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DotBot Story

Ludovico Orlando Russo

E’ da un po’ che volevo raccontare i passi che hanno portato alla nascita del progetto DotBot (ed in particolare DotBot-ROS), e finalmente Michele Maffucci mi ha dato l’opportunità di scrivere sul suo blog (o meglio io me la sono presa e lui ha gentilmente acconsentito!!).

Premetto che dal 2012 (inizio della mia tesi presso il Robot Research Group del Politecnico di Torino) mi occupo di Robotica di Servizio. Da allora ho iniziato ad utilizzare ed apprezza ROS e mi sono chiesto come mai non si insegnasse nella nostra Università (per poi scoprire che all’estero e in altre università d’Italia è molto comune fare ROS all’interno di un corso di Robotica).

Mi sono avvicinato al mondo della didattica con la robotica in modo frammentato e casuale durante il mio percorso di dottorato. In qualche occasione mi sono ritrovato a fare didattica con robot di vario tipo. L’esperienza più interessante e traumatica (per me) fu quando mi chiesero di tenere un mini workshop (era Maggio 2015 se non ricordo male) all’interno del primo Google Camp Summer School organizzato da Lero, the Irish Research Center (un centro di ricerca Irlandese) in collaborazione con Google. Mi stupii tantissimo nel vedere l’interesse mostrato da 20 ragazzine dell’età compresa tra i 12 ed i 13 anni nonostante non solo non parlassi poi così tanto bene la loro lingua ma anche perché avevo con me, per la presentazione, due robot umanoidi che a dire il vero non funzionavano neanche tanto bene!!

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Il mio primo incontro formale con la didattica ed il sistema scolastico italiano è avvenuto poco dopo quell’esperienza quando, da dottorando presso il JOL CRAB di TIM (laboratorio di ricerca sulla robotica connessa), mi venne chiesto di “addestrare” 🙂 due insegnanti di scuole superiori (tra cui Michele) per un progetto che voleva portare l’insegnamento della robotica di servizio (e di ROS) all’interno delle scuole superiori.

Il progetto non è mai giunto a compimento, tranne che per alcune piccole sperimentazioni con alcuni allievi e, per ragioni che non ho mai saputo in pochi mesi si è interrotto. Nonostante tutto, questa esperienza mi ha dato l’opportunità di conoscere Michele sia come insegnante che come persona (i nostri interessi comuni ci hanno permesso di conoscerci in poco tempo anche all’esterno del progetto in questione). Inoltre, durante gli incontri tra me e Michele, mi sono reso conto che ROS può essere didatticamente uno strumento potentissimo per costruire un’efficace didattica della robotica.
Così facendo ho desunto alcuni dei punti fondamentali, cardini del progetto:

  1. La robotica è uno strumento didattico sorprendente, e ROS, unendo robotica e Internet of Things, è in grado di affascinare ed appassionare ancora di più gli studenti.
  2. Come accade per Arduino anche ROS risulta molto semplice da imparare ed utilizzare ed in poco tempo, in maniera semplice è possibile ottenere risultati interessanti.
  3. A differenza di Arduino, ROS non è solo uno strumento didattico, e (nella mia visione) verrà massivamente utilizzato in campo industriale, ed avere una simile competenza, inserendola all’interno del proprio curriculum può diventare strategico per il proprio futuro lavorativo, specialmente per lavori legati alla robotica.

Durante la mia iniziale esperienza didattica fatta come insegnante con alcuni ragazzi di scuole torinesi, ho scoperto che ROS risulta, da parte degli allievi, facile da utilizzare, a patto però di nascondere allo studente l’utilizzo della shell Linux (necessaria per compilare ed eseguire programmi in ROS).
Ciò ha fatto nascere in me l’idea di sviluppare un’interfaccia di programmazione per ROS.

Nei mesi successivi entrai in contatto con una docente del Liceo Federico II di Melfi (PZ) che mi propose di far partire un progetto con l’idea di fare robotica con alcuni studenti selezionati. Approfittai dell’occasione che mi si presentò e sviluppai in pochissimo tempo un IDE web per la programmazione remota di ROS (complice anche il fatto che in quel periodo volevo farmi un po’ di competenze nello sviluppo di applicazioni web). L’idea era che i ragazzi dovessero solo scrivere codice su una webapp da browser, premere play ed avere il programma in funzione istantaneamente. Il tutto fu organizzato con i pochi strumenti che avevo a disposizione e nonostante portai dei robot tenuti insieme con dello scotch e una webapp ancora in fase preliminare di sviluppo che si bloccava ogni 10 min, i ragazzi mi stupirono e riuscirono a sviluppare nel poco tempo a disposizione un sistema in grado di pilotare i robot da remoto tramite webapp (trovate qui un video sul lavoro svolto https://youtu.be/bf5oezpPOIs, molto bello tranne che per il mio aspetto che evidenzia in maniera chiara la fatica di 4 ore di spiegazione initerrotte con una classe costituita da ragazzi motivati e capaci).

