Imparare a programmare con Coder

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Immagino la situazione dello studente che studia informatica,
nello zainetto tra libri, quaderni e penne schiacciato sotto la merenda una piccola scatolina, un nuovo (futuro) strumento didattico, costa molto poco…
sicuramente avrete indovinato è un Raspberry PI, ne ho parlato diffusamente su queste pagine.
Ma lo studente che vuole studiare informatica porta con sé anche una SD su cui è installato Coder un ambiente di sviluppo OpenSource, gradevole, semplice, sembra proprio disegnato per la scuola, fatto per chi vuole imparare la programmazione.

Coder trasforma un Raspberry Pi in un semplice e piccolo server web personale, un ambiente di sviluppo web-based, l’ambiente ideale per l’apprendimento dell’HTML, CSS e Javascript. Dieci minuti per configurare il sistema e sarete pronti per sperimentare e costruire applicativi web.

Coder è stato realizzato dal Google Creative Lab di New York.

Se volete saperne di più seguite il link.

Piratbox – un’idea per la condivisione di contenuti didattici in biblioteca e non solo

piratebox
Ho appena rilanciato su vocescuola.it una notizia che mi è giunta dall’amico e collega Roberto Marcolin in merito all’evento: MezzaNotte Bianca di Cinisello.

Durante l’evento di cui potete leggere su vocescuola, verrà utilizzata la Piratebox.

Ma cos’è la Piratebox:

La PirateBox è composta da un router portatile e da una chiavetta usb, crea una rete wifi locale e permette di distribuire e condividere contenuti digitali (foto, video, audio, ebook ecc) utilizzando qualsiasi dispositivo dotato di wifi (computer, tablet, smartphone, ereader). La PirateBox è un dispositivo mobile, funziona con software libero (Openwrt) ed è a basso costo: (router + chiavetta usb da 16 Gb costano meno di 50 euro). Non è collegata ad internet, consente agli utenti un accesso anonimo senza registrazione di dati, rende trasportabili i contenuti digitali: può essere usata per un banchetto all’aperto, un’iniziativa in una scuola, un’attività di formazione ecc. ecc. Diverse biblioteche francesi hanno già sperimentato la PirateBox per la diffusione di contenuti digitali distribuiti con licenze libere, ad esempio: Creative Commons, Art Libre, GPL.

Per saperne di più sulla Piratebox: https://23cose.wikispaces.com/Pirate+Box+in+biblioteca

Workshop Teachers for Teachers (T4T) 2013

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Vi segnalo un evento di formazione/informazione di estremo interesse per tutti i docenti: Teachers for Teachers (T4T). Lo scopo primario dei workshop T4T è quello di favorire la presenza dell’Informatica come scienza nella scuola italiana.

Al workshop parteciperanno diversi colleghi con le loro esperienze e sperimentazioni, tra questi vi segnalo quella della Prof.ssa Maria Grazia Maffucci (mia sorella 🙂 ) che sta svolgendo una ricerca interessantissima sugli Open Data. Interverrà in due momenti distinti:

  • Open data: una proposta con aspetti specifici per secondarie tecnico-commerciali e introduzione agli aspetti per licei classici, scientifici e sociologici – prima parte
  • Open data: una proposta per tutte le secondarie – seconda parte

Presentazione dell’evento:

Il Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino con supporto dell’Università degli Studi di Torino, della Provincia di Torino, di Google Italia e con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, propone la II edizione del workshop Teachers for Teachers (T4T) per insegnanti di ogni ordine e tipo di scuola del Piemonte e d’Italia che si terrà il 23 e 24 settembre 2013 presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino in Via Pessinetto 12 – Torino , Laboratori ed aule al piano rialzato.

Lo scopo primario dei workshop T4T è quello di favorire la presenza dell’Informatica come scienza nella scuola italiana, seguendo le raccomandazioni espresse nel “Manifesto per l’Informatica nella Scuola Secondaria” dell’Associazione dei ricercatori e professori di Informatica delle università italiane (GRIN Gruppo Ricercatori di Informatica Nazionale) insieme con CINI e GII (Consorzio interuniversitario per l’Informatica e Gruppo Ingegneri Informatici).

Le attività proposte, basate sulle esperienze sviluppate congiuntamente negli ultimi anni dal Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Torino e da un gruppo di insegnanti attivi in varie scuole, sono finalizzate al raggiungimento di questo scopo.

Rispetto alla precedente edizione questa II edizione si propone di coinvolgere, attraverso attività come quelle proposte nell’unità sui dati aperti, anche insegnanti che operano in scuole secondarie che non prevedono l’informatica come disciplina curricolare.

Obiettivo finale è che gli insegnanti riescano ad integrare nei curricoli di cui sono responsabili, secondo le Indicazioni nazionali, le attività svolte durante T4T e le facciano conoscere ad altri insegnanti nelle varie scuole, col supporto dei responsabili del workshop che saranno a disposizione durante l’anno scolastico attraverso un ambiente virtuale specifico e in alcuni incontri le cui modalità e date saranno decise al termine del workshop stesso.

