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Blynk – il modo più semplice per creare progetti IoT – lezione 1

Diversi mesi fa mi venne chiesto di sviluppare un corso di base per la realizzazione di sistemi IoT per colleghi che lavorano nei licei. Come spesso accade molte delle sperimentazioni che propongo durante i miei corsi sono derivate da attività laboratoriali svolte con i miei studenti. In più occasioni mi è stato chiesto di pubblicare tutorial in merito all’IoT e recentemente i colleghi che seguiranno il mio prossimo corso: Realizzare laboratori green con il Making e il Coding – 3 ed. mi hanno chiesto esplicitamente di mostrare come costruire attività laboratoriali semplici in cui ci fossero componenti IoT che permettono di controllare remotamente su smartphone la nostra serra o il nostro sistema di controllo ambientale, pertanto a corredo del corso online che inizierà tra breve aggiungerò una serie di guide “IoT” su questo sito aperte a tutti.

La guide saranno utilizzate per estendere le funzionalità delle automazioni che verranno realizzate durante le lezioni, saranno pubblicate nell’arco della durata del corso e secondo le necessità didattiche dei singoli utenti iscritti, potranno essere personalizzate e rese fruibili ai propri studenti.

Sicuramente tra le piattaforme più semplici per connettere dispositivi IoT che possiamo trovare online Blynk IoT è la più usata e conosciuta.
Con Blynk IoT possiamo controllare remotamente il nostro hardware, visualizzare i dati rilevati dai sensori, creare dei datalogger e molto altro. Abbiamo visto sempre su questo sito in passato l’uso di ThingSpeak con BBC micro:bit ed un ESP01 e in questa serie di brevi tutorial, vedremo come utilizzare un WeMos D1 R2 mini per realizzare gli esercizi di base che poi ci consentiranno di controllare remotamente i nostri dispositivi come ad esempio un sistema per la misura dell’inquinamento derivante dalle polveri sottili. Non mi dilunghero sulla modalità di utilizzo del WeMos D1 R2 mini su queste pagine trovate indicazioni.

Per chi avesse altri dispositivi compatibili con la piattaforma Blynk IoT diversi da quello che utilizzo negli esercizi proposti, la procedura di installazione e programmazione è simile, nel caso di differenze fornirò indicazioni.

Agli iscritti al corso darò informazioni specifiche sull’uso di Blynk IoT con BBC micro:bit e Arduino Nano 33 IoT ed altre piattaforme.

La semplicità e la praticità di BlynkIoT  risiede nel fatto che è possibile costruire rapidamente un’interfaccia grafica sul proprio dispositivo iOS e Android al fine di controllare e monitorare i propri progetti. Qundi potrete creare una vostra dashboard virtuale (un centro di controllo grafico) costituto da pulsanti, slider, grafici e molto altro da disporre sullo schermo del vostro dispositivo. All’interno dell’applicazione esistono Widget specifici per il controllo della vostra automazione.

Tre sono le componenti fondamentali del sistema Blynk IoT:

  • Applicazione Blynk: applicazione sul vostro smartphone che mediante i widget forniti permette di creare l’interfaccia grafica per controllare la vostra automazione.
  • Server Blynk: il servizio che gestisce la comunicazione tra l’hardware e il vostro smartphone.
  • Librerie Blynk: permettono di gestire i comandi in ingresso tra la vostra piattaforma hardware: micro:bit, WeMos D1 mini, Arduino, ecc… e il server Blynk.