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L’esperienza di Melfi mi diede forte motivazione verso la didattica per cui ripresi i contatti con Michele. Da allora, un po’ per assecondare la passione di entrambi di progettare un piccolo robottino a basso costo, abbiamo deciso (quasi per gioco) di far nascere il progetto DotBot come evoluzione del progetto EduRobot di Michele. Michele è stato in grado di sviluppare tutta la meccanica e di creare 3 diversi robottini per vari scopi (chi lo segue sa di cosa parlo!). Gli impegni di lavoro e studio non mi hanno consentito di seguire gli aspetti della struttura meccanica di DotBot, inoltre non avendo la scusa di un tendine rotto 🙂 , mi sono dedicato al miglioramento dell’interfaccia di programmazione e ho condotto ulteriori test con studenti del Politecnico.

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Cosa accadrà ora? Non ho ancora chiaro quali saranno gli sviluppi futuri, ma so per certo che tutto ciò è il frutto di una passione che ho da sempre che mi ha permesso di verificare che la robotica è uno strumento didattico potentissimo purtroppo ancora scarsamente utilizzato nella scuola italiana. I robot sono oggetti intelligenti e connessi, il mio desiderio e che vengano sviluppate sperimentazioni che non si limitano al classico segui linea o evita gli ostacoli, ma che aggiungano funzionalità e interattività maggiore. Al tempo stesso sto cercando di capire se da questo percorso possa nascere un lavoro, da qui la “partnership” tra DotBot e HotBlack Robotics (mia startup che si occupa di Cloud Robotics)!

Laboratorio Raspberry Pi – un computer in ogni zainetto

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Venerdì 15/05 pomeriggio e Sabato 16/05 in occasione del salone del Libro di Torino sarò presso lo stand del MIUR (STAND T72-U71 pad./pav. 3) per condurre i laboratori Raspberry Pi che in realtà saranno da me configurati più come incontri informali dove i partecipanti potranno porre domande o seguire le mie chiaccherate sull’uso delle tecnologie didattiche. Come probabilmente molti colleghi e studenti sapranno, le performance grafiche e di calcolo permettono di utilizzare Raspberry Pi in ogni tipologia di scuola e risulta un’ottima soluzione per realizzare laboratori di informatica a costi molto contenuti. Per le sue caratteristiche mi piace pensare a Raspberry come ad un sussidio didattico aggiuntivo da aggiungere allo zainetto dello studente.
Il laboratorio cercherà di mostrare come utilizzare questo strumento in diversi ambiti disciplinari con esempi pratici, che vanno dalla sperimentazione del coding per il miglioramento delle competenze logiche/matematiche o allo sviluppo di metodologie didattiche che fanno largo uso delle tecnologie come ad esempio la flipped classroom.
Mi renderò quindi disponibile, a quanti lo vorranno, nel mostrare come utilizzare Raspberry, come configurarlo, darò indicazioni su come progettare un laboratorio basato su questo piccolissimo computer e mostrerò inoltre alcune sperimentazioni che vanno dalla costruzione di portatili a bassissimo costo all’uso di Arduino su Raspberry e altro ancora. Vorrei inoltre presentare, se riuscirò ad organizzarle in queste serate, alcune sperimentazioni sull’uso delle tecnologie indirizzate ad allievi con bisogni educativi specifici.

Vi aspetto quindi al Salone 🙂
Un caro saluto.

I miei prossimi corsi: creazione di comunità di apprendimento on-line, creative computing, coding

corsiNei prossimi mesi sarò occupato con diversi corsi sia di carattere tecnico elettronico, che di carattere didattico. Sicuramente vi saranno corsi di Arduino a cui aggiungerò sperimentazioni di forte interesse che nascono dalle richieste di chi ha seguito in passato i miei corsi, ma anche dai molti che mi scrivono ogni giorno. Introdurro sicuramente altre tecnologie che sto sperimentando in questi mesi a scuola e che si integrano con Arduino. Le date per questi corsi sono in via di definizione e ve ne darò comunicazione nei prossimi giorni.

