Bertrand Russell on God

Su Open Culture ho trovato l’itervista fatta 40 anni fa al filosofo premio Nobel Bertrand Russell, molto interessante.
Riporto il testo della news e il filmato. Nella news trovate link ad altri filmati.

Bertrand Russell, the Nobel Prize-winning philosopher, mathematician and peace activist, died 40 years ago today. And so, above, we rewind the video tape to 1959, to Russell explaining why he doesn’t believe in God. This was a viewpoint that he otherwise elaborated upon in his well-known lecture/essay, Why I Am Not a Christian. For more vintage Bertrand Russell, you can check out another wide-ranging BBC interview with Russell flagged by one of our faithful readers, Mike S. Find it in three parts here, here and here. To be sure, some readers won’t share Russell’s views on religion. But don’t take umbrage. Just remember, we offer media from across the divide too…

fonte: OpenCulture

Io e la mia famiglia su Google Street View

Attendevo con impazienza e finalmente anche Calitri � su Google Streat View.

Questa estate ho avuto la fortuna di vedere l’auto di Google che fotografava le vie del piccolo paese di origine Calitri in provincia di Avellino, un ridente paese che si trova in alta Irpinia.
In quella giornata mi trovavo parcheggiato difronte alla chiesa, nella prima fotografia, io sono all’interno della Fiat Idea blu, attendevo moglie e nipote, possono essere visti nella seconda fotografia, mia moglie in maglietta gialla, mia figlia Sara con maglietta arancione, il figlio Mattia in maglietta bianca e capelli corti e il nipote Francesco in maglietta bianca con capelli lunghi.
Finalmente i turisti potranno conoscere un po’ di pi� questo tranquillo paese noto per il suo artigianato, i vigneti e il buon mangiare.
Ho allegato ai frame di navigazione anche le schermate delle pagine web, un click sulle immagini per vederle pi� grandi.

Bene! Ora sono su Street View finch� Google vorr� 🙂


Visualizzazione ingrandita della mappa


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Aggiornamenti settimanali del 2010-01-31

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lezione 01: Incominciamo con Arduino

Ho deciso di realizzare una serie di dispense per i miei allievi affinché possano operare in maniera semplice con Arduino, un sistema Hardware Open Source di basso costo e grande versatilità programmabile su tutti i sistemi operativi (Mac, Linux e Windows), in grado di controllare luci, motori ed attuatori di ogni genere e realizzare in maniera agevole sperimentazioni in campo robotico.

Queste dispense sono dedicate a tutti i miei allievi.

La realizzazione di questa lezione è basata sul materiale disponibile sul sito di riferimento Arduino.cc

Prerequisiti per seguire il corso:

  • conoscenza del principio di funzionamento di base di un microcontrollore;
  • conoscenza dei costrutti fondamentali della programmazione.

In questa prima lezione vedremo quali sono le parti principali della scheda e come installare l’ambiente di sviluppo.

Poiché sono utente Apple le immagini allegate fanno riferimento a Mac OS X, ma la programmazione non differisce dal sistema operativo utilizzato.

In questa prima parte si assume che voi abbiate a disposizione Arduino Duemilanove, se dovete acquistare la scheda, consultate la sezione “Buy” del sito Arduino.cc

Ho suddiviso l’ingrandimento della scheda in due parti per meglio comprendere i vari elementi presenti sulla scheda:

Per prima cosa, per poter programmare Arduino è indispensabile effettuare il download dell’ultima versione dell’ambiente di sviluppo.

Quando il download è finito effettuate  l’installazione dei driver FTDI.

Se avete un Mac PowerPC  dovete utilizzare i driver PPC: FTDIUSBSerialDriver_v2_1_9.dmg. Se avete un Mac con processore Intel dovete installare FTDIUSBSerialDriver_v2_2_9_Intel.dmg.

Doppio click per montare l’immagine disco ed effettuate l’installazione FTDIUSBSerialDriver.pkg al termine dell’installazione vi verrà richiesto di effettuare il restart del computer:

L’ultima versione dei driver FTDI potete prelevarli sul sito: ftdichip

Connessione della scheda.

Per Arduino Duemilanove la sorgente di alimentazione viene selezionata automaticamente e può avvenire tramite connettore USB o Jack di alimentazione. Appena alimentate la scheda si accenderà il led verde (PWR).

Avvio dell’ambiente di sviluppo.

Mac OSX
Copiate l’applicazione Arduino nella cartella Applicazioni o dove preferite e fate doppio click per avviare.

Windows
Aprite la cartella Arduino e fate doppio click sull’applicazione Arduino.

Questo è ciò che si presenta nella versione Mac:

Eseguire l’upload di un programma

Aprite l’esempio “Blink” che si trova in: File  > Examples > Digital > Blink

si aprirà una nuova finestra con il codice “Blink”:

Selezionate la porta seriale da utilizzare per la comunicazione tra computer ed Arduino:
Tools > Serial Port menu.
Su Mac selezionate /dev/tty.usbserial-A9005fPz.

Selezionate la scheda che possedete nel mio caso Arduino Duemilanove con microcontrollore ATmega168

dal menù Tool > Board >Arduino Diecimila, Duemilanove, or Nano w/ATmega168

Ora fate l’upload del file “Blink” su Arduino facendo click sul pulsante “Upload”

ci vorrà qualche secondo, durante questa operazione vedrete che i led RX e TX (ricezione e trasmissione) lampeggiano, se tutto andrà a buon fine vi verrà restituito il messaggio “Done uploading.” nella staus bar.


Appena terminato l’upload su Arduino il pin 13 (L) corrispondente al led arancione, incomincia a lampeggiare.

Ottimo, avete terminato con successo la prima lezione su Arduino.


Vai alle altre lezioni:

Lezione01: Incominciamo con Arduino Arduino – lezione 02: facciamo lampeggiare un led Arduino – lezione 03: controlliamo un led con un pulsante
Lezione Arduino Lezione Arduino Lezione Arduino
Arduino – lezione 04: realizzare un programma che identifica le variazioni di stato Arduino – lezione 05: controllo presenza  
Lezione Arduino Lezione Arduino  

I dipendenti Agile ex-Eutelia protestano sulla Mole Antonelliana

Blitz alla Mole Antonelliana, nel pomeriggio di venerdì 29 gennaio, dei dipendenti Agile ex-Eutelia che aspettano ancora mesi di stipendio arretrato e chiedono a gran voce il commissariamento dell’azienda.

fonte: Vittorio Pasteris