Durante le esercitazioni analizzeremo le caratteristiche di Blynk ma una cosa importante da sapere subito è che la connessione al cloud può avvenire in diverse modalità: Ethernet, Wi-Fi, USB, GSM, Bluetooth, BLE. Continua a leggere

Nuovo kit robotico a basso costo per la didattica: EduRobot a.s. 22-23

Tra le varie attività di questi giorni: supporto a colleghi di altre scuole (medie e licei) e colleghi del mio istituto del percorso meccanica e automazione sulla realizzazione di kit robotici didattici. Il kit è pensato per: la formazione docente, laboratori #STEAM, percorsi di #PCTO per le classi 3’ e per i ragazzi del biennio della scuola superiore, tutte le richieste potrebbero entrare a pieno titolo nel grande insieme dei progetti catalogati con la frase: “poca spesa tanta resa” 🙂 frase che tra breve scriverò anche sulla porta d’ingresso del Lab. Territoriale.
EduRobot a.s. 22-23 è un piccolo robot da banco (per piani lisci), un cilindro che può crescere in altezza. La struttura prevede l’inserimento di schede Arduino, Raspberry Pi, BBC micro:bit, quindi adatto per più livelli scolastici. Dimensioni 135x135x134(con maniglia) mm nella configurazione mostrata nel video. Il costo di produzione dei singoli pezzi stampati in 3D e tagliati a laser al di sotto dei 10 Euro, è esclusa ovviamente l’elettronica. Per l’assemblaggio una manciata di viti M3 da 12mm e qualche dado M3. Tutti gli adattamenti e miglioramenti meccanici a carico degli studenti. I materiali utilizzati nel test: compensato e plexiglas. Tempo di progetto 1 ora e 30 min, a cui dovrò aggiungere con molta probabilità qualche minuto per correggere errori.

La versione preliminare di test nel video.
Presto la condivisione del progetto online.

P.S. sto pensando a qualcosa di più grande ed elaborato? Sì.
Qualche indiscrezione: “vacuum cleaner robot” e un “Assistant robot”

Buon Making a tutti 🙂

 

I miei corsi per Tecnica della Scuola: realizzare laboratori green con il Making e il Coding – 2ed.

Proposte didattiche innovative per la sostenibilità ambientale

Da domani sarò online con la seconda edizione del corso realizzare laboratori green con il Making e il Coding che risponde alla domanda:

Come progettare e quali competenze bisogna avere per realizzare attività laboratoriali per l’educazione e la formazione alla transizione ecologica?

L’attività formativa è finalizzate alla realizzazione di attività STEAM attive ed inclusive per l’educazione alla transizione ecologica, permetterà di acquisire le competenze tecniche necessarie per il controllo dei parametri fisico/chimici mediante l’utilizzo di strumenti didattici che vengono utilizzati comunemente nella scuola in attività laboratoriali per l’apprendimento del Coding e la robotica didattica. Il corso è indirizzato a docenti di ogni ordine e grado.

Verranno mostrati esempli applicativi sperimentati utilizzabili immediatamente in classe, verranno rese disponibili tutte le risorse: programmi e schede di progetto in modo da facilitare l’azione del docente. L’attività sarà assolutamente pratica e di facile fruibilità anche per docenti di discipline non tecniche.

Presentazione del corso

Il corso intende mostrare come, attraverso un’apprendimento attivo ed inclusivo, si possono sviluppare laboratori green per la transizione ecologica, sostenibili e innovativi per la scuola primaria e secondaria al fine di riqualificare giardini e cortili scolastici trasformandoli in ambienti di esplorazione e di apprendimento delle discipline curricolari in un percorso nel quale l’esperienza stessa genera conoscenza e apprendimento.

La realizzazione di orti didattici e giardini a fini didattici prevede un controllo dei parametri fisico/chimici che può essere agevolmente svolta con strumenti didattici che vengono utilizzati comunemente in attività laboratoriali per l’apprendimento del Coding e la robotica didattica.

Schede elettroniche come BBC micro:bit, Arduino, Raspberry Pi, possono assolvere a questo compito e la loro programmazione può avvenire utilizzando i linguaggi più adatti al livello di scuola a cui appartengono gli studenti, quindi si potrà optare per un linguaggio grafico a blocchi o testuale.