Per quanto riguarda i corsi indirizzati ai Docenti della Provincia di Torino ho certezza di date ed incomincio a segnalarvi gli appuntamenti in cui sarò relatore tra febbraio ed aprile prossimo e che avranno una replica, come già mi è stato richiesto dal MIUR, in questo anno solare.

Il corso per i docenti è organizzato dal CTS (Centro Territoriale di Supporto – Nuove Tecnologie e Disabilità) di Torino e Provincia in collaborazione con l’UST di Torino – Ufficio Inclusione organizza un corso, strutturato a moduli, sull’utilizzo di software volti a promuovere la didattica inclusiva.

Destinatari: docenti di sostegno e curriculari provenienti da scuole di ogni ordine e grado di Torino e Provincia.

Metodologie: il corso si svolgerà con metodologia laboratoriale.

Contenuti e calendario

Corso 1: Edmodo

Date del corso: 10/02/2015 – 19/02/2015

Orario: 14.30-17.30

Argomento: Utilizzo dell’applicativo web gratuito Edmodo: sistema adatto per la creazione di comunità di apprendimento, che permettono di lavorare e mantenere contatti tra studenti, insegnanti e genitori, e per la realizzazione di una didattica con metodologia blended.

Modulo 2: Insegnare a progettare

Date del corso: 26/02/2015 – 5/03/2015 – 12/03/2015 – 18/03/2015

Orario: 14.30-17.30

Argomento: Predisposizione di esempi pratici e applicabili in classe volti al miglioramento delle competenze logico-matematiche e delle capacità organizzative degli allievi mediante l’uso di software di programmazione con forte grado di interattività, opensource e gratuiti.
Si mostrerà come il “Creative Computing” possa agevolare lo sviluppo del pensiero strutturato (computational thinking) assieme al pensiero creativo mediante la programmazione.

Modulo 3: Scratch

Date del corso: 26/03/2015 – 16/04/2015 – 23/04/2015 – 30/04/2015

Orario: 14.30-17.30

Argomento: Introduzione ad un metodo laboratoriale basato sul software Scratch che offre agli studenti la possibilità di insegnare a progettare il proprio apprendimento attraverso l’informatica e ad acquisire la consapevolezza che è possibile interagire con gli strumenti tecnico informatici non solo in maniera passiva, ovvero usandoli, ma anche in maniera attiva, cioè programmandoli direttamente.

Il corso si svolgerà nel laboratorio della sede Arduino dell’ITSSE “C. Levi – V. e L. Arduino”, in via Figlie dei Militari, 25 – Torino.

Le iscrizioni potranno essere effettuate per ogni singolo modulo in modo indipendente. Esse devono pervenire entro il giorno 2 febbraio 2015, utilizzando il form presente al seguente

LINK

L’elenco degli ammessi sarà pubblicato sul sito www.necessitaeducativespeciali.it il giorno 5 febbraio 2015.

Saranno ammessi un massimo di 30 docenti per ogni corso in base all’ordine di arrivo delle domande.

IMPORTANTE: E’ NECESSARIO CONTROLLARE DI ESSERE STATI AMMESSI PRIMA DI VENIRE AGLI INCONTRI.

Salone Internazionale del Libro di Torino 2014 – stand MIUR tra robotica e spazio

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte saranno presenti dall’8 al 12 maggio 2014 al XXVII Salone Internazionale del Libro di Torino con uno stand istituzionale e un programma ricco di eventi e incontri rivolti a dirigenti scolastici, docenti, studenti e famiglie. Il tema conduttore di questa edizione è “il Bene”.

Lo stand MIUR-USR Piemonte sarà collocato nel PADIGLIONE 3 U67 – T68,  saranno distribuiti  materiali informativi e pubblicazioni dedicate a tematiche di attualità del mondo della scuola.

Per maggiori informazioni vi rimando alla nota distribuita dall’USR del Piemonte dove potete consultare la lista completa degli eventi che si svolgeranno presso lo stand MIUR.

Vi segnalo due eventi a cui sicuramente parteciperò:

Venerdì 9 maggio ore 15,30

ROBOT: DA MITO LETTERARIO A PRESENZA QUOTIDIANA
A cura di MIUR, USR Piemonte e TELECOM ITALIA
Introduce: Stefano SURANITI – Dirigente USR Piemonte
Intervengono: Enzo MARVASO – “Coordinatore Rete Robotica a scuola”; Nadia CARPI – Docente USR Piemonte; Serena CARUSO BAVISOTTO – USR Piemonte; Marco GASPARDONE – Jol Connected Robot Applications Lab di Telecom Italia; Giovanni NASSI – Coordinatore Progetto “eSchool & Social Inclusion” di Telecom Italia

