarina, attività di azienda simulata, purtroppo sono stati ridotti i tempi grazie alla legge di bilancio e quindi cosa fare per le due classi 3 Automazione che seguo?

Ho strutturato un’attività derivata da una parte di un modulo didattico di automazione e microcontrollori che sviluppai negli scorsi anni e che ho riadattato nei contenuti e nella forma per poter essere sviluppata in una settimana, come ho disegnato il tutto?

Obiettivo:

ci si pone nelle condizioni di un’azienda che vuole produrre kit robotici per la didattica, l’obiettivo è assemblare i kit che fornirà il Prof., produrre esempi di codice, sviluppare miglioramenti nella struttura e nel codice, pensare al materiale pubblicitario, sviluppare la documentazione tecnica e pubblicitaria in italiano e in inglese.

Per accelerare i tempi ho ripreso il progetto EduRobot sviluppato qualche anno fa, un kit in legno molto semplice nella struttura e nell’elettronica, il progetto si era perso tra gli scatoloni della mia soffitta 🙂

Ho riesumato il tutto e realizzato alcuni elementi 3D adattandoli ai fori già presenti sulla basetta di compensato, in questo modo il kit diventa più semplice nell’assemblaggio.

Curiosamente ho notato che con 4 piccoli elementi stampati in 3D è possibile realizzare un robot semplice di qualsiasi forma si desidera, potreste fissare questi elementi su una basetta rigida: compensato, plexiglass, cartone, ecc… Mi sto convincendo che diventerà uno degli ausili che utilizzerò nei prossimi mesi a scuola, perché?

“Poca spesa tanta resa” 🙂

Per ridurre gli spazi ho impilato un L298N Dual H-Bridge su un Arduino.
Per ora ho utilizzato come fonte di alimentazione una batteria da 9V, certamente so che non è la soluzione migliore, ma pensando a due classi 3, risulta la soluzione che nei tempi e nelle disponibilità economiche risulta più vantaggiosa, modificare il tutto con una pratica batteria LiPo è molto semplice… ci penserò nei prossimi mesi.
Per bilanciare meglio il robot ho aggiunto come peso un batteria aggiuntiva di riserva posta in prossimità della caster ball. Sto già disegnando adattamenti per Raspberry Pi e BBC micro:bit che cercherò di rendere disponibile nel breve.

Certamente entro lunedì proporrò un breve manuale di costruzione e programmazione (riprendo molte cose che ho già realizzato e scritto su queste pagine) per quanto riguarda i sorgenti per la stampa 3D anche questi saranno disponibili da lunedì su Thingiverse, in modo che anche altri, spero, possano utilizzare il materiale per sviluppare attività didattiche.

Tanto merito per la riuscita di questo piccolo progetto alla mia nuova Anet A8 sta stampando giorno e notte da 3 giorni 🙂

A presto.

Creare competenze costruendo sussidi per la disabilit

Personalizzare gli oggetti di uso quotidiano, realizzare strumenti che ci aiutano nella riabilitazione fisica, o ci assistono per far fronte ad una nostra disabilit possono diventare un’azione didattica potentissima e un’idea che ho maturato durante la scorsa Mini Maker Faire Torino presso lo stand hackability dove gli studenti del Politecnico di Torino hanno mostrato i loro progetti che saranno motivo di valutazione e superamento del corso che stanno seguendo. Osservando questa “classe” ho potuto notare che i ragazzi stavano vivendo non solo un’attivit di rappresentanza, esposizione di quanto avevano prodotto, ma erano, forse inconsapevolmente, immersi all’interno di una vera azione didattica, un’apprendimento continuo che li ha portati ad affrontare imprevisti e confrontarsi con i passanti: dall’infermiere che consiglia modifiche ad supporto per braccio o la mamma che giunge allo stand con il figlio per provare un particolare sussidio sperimentale per la disabilit…
Tutti gli oggetti sul quel tavolo erano costruiti per supportare disabilit “vere”, tutte, nessuna esclusa risolveranno un problema, ecco questa la vera azione didattica, un corso che nasce per un bisogno, sentirsi creatori di un soluzione che semplificher la vita ad un bambino, questa la vera forza del metodo.

Il processo di apprendimento che stato realizzato utilizza fortemente le tecnologie, ma il cardine principale dell’attivit si fonda sull’esercizio all’osservazione, all’analisi dei bisogni, alla relazione con bambini, famiglie, personale medico e tutto il percorso e affrontato in maniera molto molto molto cooperative learning.

S devo dirlo tutto ci mi piace e cercher per quanto possibile di sviluppare in futuro questa strategia.

Questo breve post anche per dire che sto incominciando a realizzare, facendo un po’ di ricerca, un archivio di sussidi che possono essere realizzati a scuola di carattere elettronico/meccanico in modo da proporre nel prossimo anno scolastico un percorso di Alternanza Scuola Lavoro da realizzare nella scuola superiore, in cui la parola chiave sar hackability e spero che da tutto ci possano nascere reti di studenti e docenti che lavorano in questo settore.

Io, per deformazione professionale, per dare vita a questo percorso, ho necessit di sperimentare su me stesso e quindi, partendo dal reggi stampelle sono passato questa mattina al massaggiatore per arco plantare per riabilitare alcuni muscoli, piccoli esempi in costruzione… necessit specifica personale che mi servir come sassolino per tracciare una via per lo studente e permettergli in piena autonomia di giungere alle competenze necessarie per la creazione di sussidi per la disabilit.

Support-for-foot-massager