L’obiettivo del corso è quello di fornire le competenze necessarie per realizzare in piena autonomia attività laboratoriali volte al controllo automatico dei parametri ambientali che permettono la crescita di singole piante o piccole serre anche idroponiche con un sistema di monitoraggio delle colture basati sull’IoT (Internet of Things). Verranno inoltre mostrate attività pratiche per la realizzazione di dispositivi per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico, acustico e luminoso.

Continua a leggere

Video di presentazione del corso: Making, arte e creatività

Vi segnalo il video ufficiale di presentazione del mio prossimo corso per Tecnica della Scuola che vi ho annunciato negli scorsi giorni: MAKING, ARTE E CREATIVITÀ – Laboratori Steam per sviluppare la creatività dei bambini e dei ragazzi

Rispondo subito ai molti che mi hanno chiesto informazioni in merito ai materiali e ad alcuni argomenti che svolgerò. Svilupperò esercitazioni in cui utilizzerò l’elettronica educativa che impiego da sempre: Makey Makey, BBC micro:bit, Arduino. Qualcuno mi ha chiesto se mostrerò attività musicali sviluppate con Raspberry Pi, se i tempi lo permetteranno darò indicazioni, ma se ciò non fosse possibile fornirò schede didattiche specifiche. Molti sono incuriositi dall’argomento: “Escape Room didattici” e mi chiedono dettagli. In estrema sintesi, così come già segnalato nei miei post su Facebook, mostrerò come, costruendo strumenti con materiale di facile reperibilità, sia possibile sviluppare giochi che coinvolgono sia ambienti virtuali che reali. I giochi verteranno sulla risoluzione di enigmi che coinvolgono diverse discipline. Invece per chi mi chiede cosa intendo con Arte interattiva rispondo in modo rapido dicendo che desidero mostrare come realizzare dell’arte cinetica in cui sono presenti elementi artistici che si modificano in funzione di diverse azioni fisiche svolte dallo studente: il soffio su schede elettroniche per far suonare oggetti generici, rilevare la vibrazione del calpestio per animare una fontana luminosa, animare origami che simulano il respiro e molto altro.

Vi aspetto al mio corso 🙂

Lista componenti per il corso: realizzare laboratori green

Di seguito la lista dei componenti e degli strumenti che utilizzerò durante il corso. Tutti i materiali sono acquistabili sui maggiori store on-line. Per chi volesse utilizzare il buono docente fornirò maggiori dettagli durante il corso. Per la realizzazione di progetti più complessi saranno necessari ulteriori materiali, ma per questi preferisco dare indicazioni a lezioni.

Alcuni dei componenti in lista sono presenti in kit di base che vengono venduti per realizzare sperimentazioni con Arduino e micro:bit, inoltre sono presenti commercialmente kit specifici che permettono di svolgere alcuni esperimenti “green”, ma in queste proposte commerciali mancano alcuni componenti, ve ne darò dettaglio durante il corso.

Non ho aggiunto, vasi, barattoli trasparenti, terra, piante, nutrienti per piante, ritengo che molti di questi materiali sono già in vostro possesso, inoltre è bene che vi mostri come ho organizzato le sperimentazioni per poterle eseguire in fase preliminare in uno spazio ristretto.

Ovviamente è essenziale possedere una scheda BBC micro:bit (qualsiasi versione) e una scheda Arduino. Le sperimentazioni saranno condotte con entrambe le schede, se preferite potete utilizzare una sola tipologia di scheda.

Ovviamente bisognerà avere un minimo di strumenti: forbici da elettricista, pinze a becco stretto, cacciaviti a stella e a taglio, se possibile un multimetro digitale, cavi USB, nastro isolante. Per le sperimentazioni più impegnative potrebbe essere il caso di utilizzare un saldatore a stagno, non indispensabile però per questo corso.

Ricordo, come già segnalato, morsetti Wago o mammut per unire i cavi elettrici.

Durante la prima lezione vi mostrerò fisicamente tutti gli strumenti che utilizzerò, a cosa servono e dove acquistarli.

Se avete dubbi non esitate a a contattarmi.

Buon making a tutti.