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Lezioni di laboratorio di elettronica – come scrivere le unità di misura

Le unità di misura che dovrete utilizzare per esprimere grandezze elettriche, in generale fisiche, sono soggette a regole ben precise di scrittura che dovrete ricordare quando ad esempio durante la realizzazione delle relazioni di laboratorio. Queste le regole fondamentali:

  • le unità di misura devono essere scritte in stampatello minuscolo e prive di accenti;
  • i simboli dovranno essere scritti con il carattere iniziale in stampatello maiuscolo se derivano da nomi propri, minuscolo in tutti gli altri casi.

esempio:

N da Newton
J da Joule
Hz da Hertz
W da Watt

nt da nit (luminanza)
lx da lux (illuminamento)
lm da lumen (flusso luminoso)

  • i simboli delle unità di misura non vogliono il punto di abbreviazione, inoltre l’unità di misura va sempre scritta dopo il valore numerico.

Esempio:

5 W e non 5 W. oppure W 5

3 A e non 3 A. oppure A 3

Il simbolo della grandezza può anche sostituire la virgola dei decimali come ad esempio 5V5 per indicare ad esempio 5,5 Volt. (Grazie a Bartolomeo per la segnalazione – vedi commento al post).

Quando l’unità di misura è citata in un testo senza che questa sia accompagnata da un valore numerico allora deve essere scritta per esteso e in minuscolo.

Esempio:

la quantità di volt presenti all’ingresso del circuito…

e non

la quantità di V presenti all’ingresso del circuito…

Esistono inoltre delle unità di misura molto usate nell’elettronica non previste dal Sistema Internazionale di unità di misura (SI), ma accettate comunque da tutti, tra le più importanti:

  • unità di misura: decibel
    simbolo: dB
    misura del guadagno di potenza (vedremo più avanti il suo significato)
  • unità di misura: bit
    simbolo: bit
    unità di informazione

Lezioni di laboratorio di elettronica – come realizzare una relazione tecnica di laboratorio

Questa nota indirizzata ai miei allievi di 3′.
Di seguito un sunto delle principali caratteristiche che deve avere una relazione tecnica di laboratorio.

Per il modello di relazione si faccia riferimento a quello da me realizzato che potete trovare seguendo il link.

La relazione tecnica

La relazione tecnica di solito rappresenta l’ultima fase di una attivit di verifica, collaudo o ricerca guasti in un circuito elettronico o impianto elettrico, ma nella gran parte dei casi il documento che certifica la correttezza del lavoro che stato fatto.

Esempio.

Se siete un tecnico chiamato per il controllo su un impianto di antifurto, dovrete al termine del vostro lavoro, rilasciare una dichiarazione che dovr riportare una serie di dati:

  • la data dellintervento
  • il vostro nome
  • l’indirizzo presso cui stato fatto il controllo
  • livello di carica delle batterie
  • stato dei sensori
  • valutazione generale dello stato dell’impianto
  • interventi da eseguire nel caso si riscontrano malfunzionamenti

Quindi la relazione tecnica serve per documentare ogni singola fase dellintervento tecnico. Durante le attivit di laboratorio svolte a scuola, la relazione potr essere eseguita in modi diversi a seconda della materia e dello scopo, ma dovr possedere alcune caratteristiche generali valide per tutti i tipi di relazioni tecniche

Caratteristica principale di una relazione:

una relazione non si realizza solo per se stessi,
ma soprattutto per farla leggere e comprendere ad altri.

Struttura della relazione

Intestazione

La relazione di laboratorio adottata a scuola per le esperienze di elettronica, misure elettroniche e sistemi, deve essere completata in ogni sua parte:

  • numero progressivo dellesperienza
  • la data di inizio
  • la classe
  • il nome dellallievo che ha realizzato lesperienza

Inoltre deve sempre essere ben specificato il nome del laboratorio che si sta svolgendo e cosa ancor pi importante scrive sinteticamente e con chiarezza l’oggetto della prova.

Schema elettrico

Per tutti i laboratori previsto il montaggio di un circuito elettronico quindi nella sezione SCHEMA ELETTRICO si dovr riportare con precisione il disegno elettrico e gli eventuali punti di misura. Il disegno elettrico dovr essere realizzato con precisione, con matita rispettando le norme di rappresentazione grafica dei circuiti elettronici.