Sabato 10 maggio ore 15,30

“SCUOLA: SPAZIO AL…FUTURO”
a cura di MIUR, USR Piemonte e Ministero della Difesa
Introduce: Giuliana PUPAZZONI – Direttore Generale USR Piemonte;
Intervengono: Roberto REGGI – Sottosegretario di Stato MIUR; Col. Marco NARDINI – Stato Maggiore della Difesa; Marco GILLI – Rettore del Politecnico di Torino; Liliana ROVAGNOLO – ATV Crew Training Astronauti Nasa & ESA; Maurizio CREMONINI – Direttore Marketing COMAU; Pietro MESSIDORO – Chief Technical Officer (CTO) di Thales Alenia Space Italia S.p.A; Walter VILLADEI – Cosmonauta – Aereonautica Militare Italiana; Paolo DARIO – Direttore Istituto BioRobotica – Scuola Sant’Anna di Pisa; Stefano SURANITI – Dirigente USR Piemonte; Enzo MARVASO – “Coordinatore Rete Robotica a scuola”

Conferenza: Fashion Robot Junior – La robotica conquista la scuola piemontese

Si è da poco concluso il Convegno internazionale Fashion Robot Junior che ha visto riunita la scuola di Torino e provincia intorno al progetto “porte aperte alla robotica”.
Il convegno è stato validato dalla presenza di quattro dei massimi ricercatori nel campo della robotica industriale e di servizio.
Due dei relatori il Prof. Paolo Dario e l’Ing. Arturo Baroncelli sono due dei cinque italiani insigniti del premio Engelberger alla robotica, corrispondenti di fatto al nobel alla robotica.
Applauditissimo è stato poi l’intervento del Prof. Giovanni Muscato dell’Università di Catania il quale ha relazionato sulle interazioni tra scuola superiore ed università, offrendo spunti per tutta una serie di attività che potrebbero essere attivate al fine di motivare e rimotivare gli studenti della nostra scuola.
Il Prof. Bonarini, del Politecnico di Milano, ha impostato il suo intervento sulla valenza delle competizioni fra scuole, dimostrando come la robotica può essere utilizzata come nuova metodologia.
Il Prof. Paolo Dario, da grande affabulatore, ha incantato il numerosissimo pubblico con un escursus sulla storia della robotica e sull’evoluzione tecnologica che ha fatto entrare la robotica in discipline e scienze che fino ad oggi avevano poco o quasi mai sperimentato l’uso della robotica.
L’Ing. Baroncelli ha invece analizzato lo status dell’applicazione della robotica industriale, ribadendo come Torino detiene il primato mondiale in questo campo.
La numerosa presenza dei dirigenti scolastici di Torino e provincia, testimonia l’interesse che si è creato intorno al progetto sostenuto dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte ribadito ulteriormente nell’intervento della Dott.ssa Maria Paola Minetti in rappresentanza del Direttore Generale Francesco de Sanctis.
L’iniziativa di oggi ha avuto un’enorme successo grazie anche alla sponsorizzazione venuta da iRobot rappresentata dalla presenza del Dott. Aldo Winkler Amministratore Delegato Nital, il quale nel suo intervento ha ribadito l’impegno di Nital e delle sue rappresentate, a sostenere quello che ritiene un progetto essenziale per la crescita qualitativa della scuola piemontese e italiana.
Anche gli enti locali, Regione e Provincia, rappresentati da Giovanna Pentenero Assessore all’Istruzione della Regione Piemonte e Umberto d’Ottavio Assessore alla Formazione della Provincia di Torino, hanno ribadito, oltre alla valenza altamente educativa e formativa del progetto, l’impegno a sostenerlo in modo che possa essere concretamente realizzato.
In rappresentanza poi della Camera di Commercio di Torino è intervenuto il Segretario Generale, Guido Bolatto, il quale ha sottolineato l’impegno a supportare anche economicamente il progetto.
Il Presidente dell’AMMA, Dott. Vincenzo Ilotte, ha evidenziato l’importanza strategica che un progetto di questo genere rappresenta. L’industria, ha sottolineato Ilotte, necessita di tecnici preparati in grado di spendersi immediatamente nel mondo del lavoro e della produzione per la formazione dei quali la scuola ha un compito fondamentale.

Un ringraziamento particolare alla segreteria del convegno, Proff.ri Michele Maffucci, Antonio Mattera, Maurizio Scebba.

La giornata è stata coordinata dal Prof. Enzo Marvaso.

Per la galleria fotografica si segua il link.