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Taccuini Intelligenti: Come la tecnologia riporta in vita la scrittura manuale


Dall’analisi dei quaderni dei miei studenti, emerge chiaramente che la cura e l’organizzazione del materiale scritto non sono aspetti da dare per scontati. È sempre più comune osservare allievi che optano per la scrittura in stampatello maiuscolo, mentre la pratica del corsivo sembra progressivamente perdere terreno. Questa tendenza riflette un cambiamento più ampio nel modo in cui i giovani approcciano la scrittura e l’organizzazione delle informazioni.

Nella mia esperienza personale, ho notato che l’uso predominante di dispositivi mobili e software specifici, sebbene estremamente utili sotto molti aspetti, potrebbe non stimolare lo stesso livello di analisi e riflessione profonda che accompagna la scrittura a mano libera. C’è qualcosa di intrinsecamente prezioso nel processo di prendere appunti a mano, che va oltre la semplice registrazione di informazioni. La scrittura manuale costringe a rallentare, a considerare ogni parola con attenzione e, in definitiva, a coinvolgere più profondamente il cervello nell’elaborazione e nella riflessione sul materiale.

In questo contesto, diventa fondamentale riflettere su come possiamo incoraggiare gli studenti a riscoprire il valore della scrittura a mano, in particolare del corsivo. Potrebbe trattarsi di integrare attività che richiedano esplicitamente l’uso della scrittura a mano nelle lezioni o di incoraggiare gli studenti a mantenere quaderni di appunti ben organizzati come strumento per migliorare la loro capacità di apprendimento e analisi.

Credo quindi che la scrittura a mano offra dei benefici concreti per lo sviluppo cognitivo e l’apprendimento. La sfida credo sia il trovare un equilibrio che consenta di sfruttare le migliori tecnologie disponibili senza sacrificare le metodologie tradizionali di apprendimento.

In questo contesto di ricerca di un equilibrio, sono sempre alla ricerche di soluzioni semplici ed efficaci e da qualche tempo sto sperimentando l’uso di Rocketbook Fusion un prodotto, economicamente accessibile, che dimostra essere un esempio concreto di come la scrittura a mano possa convivere con le innovazioni digitali. Questa riflessione non è motivata da intenti promozionali, ma nasce dall’esperienza quotidiana e dal dialogo costante con colleghi insegnanti alla ricerca di soluzioni efficaci per l’istruzione, ovviamente ciò che dico probabilmente non può essere adatta ad ogni singola esigenza, ma certamente merita di essere presa in considerazione.

Ma di cosa si tratta?

Rocketbook Fusion, presente sul mercato da qualche tempo, rappresenta come esposto sopra, un punto d’incontro tra l’analogico e il digitale offrendo un’esperienza di scrittura manuale che conserva la sua essenzialità pur integrandosi con la praticità della digitalizzazione. Le sue pagine cancellabili, abbinate alla penna Frixion di Pilot, forniscono un’esperienza di scrittura fluida, che pur presentando alcune differenze rispetto alla carta tradizionale, mantiene un alto grado di naturalità. La funzionalità di digitalizzazione, agevolata dai codici QR e dalle icone personalizzabili presenti su ogni pagina, facilita un’organizzazione sistematica delle informazioni nel cloud, incoraggiando un approccio riflessivo e metodico all’apprendimento.

Nonostante alcune limitazioni, come la leggera differenza nella sensazione di scrittura rispetto alla carta tradizionale e la necessità di un breve tempo di asciugatura per l’inchiostro, Rocketbook offre una soluzione sostenibile e posso aggiungere innovativa dal punto di vista organizzativo. La sua riutilizzabilità e durabilità lo rendono un investimento a lungo termine per chiunque scriva frequentemente, bilanciando efficacemente il costo iniziale con i benefici derivanti dal suo utilizzo prolungato. Una veloce ricerca online vi permetterà di trovare template grafici sviluppati per diverse esigenze da stampare su carta di recupero.

Attraverso strumenti come Rocketbook è possibile offrire un mezzo per abbracciare metodologie di studio più efficaci e un approccio più riflessivo all’apprendimento, mantenendo vive le competenze fondamentali dell’era pre-digitale.

Attualmente, ho organizzato sul mio Drive personale diverse cartelle, ciascuna dedicata a una specifica tipologia di attività. Analogamente, uno studente potrebbe creare un sistema simile basato sulle diverse materie di studio. Grazie alle icone posizionate in fondo a ogni pagina, con un semplice gesto, posso selezionare l’icona desiderata per trasferire automaticamente il PDF della pagina direttamente nella cartella corrispondente.

Per saperne di più su Rocketbook potete consultare direttamente il sito del produttore.

🙂 Buon lavoro

QR Code per la didattica – come crearli velocemente

Con la pandemia i codici QR sono tornati in auge. Li troviamo dappertutto e scansionarli con un telefono è semplicissimo. Spesso utilizzo i QR Code per fare accedere velocemente a dispense, manuali o più semplicemente fornire informazioni del contenuto di un contenitore che include gli oggetti utilizzati nelle sperimentazioni didattiche. Sicuramente potrebbe valere la pena considerarli come un altro modo per condividere risorse nei corsi in e-learning, ma anche per fornire un rapido accesso ai contenuti didattici all’interno della classe in presenza, si immagini ad esempio una mappa mentale disegnata su un cartellone su cui sono presenti, insieme ai disegni e alle parole anche i QR Code che rimandano ad altri contenuti.
Spesso aggiungo QR Code anche su vari dispositivi del laboratorio e la scansione rimanda alle mie guide che ne illustrano l’utilizzo.

Un’altra attività didattica in cui utilizzo i QR Code è quella delle Cacce al tesoro didattiche o di Escape Room didattici, di cui parlerò durante i mio prossimo corso: Making, arte e creatività. Nell’immagine che segue i QR Code vengono utilizzati per orientare, secondo i punti cardinali, una scatola con lucchetti a combinazione, le combinazioni corrispondenti ad ogni lucchetto vengono mostrate su un display di un micro:bit che visualizzerà il punto cardinale e il codice.

L’attivazione del del micro:bit che svela i codici e l’orientamento della scatola, avviene avvicinando un altro micro:bit utilizzato come “rilevatore del tesoro”.

Vediamo alcuni semplici consigli per creare rapidamente QR Code e durante il corso mostrerò altre soluzioni che permettono funzionalità aggiuntive.

Sicuramente uno dei motivi principali dell’uso di QR code è la condivisione di risorse online il cui indirizzo risulta molto lungo, infatti in classe non è sempre facile vedere l’URL mostrato su una LIM, ma un QR rimuove questo ostacolo.

È anche facile mettere insieme più codici QR per costruire un elenco di risorse all’interno di un documento:

Come creare codici QR gratuiti

Esistono numerosi siti che permettono la generazione di codici QR in funzione del contenuto, ma se abbiamo necessità di generare velocemente un codice di un link ad una risorsa online è possibile farlo immediatamente con Chrome o Edge.

Su Chrome aprite la pagina nel browser, fate clic sull’icona di condivisione, a destra del campo dell’indirizzo e fate clic su “Codice QR”.

Per Edge l’operazione è molto simile, clic sull’icona: “Crea un codice a matrice per questa pagina”.

Queste azioni possono essere fatte anche per le versioni portable dei browser, ma in modalità leggermente diversa.

Vi aspetto al mio corso.
Buon Making a tutti 🙂