Elenco componenti

Lista di tutti i componenti elettrici/elettronici usati con loro valore, eventuale tolleranza dei componenti e tensione/corrente di lavoro.

Elenco strumenti

Lista di tutti gli strumenti utilizzati indicando marca modello e numero di serie in modo che sia ben evidenti le condizioni in cui sono state effettuate le misure.

Calcoli

I calcoli dovranno essere svolti mostrando tutti i passaggi matematici che conducono al risultato ed ogni risultato dovr recare lunit di misura tra parentesi quadre.

Tabelle

Tutti i valori misurati devono essere organizzati in tabelle e quando necessita anche in grafici secondo le indicazioni.

Le tabelle dovranno essere cos realizzate:

  • ogni tabella deve contenere un titolo, possibilmente breve
  • ogni colonna deve essere munita di intestazione chiara, sintetica con unit di misura indicata tra parentesi quadre

Esempio:

Grafici

I grafici dovranno essere cos realizzati:

Preparazione del grafico

  • scegliere il tipo di coordinate e la scala da usare
  • indicare le unit di misura

Disegno del grafico

  • riportare i dati sul diagramma
  • interpolare con una curva i punti del disegno
  • inserire una didascalia descrittiva del grafico

Esempio

Disegno topografico su breadboard

Quando necessario nella relazione dovr essere realizzato anche il disegno del circuito su breadboard, in cui dovranno essere ben indicati i punti di connessione degli strumenti di misura. Tutti i componenti sono da disegnare in scala 1:1

Relazione

La relazione non pu essere solo un elenco di numeri e grafici, ma bisogna dettagliare il procedimento seguito ed eventuali problematiche riscontrate nella realizzazione del circuito e durante le misure richiamando ove necessario concetti teorici.

E’ opportuno utilizzare un italiano corretto ed una terminologia tecnica appropriata e tutto ci che si scrive deve essere prettamente tecnico, sono da evitare assolutamente frasi del tipo:

  • ho imparato molte cose
  • stata una esperienza difficile
  • mi sono divertito

evitare l’uso della prima persona singolare o plurale:

  • ho collegato i componenti,
  • ho fatto le seguenti misure,
  • abbiamo costruito il circuito…

ma ricorrere ad una forma tecnica “impersonale”:

  • i componenti sono stati collegati,
  • le misure realizzate sono state…,
  • il montaggio del circuito avvenuto secondo il procedimento…

quindi le regole fondamentali per scrivere una relazione tecnica sono:

  • bisogna essere brevi e esaurienti
  • riferirirsi strettamente all’oggetto della prova
  • scrive in italiano
  • usare un linguaggio tecnico appropriato

 

FidoCadJ Tutorial Video

Ho già parlato in passato di FidoCadJ, l’editor multipiattaforma per la progettazione elettronica, anche in questo anno scolastico utilizzerò questo utilissimo programma è sarà oggetto di lezione nelle prossime settimane. Per prendere familiarità con il software vi consiglio di guardare i video che seguono, tratti dal sito di riferimento da cui potrete anche prelevare il manuale di utilizzo.

Porte aperte alla robotica per lo sviluppo dell’istruzione tecnica e professionale

Il 4 e 5 novembre prossimo in occasione del convegno “Porte aperte alla robotica” verrà firmato il protocollo di intesa per lo sviluppo dell’istruzione tecnica e professionale nel campo della meccatronica e della robotica, tale protocollo è finalizzato alla promozione di attività di formazione, di qualificazione dell’aggiornamento docenti, dell’offerta formativa e della didattica, di incremento delle competenze territoriali indirizzate alla progettazione e realizzazione di prodotto nel settore della robotica industriale e di servizio.

Il convegno prevede la partecipazione di numerosi esperti del settore aziendale del mondo universitario e della scuola superio

Il 5 novembre dalle ore 14.45 alle ore 15.30 presso l’Aula Magna dell’ITIS Avogadro in Corso San Maurizio, 8 – Torino sarò relatore è parrlerò di: Attività di laboratorio e percorsi didattico-curricolari per l’istruzione professionale

Preleva il programma del convegno in formato PDF.