Il workshop è costituito da varie unità svolte interamente in laboratorio che possono essere seguite singolarmente oppure composte, secondo le esigenze di ciascun partecipante, in un percorso di più unità secondo programma allegato. Il Dipartimento di Informatica offrirà i suoi laboratori per lo svolgimento delle varie unità del workshop, mettendo a disposizione un computer per ognuno dei partecipanti anche se questi sono invitati a seguire le attività con loro strumenti in modo da potere poi da subito sperimentare in modo autonomo nelle classi quanto sviluppato nel workshop.

T4T è completamente gratuito e l’iscrizione è obbligatoria tramite registrazione su http://t4t.di.unito.it/iscrizione.html.

Per ulteriori informazioni e contatti consultare il sito http://t4t.di.unito.it/

In allegato programma dell’evento.

Tutorial: 123d circuits – realizziamo un circuito con Arduino

La realizzazione di un circuito con 123d circuits che fa uso di Arduino segue lo stesso procedimento di quello descritto nel tutorial precedente, con una sola differenza:

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scegliete come tipologia di circuito:

Arduino + breadboard circuit including simulation

0202bassegnate un nome al vostro progetto, in questo caso realizzo un semplicissimo semaforo, il nome dato è: “Arduino – Semaforo”, un classico esercizio che faccio realizzare quando incomincio il corso su Arduino:

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un click su “Create New!” per partire con il progetto. Ciò che sarà presente sul banco di lavoro virtuale sarà una scheda Arduino UNO R3 ed una breadboard:

04un click sulla scheda Arduino ed in basso alla finestra compariranno due sezione, il primo si riferisce al nome da assegnare alla scheda, ed il secondo è un pulsante che consente di aprire l’editor per scrivere il codice:

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come potete constatare verrà proposto il codice classico del Blink, sketch di default già precaricato in tutti gli Arduino appena acquistati.

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Corso di programmazione con scratch al FabLab di Torino

scretch-arduino

Non ho avuto modo di dirlo su queste pagine, ma è da qualche mese che faccio parte del FabLab di Torino, il mio contributo alle attività non è stato elevato, ho partecipato come relatore insieme a Davide Gomba ad un corso avanzato  sulla programmazione su Arduino indirizzato ad un pubblico esperto, però mi riprometto di organizzare workshop di elettronica ed altro nel prossimo futuro.

Per me il FabLab è un’ottima palestra di formazione ma soprattutto è il luogo che mi offre stimoli per pensare e progettare azioni didattiche alternative e per certi aspetti innovativi.

Come già dissi in un mio precedente post forse bisognerebbe che noi docenti insegnassimo un po’ di più ad essere “makers”:

…Educare alla sperimentazione costruendosi gli oggetti necessari per la comprensione e l’esplorazione del mondo che ci circonda è, almeno per me, una delle azioni formative in assoluto più divertenti e cerco in ogni momento di trasmettere lo spirito “makers” ai miei figli e ai miei studenti…

E’ strano, ma se siete insegnanti di discipline tecniche e avrete modo di visitare il FabLab di Torino, probabilmente troverete un ambiente simile ad un laboratorio tecnico di una scuola superiore, ma il valore aggiunto che se ne trova è un luogo in cui si respira “un’aria costruttiva” troverete persone, dalle competenze più disparate, che sperimentano cercando soluzioni a problemi tecnici concreti da impiegare molto spesso nel mondo del lavoro.
Farà sorridere, ma almeno per me fare una chiaccherata con amici al FabLab è molto spesso un momento di apprendimento.

E bello poi ritrovare al FabLab colleghi con cui hai lavorato negli anni passati e tra questi Gianni Mastropaolo, una  Riferimento di professionalità didattica mio e per molti colleghi. Gianni più di ogni altro, prima da insegnante e poi da preside ha cercato sempre di diffondere la pratica della “didattica del fare” nella scuola.

Prima delle vacanze estive Gianni mi aveva annunciato che avrebbe incominciato a fare corsi al FabLab di Torino e così è stato! Infatti a partire dal 22 ottobre prossimo e presumibilmente per i successivi tre martedì (da definire, ne darò conferma in un prossimo post) dalle 18 alle 21 terrà un  workshop per imparare a programmare (da zero) e per fare funzionare Arduino senza conoscere linguaggi di programmazione complessi.

Il workshop si avvale dell’organizzazione messa a disposizione da FabLab di Torino con lo scopo di fare conoscere ai docenti altri servizi orientati all’uso avanzato di Arduino, stampanti 3D, tagli laser in un contesto di co-working.

Vi allego il link al video: con Scretch si impara a programmare messo a disposizione da Gianni.

…. ed è il caso di dire: “partecipate numerosi” 🙂

Per ulteriori informazioni seguite le news su questo sito e sul sito del FabLab di Torino.