Ho di recente ricevuto da un collega di Bolzano richieste di consigli su come impostare un corso su Arduino in un ITI, dalla quantità di schede agli shield aggiuntivi ai sensori e tra le varie consigli mi chiedeva se potesse essere un valore aggiunto sperimentare Amarino.
Senza alcun dubbio sì, anche se le competenze di base degli allievi, secondo me, dovrebbero essere superiori rispetto ad un corso di base in cui si insegna ad usare solamente Processing. In ogni caso se si desidera arricchire il percorso formativo degli allievi indirizzarsi verso Android per me è una buona scelta.
Oltre ad Amarino esistono altri ambienti di sviluppo, segni importanti del mercato ve ne sono, non ultimo la scelta di Google che durante l’evento Google I/O 2011 ha reso ufficiale il suo impegno nel realizzare un kit di sviluppo basato sul microcontrollore Mega2560 e lo shield: USB Host Shield 2.0 per Arduino
da utilizzare per interfacciare via USB i dispositivi Android con firmware 2.3.4 o 3.1, in attesa lo sviluppo per l’interfacciamento Bluetooth.
Quindi se intendete sviluppare apparati elettronici da collegare a smartphone basati su Android utilizzando il kit di sviluppo di Google, la parte hardware del kit sarà Arduino.
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