Il mio intervento al seminario “Scienza ed automazione” modulo “ROBOTICA”

Pubblico anche sul mio blog personale il post inserito su vocescuola in cui rendo pubblica la mia presentazione del seminario di Caserta: “Scienza ed automazione” modulo “ROBOTICA”, il post che ho scritto farà parte dell’evento on-line: “Carnevale della Fisica” in questa 12′ edizione ci sarà un’attenzione particolare alla didattica, vi consiglio di leggere gli interventi sono sempre molto interessanti ed in ogni edizione partecipano moltissimi colleghi, se volete partecipare siete ancora in tempo, la scadenza è per il 27 di ottobre.

Anche quest’anno partecipo al Carnevale della Fisica, con un post che vede la fisica e la matematica come conseguenza del mio approccio alla didattica. Devo confidarvi che non è stato banale la ricerca di un argomento per questo Carnevale della Fisica e su suggerimento di Annarita vi tedierò 🙂 ancora una volta con il mio modo di far didattica usando la robotica, ne ho accennato diverse volte su queste pagine, probabilmente ad alcuni avrà annoiato, ma a me sta servendo per trovare un’altra via a un modo di insegnare che considero ormai morto.
Sono tempi bui e dico cosa banale, ma credo condivisa da tutti, che la scuola si sta lentamente sfaldando, in tutti i sensi, dalle strutture fisiche, all’unione tra il personale che ci lavora e questo ha una diretta conseguenza sui nostri allievi.
A questa decadenza si deve far fronte in qualsiasi modo ed io nel mio piccolo desidero salvare quante più menti possibili. Ricordo una frase che tempo fa mi disse il mio insegnate di Fisica: “la non condivisione del sapere genera pericolosamente persone che possono essere sfruttare da menti senza scrupoli” e questa frase risuona a distanza di 25 anni ancora nella mia mente.
Come voi lettori sapete Annarita è un’insegnante molto brava e il suo modo di condivisione del sapere è coinvolgente e fa interagire gli insegnanti, tutto ciò è molto bello e credo che questa debba essere la strada, condivisione sempre! Solo così possiamo dare qualcosa di più ai nostri studenti.
Sipegaci Prof.!
Per ora più che un metodo è un melting pot di idee e di letture che sto cercando di tradurre in una metodologia. Vi allego le ultime slide che ho utilizzato a Caserta durante il seminario “Scienza ed automazione” modulo “ROBOTICA” per raccontare la mia esperienza, con soddisfazione il mio intervento è stato apprezzato dai colleghi e dagli ispettori ministeriali.
Nelle slide che vi allego troverete idee su procedure di apprendimento che io ho da tempo adottato su me stesso e che derivano dalla mia esperienza informatica e da letture, nelle slide sono stati adottati metodi tratti ad esempio da: McLuhan, James Marcus Bach, Alberto Quagliata, David Allen ed altri (McLuhan – Media e nuova educazione, James Marcus Bach – Secrets of a Buccaneer-Scholar, Alberto Quagliata – Pratiche di didattica costruttivista in aula e nella rete, David Allen – Detto fatto! ecc…), alcune volte sono un copia e incolla del metodo riadattato alla situazione scolastica, altre volte derivano dalla mia esperienza informatica, ma tutti sperimentati mediante rilevazioni che ho documentato in questi mesi.
Poiché sto scrivendo articoli in merito a questo mio modo di operare non troverete tutto, le slide non sono un compendio, ciò avverrà nei prossimi mesi, con altri documenti che produrrò, ciò che trovate è solo la punta dell’iceberg di qualcosa che sto formalizzando e che a mio avviso può servire.
Perché tutto questo?
Ho chiesto aiuto perché qualcuno mi insegnasse a salvare le menti dei miei allievi e questo aiuto mi è arrivato dai libri.
Spero di far bene.
Per prelevare il pdf della presentazione seguite il link (9,4 MB), se volete diffondete e aggiungetevi qualcosa di vostro.

Slide da vedere on-line: